, dicevamo, avrebbe sentito uscire da una finestra la dolce voce di Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, che gridava: "Ah, non me lo vuoi comprare quel
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a sé. "Che c'è?" Riconobbe il suo maggiordomo e si rassicurò. "Ah, sei tu, Battista" disse, sbadigliando. "Che cosa vuoi?" "La sua colazione e quella
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visto la signora contessa! Perché vuoi giocare alla morra?" "Non volevo giocare alla morra" si giustificò Nicolino. "Volevo dire che non ho avuto
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che umore vuoi che sia il Corsaro Nero?" rispose il nostromo Nicolino, stringendosi nelle spalle."Nero... Da quando quel maledetto conte di Trencabar
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a Genova e ne era rimasta colpita. "Romeo, oh, Romeo! Perché sei tu Romeo? Rinnega il padre, abdica il nome tuo. Se non vuoi, giura che mi ami e io
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sembra fatta per andare all'inferno! Per di più qui c'è un puzzo di... come di tomba..." "Allora, resti?" gli domandò Battista. "E dove vuoi che vada
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mutande. "Ehi, aspettami, vengo con te!" gridò. Nicolino senza rispondere corse verso la murata. "Dove vuoi andare?" gli gridò Battista. "A terra
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più cupo. "Vuoi comandare la nave a modo suo e combina un mucchio di pasticci..." In quella passò il Pirata Col Coperchio sorreggendo a fatica un
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