Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: z

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= X (x,y,z), Y = Y (x,y,z),  Z  = Z (x,y,z).
= X (x,y,z), Y = Y (x,y,z), Z =  Z  (x,y,z).
= X (x,y,z|t), Y = Y (x,y,z|t),  Z  = Z (x,y,z|t).
= X (x,y,z|t), Y = Y (x,y,z|t), Z =  Z  (x,y,z|t).
esprimendo Ί mediante i raggi R 1 =  z  1tgα, R 2 = z 2tgα e l’altezza h = z 2 - z 1 del tronco si
esprimendo Ί mediante i raggi R 1 = z 1tgα, R 2 =  z  2tgα e l’altezza h = z 2 - z 1 del tronco si ottiene
mediante i raggi R 1 = z 1tgα, R 2 = z 2tgα e l’altezza h =  z  2 - z 1 del tronco si ottiene
i raggi R 1 = z 1tgα, R 2 = z 2tgα e l’altezza h = z 2 -  z  1 del tronco si ottiene
analitica f(z) che applicata ad un numero complesso  z  dà per risultato un numero complesso z 1, si può
un numero complesso z dà per risultato un numero complesso  z  1, si può interpretare come un operatore sui vettori del
operatore sui vettori del piano che fa passare dal vettore  z  ai vettore z 1.
vettori del piano che fa passare dal vettore z ai vettore  z  1.
il moto uniforme di P z, sull’asse z, in quanto P  z  per t = 0 deve trovarsi in O, ammetterà l’equazione
 z  = s e z = s + h i paralleli estremi; x = φ (z) l’equazione
z = s e  z  = s + h i paralleli estremi; x = φ (z) l’equazione della
= (x, y, z) = U = (x 0, y 0,  z  0).
le  z  i si incrementano di d z i, la z 0 subisce un incremento
le z i si incrementano di d  z  i, la z 0 subisce un incremento (spostamento verticale del
le z i si incrementano di d z i, la  z  0 subisce un incremento (spostamento verticale del
= x(t), y = y(t),  z  = z(t)
di P è univocamente determinato dal moto di P 1 sul piano  z  = 0 e dal simultaneo moto di P z sull’asse z, giacché,
dal moto di P 1 sul piano z = 0 e dal simultaneo moto di P  z  sull’asse z, giacché, istante per istante, la posizione di
di P risulta individuata come quella che ha sul piano  z  = 0 e sull’asse z le proiezioni P 1 e P z. Il moto di P
individuata come quella che ha sul piano z = 0 e sull’asse  z  le proiezioni P 1 e P z. Il moto di P dicesi ancora
due moti indicati di P 1 e P z; e poiché il piano  z  = 0 e l’asse delle z sono in sostanza un piano e una retta,
di P 1 e P z; e poiché il piano z = 0 e l’asse delle  z  sono in sostanza un piano e una retta, fra loro ortogonali,
= P(t) ossia x = x(t), y = y(t),  z  = z(t),
x dP = U (x + dx, y + dy,  z  + dz) - U (x, y, z).
il trinomio M x X+M y Y+M  z  Z vien chiamato trinomio invariante. Esso verrà indicato
il trinomio M x X+M y Y+M z  Z  vien chiamato trinomio invariante. Esso verrà indicato
significato alla scrittura che si ottiene sostituendo x, y,  z  ecc. con altrettante osservabili (anche non compatibili),
stabilito, esso non appartiene esattamente al piano  z  = 0, ma ne dista (verso il basso) di una piccola quantità z
z = 0, ma ne dista (verso il basso) di una piccola quantità  z  i. Questa z i, si potrà anche risguardare come la terza
dista (verso il basso) di una piccola quantità z i. Questa  z  i, si potrà anche risguardare come la terza coordinata del
ove si convenga che la direzione positiva dell’asse  z  sia quella rivolta verso il basso.
dimostrarla basta assumere r come asse delle  z  e osservare che l'ultima delle (27), la quale, se P
delle (27), la quale, se P appartiene a r, si riduce alla M  z  = xY-yX risulta indipendente da z, ossia appunto dalla
generalmente, rispetto ad entrambe le terne Ox 1 y 1  z  ed Oxy z; e precisamente il moto di P rispetto ad Ox 1 y 1
ed Oxy z; e precisamente il moto di P rispetto ad Ox 1 y 1  z  si potrà risguardare come un moto assoluto, generato dal
ad Oxy z. Poiché le coordinate di P rispetto ad Ox 1 y 1  z  e Oxyz sono ordinatamente v ξ, v η, v ζ, e v x, v y, v z, i
mentre, se ω designa la velocità angolare della terna Oxy  z  rispetto alla Ox 1 y 1 z, o, ciò che è lo stesso, alla
L P 1 P 2 = U (x 2, y 2,  z  2) - U (x 1, y 1, z 1),
L P 1 P 2 = U (x 2, y 2, z 2) - U (x 1, y 1,  z  1),
per le sue interpretazioni fisiche) le due radici  z  1, z 2 dalla (50) sono entrambe negative e si ha z 1 > z 2.
