| Warhol | |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
| Warhol | non vuole fare concorrenza agli abili fotografi di |
Pop art -
|
d’indagine, e senza per altro oltrepassarne mai i limiti, | Warhol | procura di smontarne i componenti e i relativi processi, di |
Pop art -
|
modo che le faccende private di quell’uomo singolare che è | Warhol | non possano interferire, come le questioni personali di un |
Pop art -
|
dedicato a dipinti veri e propri (la serie dei "fiori”), | Warhol | è stato l’autore di un vasto gruppo di opere in cui |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
di ordine cronologico, ma interno. Le prime immagini che | Warhol | ha dedicato alla Monroe sono precedenti al suicidio |
Pop art -
|
iniziative artistiche (come del resto era accaduto per | Warhol | passato al cinema). |
Il divenire della critica -
|
secondo luogo, | Warhol | indicava cinicamente che il valore di un’opera sta nel suo |
L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte -
|
peraltro, il modo di vendere è sempre meno ingenuo. Sempre | Warhol | ci dice che Per avere successo come artista, bisogna |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
forme e dei colori artificiali e riproducibili. Ecco allora | Warhol | mimare la traiettoria dell’immagine, la sua ubiquità, la |
Pop art -
|
e di lamiera è in grado di testimoniare. È quanto compie | Warhol | ingrandendo ed isolando l’immagine al centro dello spazio |
Pop art -
|
dal resto del corpo, freddo e asettico. È sufficiente a | Warhol | forzare il processo di super-esposizione della foto appena |
Pop art -
|
come si librano i cuscini-nuvole gassate d’argento, che | Warhol | appresta nel 1965 e che libera ironicamente nel vuoto della |
Pop art -
|
in un comportamento passivo che subisce e ratifica, di cui | Warhol | offre ogni volta il diagramma, il reperto oggettivo come un |
Pop art -
|
le foto allineate di | Warhol | attestano non solo la proliferazione, l’invadenza delle |
Pop art -
|
ecco che sulla superficie intatta della tela, il gesto di | Warhol | registra la nostra registrazione accumulata della stessa |
Pop art -
|
proclamarlo apertamente, e a questo provvedeva | Warhol | nella primavera del 1964. Semplicemente disponendo in |
Pop art -
|
Prima ancora di risultare provocatorio, il gesto di | Warhol | voleva essere puramente dimostrativo: immettendoci |
Pop art -
|
da quella dell’oggetto del mondo della vita. Così in | Warhol | (come già in Rauschenberg) la ripetizione meccanica dei |
Le due vie -
|
pubblica e da questa ricava tutti i suoi contenuti. Andy | Warhol | ha tratto una chiara conseguenza da questa trasformazione, |
Pop art -
|
e metodologie assai differenti: da Marcel Duchamp e Andy | Warhol | a Ad Reinhardt e Robert Morris. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
| Warhol | abbiamo già detto nel capitolo della pop art; qui dobbiamo |
Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale -
|
attrezzi dozzinali di Dine, il messaggio ridondante di | Warhol | che ricopre con la stessa immagine l’intero spazio della |
Pop art -
|
la sorprendente rivelazione contenuta nella Gioconda di | Warhol | e nei quadri di Picasso, di Mondrian e di Cézanne |
Pop art -
|
e il capovolgimento. Con la Pop Art in genere, e con | Warhol | risolutamente, l’immagine e i processi della fotografia |
Pop art -
|
sé anche quella del linguaggio fotografico. La scelta di | Warhol | presenta appunto questo carattere duplice. A partire dal |
Pop art -
|
30 settembre 1955. La prima serie di dipinti noti di Andy | Warhol | negli anni Sessanta si intitolerà proprio Car Crash. |
L'arte di guardare l'arte -
|
vuota può suscitare un brivido puramente epidermico. | Warhol | accetta un simile rischio: non pretende di possedere dei |
Pop art -
|
1964, Pittsburgh, Pittsburgh Founding Collection, The Andy | Warhol | Museum. 12. Alighiero Boetti, Senza titolo, 1988. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
| Warhol | è senz’altro un cinico ma confesso, obiettivo e tendente al |
Pop art -
|
espressive? Non lo credo; penso cioè che l’opera di | Warhol | sia già presente e compiuta prima ancora d’esser stata |
Il divenire della critica -
|
staticamente misurabile il medesimo messaggio, come in | Warhol | l’iterazione del volto contraffatto di Liz Taylor. Dato che |
Pop art -
|
e Johns, Dine, Oldenburg, Segal, Rosenquist, Lichtenstein e | Warhol | tengono le posizioni chiave nel nuovo realismo americano, |
Pop art -
|
ogni metodo risolutivo, anche quello serigrafico di | Warhol | è stato preceduto da un periodo di ricerca durante il quale |
Pop art -
|
Ma l’identità stabilita fa capire che ciò che interessa a | Warhol | non è tanto il contenuto specifico dell’immagine — la forma |
Pop art -
|
Oldenburg, Rosenquist, Segal, Stevenson, Thiebaud, | Warhol | e Wessel mann. Tuttavia, se l’interesse per il mondo |
Pop art -
|
tutti lavorano e nessuno fa strategie, tranne forse Andy | Warhol | che è l’unico, non a caso, a volersi mettere in posa. |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
presente orizzontale, artisti quali Lichtenstein o Dine o | Warhol | si trovano a loro agio solo nella seconda polarità. La Pop |
Pop art -
|
e con esso il mutare del nostro modo di vivere. Andy | Warhol | ci ha spiegato con una sola immagine ritoccata chi è stata |
L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi -
|
sofisticato di Lichtenstein o un fotogramma sgranato di | Warhol | riappaiono in circolazione dentro il sistema centrale ed |
Pop art -
|
in gesso di Segal o in un montaggio fotografico di | Warhol | costituisce solo un possibile punto di raffronto. Tra i |
Pop art -
|
base per una percezione organizzata. Con cinica obiettività | Warhol | mette a nudo l’astratta visione ed esperienza del mondo che |
Pop art -
|