sviluppo di forme più decisamente «concettuali» (art-language, Weiner, Kosuth, Burgin, Barry, Graham, ecc.), ciò significa che ormai l’apporto delle
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tedeschi (Barry, Weiner, Wilson, Beuys), veniva a perdere le sue caratteristiche di oggettualità - povera ma pur sempre tale - per acquistarne altre di
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importantissima operazione di tipo concettuale, cui dovevano attingere sia i concettuali più “puri” (come Kosuth, Beuys, Barry, Weiner, Mel Ramsden, Ian Bum), sia
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descriverne le cosi complesse invenzioni) gli americani Kosuth, Victor Burgin, Robert Barry, Lawrence Weiner, il tedesco Beuys, gli inglesi, facenti capo
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formulari tradizionali divenuti ormai del tutto arrugginiti. Allo stesso modo gli Statements di Lawrence Weiner, le Pieces di Barry (descrizioni di idee
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“libri” di Barry, Weiner, ecc.), l'aspetto estetico è di solito trascurato, o addirittura esplicitamente evitato.
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Weiner; o di qualche formula algebrica come nel caso della Darboven?
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interlocutorie sono più vicine alla tecnica maieutica dei koan buddisti, spesso del tutto assurde; o a quelle di Barry e di Weiner, spesso sconfinanti nel
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in pagine quasi totalmente bianche o comprendenti un’unica parola, una frase, poche scritte) posso ricordare: Barry, Weiner, Ed Ruscha (coi suoi
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.), De Dominicis (Tentativo di volo), Dibbets (4 Diagonalen), Gilbert e George (Nature of our looking), Merz (Lumaca), Rinke (Inhalation), Weiner (Broken
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Figura 37. Evoluzione degli Hominidae (da G.A. Harrison e J.S. Weiner, 1964).
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G. A. Harrison - J. S. Weiner - J. M. Tanner - N. A. Barnicot, Human biology, Clarendon Press, Oxford 1964.
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