per le sue interpretazioni fisiche) le due radici z 1,  z  2 dalla (50) sono entrambe negative e si ha z 1 > z 2.
radici z 1, z 2 dalla (50) sono entrambe negative e si ha  z  1 > z 2. Allora dalla (51) risulta subito che per t → ∞ la
z 1, z 2 dalla (50) sono entrambe negative e si ha z 1 >  z  2. Allora dalla (51) risulta subito che per t → ∞ la x ha
x, y, z, la sua proiezione Q, di coordinate 0, 0,  z  sull’asse z e il parallelo, cioè la circonferenza di centro
y, z, la sua proiezione Q, di coordinate 0, 0, z sull’asse  z  e il parallelo, cioè la circonferenza di centro Q passante
x i, y i,  z  i designano le coordinate dei punti P i del sistema e x 0,
le coordinate dei punti P i del sistema e x 0, y 0,  z  0 quelle del baricentro G.
riferiamo v, P ed A ad una terna cartesiana, e sono X, Y,  Z  le componenti del vettore v; x, y, z le coordinate di A e
e sono X, Y, Z le componenti del vettore v; x, y,  z  le coordinate di A e a, b, c quelle di P, le componenti di
b, c quelle di P, le componenti di A-P sono x - a, y - b,  z  - c, cosicché dalle (24) del n. 24 ricaviamo per le
è immediata. Basta assumere il piano del sistema come piano  z  = 0, l’asse perpendicolare come asse delle z, e gli altri
x e delle y. Si ha allora, per ogni massa m i del sistema,  z  i = 0, e quindi dalle (18) s 3 = 0, con che le (19) danno
indicando con X, Y,  Z  le componenti di F rispetto a certi tre assi e con x, y, z
Z le componenti di F rispetto a certi tre assi e con x, y,  z  le coordinate della posizione di P,
con x 1, y 1,  z  1 e x 2, y 2, z 2 si designano le coordinate di P 1 e P 2
con x 1, y 1, z 1 e x 2, y 2,  z  2 si designano le coordinate di P 1 e P 2 rispettivamente.
fissato sull’asse z, il dato moto rettilineo uniforme di P  z  risulta progressivo o retrogrado.
angolare, e B' e C' i prodotti di inerzia Σi m i x i  z  i , Σi m i y i z i.
e B' e C' i prodotti di inerzia Σi m i x i z i , Σi m i y i  z  i.
tra i vettori e le terne di numeri X, Y, Z, le X, Y,  Z  diconsi le coordinate del vettore v rispetto alla terna
nell’uso, le componenti di v secondo gli assi x, y,  z  rispettivamente.
indichino con M x , My, M  z  le componenti di M, con M o | x, M o | y e M o | z le
, My, M z le componenti di M, con M o | x, M o | y e M o |  z  le componenti di M o; con x, y, x (anziché con a, b , e
al n. 28) le coordinate del punto generico P e con X, Y,  Z  le componenti del risultante R.
di spessore dz, compresi tra piani paralleli al piano  z  = 0. La funzione z 2 sotto il segno rimane costante sopra
compresi tra piani paralleli al piano z = 0. La funzione  z  2 sotto il segno rimane costante sopra ciascun disco e il
triplo dal disco, sarà evidentemente il prodotto di  z  2 per il volume del disco, la cui base, corrispondentemente
se, rispetto ad una data terna di assi, sono X, Y,  Z  le componenti di v, quelle di a v sono a X, a Y, a Z.
 z  = Bk.
avere la riprova formale, introducendo le coordinate x, y,  z  di P e x 1, y 1, z 1 di Q, con che:
introducendo le coordinate x, y, z di P e x 1, y 1,  z  1 di Q, con che:
 z  = λx + μy + v
le equazioni (2), le sue proiezioni ortogonali P x, P y, P  z  sui tre assi si muovono ciascuna sul rispettivo asse e le
si assuma l’asse di rotazione per asse delle  z  e si designino con x, y, z le coordinate di P, le
di rotazione per asse delle z e si designino con x, y,  z  le coordinate di P, le componenti del vettore χ sono, a
monomi indipendenti in x, y, z, a qualunque monomio xa y b  z  c si può attribuire la forma ξαηββγ.
a s3 = Σi m i  z  2 i (osservando che la z di un generico elemento dσ spetta
a s3 = Σi m i z 2 i (osservando che la  z  di un generico elemento dσ spetta a tutta la porzione,
della forza. Scelto questo piano come piano di riferimento  z  = 0, le componenti della forza secondo gli assi x ed y
cioè se sì ottengono così le due soluzioni particolari e e  z  1 t, e z 2 t; talché l’integrale generale è dato da
sì ottengono così le due soluzioni particolari e e z 1 t, e  z  2 t; talché l’integrale generale è dato da
noto dalla Geometria analitica che, indicando con x i, y i,  z  i le coordinate del punto A i, le coordinate x 0, y 0, z 0
i, z i le coordinate del punto A i, le coordinate x 0, y 0,  z  0 del punto C , sono date dalle formule:
se si prefissano ad arbitrio tre numeri (relativi) X, Y,  Z  , questi individuano, in base alle (2), (3), un ben

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