ripidissima, puntavano vigorosamente le zampe tra i sassi enormi, docili alla parola delle montanine che li guidavano, maestosi e rassegnati, con l'occhio
prosa letteraria
il cane s'avvoltolava, e con la pancia all'aria dimenava le zampe. Irene rideva a crepapelle. A un tratto Gioacchino s'alzò dignitosamente, e
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dalle stelle. Ora s'agita, s'alza, s'abbassa, s'allarga, s'allunga, caccia fuori de' tentacoli da polipo, delle corna da lumaca, delle zampe da rospo
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