Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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CARDELLO

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Capuana, Luigi 3 occorrenze

! Vuoi comprarmi quattro soldi di chiodi simili a questo? - E appena il chiamato si accostava accennando di sì, l' Orso peloso gli faceva una carezza

la condotta dell'acqua; ma noi, noi siamo assai più furbi di lui. Chi sa dove li ha comprati quei vasetti stagnati, e vuoi darci a intendere, come l'ha

cucito per tale scopo. Il Piemontese gli diceva scherzando: - Vuoi rubarmi l'arte? - Sono ignorante; non posso rubarle niente. - Fai bene a prender nota

ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO

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Salgari, Emilio 32 occorrenze

- disse Bindar. - Che cosa vuoi dire? - Che sotto la pianta furono trovate delle corde strappate, - rispose l'indiano. - E vuoi concludere? - Che si

il greco. - Ed io ne ho le prove. - Tu! - Egli era d'accordo con una principessa venuta da non so dove, la quale lo aiutava ... - Tu vuoi spaventarmi

. - Che cosa vuoi tu, signore? - Io so che il tuo padrone è potentissimo alla corte del rajah e vengo a chiedere il suo appoggio per ottenere una

era guardato da un drappello di guardie, armate di lance che avevano la lama larghissima, l'inglese arrestò con un gesto i suoi uomini. - Che cosa vuoi

sei liberata dall'occhiata di quel sinistro vecchio e non correrai più alcun pericolo. - Che cosa vuoi pel tuo disturbo? - chiese la giovane. - Che mi

ed ha giurato di farci tagliare il collo allo spuntare del sole. - Chi te lo ha detto? - L'altro uomo bianco - Il favorito? - Sì, sahib. - Vuoi un

meditare sui tristi casi della vita, poi il pirata, staccando dalle labbra la pipa, disse: - Vuoi un consiglio, Eccellenza? - Kaksa Pharaum aveva alzata

rinoceronti sono sempre di cattivo umore. - Non sono solamente quelle bestie che hanno indosso l'umore nero: vi sono anche degli uomini. - Che cosa vuoi

-Naik. - È giunta l'ora di fare i conti. - Che cosa vuoi da me, signore? - gemette il disgraziato guardando con fervore l'antico capo dei pirati di

. - Moltissimo. - Vuoi provarti a ucciderla? - Yanez con non poca sorpresa del rajah non aveva risposto. I suoi occhi si erano invece fissati su una doppia

pistola. - Siamo in quaranta e tutti armati. - Che cosa vuoi tu? - chiese il più vecchio. - Come sei entrato qui, senza il permesso del padrone? - Noi

capriccio. - Potresti tu raggiungere quel villaggio? - Una quindicina di miglia non mi fanno paura. - Che cosa vuoi farne tu di quelle bestie

aveva afferrato il prezioso cofano, dicendo ai suoi compagni: - Ed ora in ritirata! - Vuoi altro? - gli aveva chiesto Sandokan un po' ironicamente

quel briccone, ed è qui che forse si trova Surama! - esclamò Sandokan. - Vuoi che prendiamo questa casa d'assalto? I tuoi malesi sono pronti - disse

corriamo il pericolo di venire presi! Ah! Per Maometto, preparerò loro un bel tiro, prima che giungano i soldati del rajah! - Che cosa vuoi fare

Salagraman? - Yanez gettò via la sigaretta, lanciò quasi sul naso dell'indiano l'ultima boccata di fumo, poi rispose: - Yes. - Vuoi dire? - Sì: avvertire

volta. - Insomma che cosa vuoi fare di questa mummia? - È una Eccellenza, ti ho detto. - Che non farà mai una bella figura alla corte del rajah. - La

uccidere una simile belva. Ora puoi domandare quello che vuoi. - A me bastare essere tuo grande cacciatore ed essere ospite tuo. - Darò delle grandi

? Che cosa vuoi tu? Parla: Khampur è pronto a dare la sua vita, se fosse necessario, per la felicità di Surama. - Io non desidero da te che mille

scioglierti meglio la lingua, - disse. - Se vuoi il resto devi dirmi tutto. Per conto di chi hai lavorato? - Pel favorito del rajah - rispose Tantia che

. - Che cosa vuoi dire? - Che saprò chi è quell'uomo che si spaccia per un mylord. - Tu serbi rancore a quel valoroso cacciatore. - E gliene serberò

chiedere al rajah un tale favore. Io non posso accordarlo, perché ignoro ove i sacerdoti della pagoda di Karia la nascondano. - Ah! Non vuoi dirmelo

, amico, - rispose Sandokan. Questa volta il gussain li guardò sospettosamente. - Che cosa vuoi tu? Non vedi che sono un fakiro? - È bene un fakiro che mi

accortosi a tempo che si trattava d'un parlamentario, abbassò la carabina chiedendo: - Che cosa vuoi tu? - Il rajah mi manda per intimarvi la resa. La

sui margini della jungla, - rispose Sambigliong. - Vuoi dire che abbiano dinanzi a noi altri nemici. - Sì, e non mi sembrano pochi. - Saccaroa

risparmiava né strappate di briglie, né colpi di sperone, sagrando come un turco. - Via! scappa! - urlava. - Vuoi farti sventrare? - Il cavallo non obbediva

seguiranno anche fino sulle sponde del golfo del Bengala, se tu lo desidererai. - Scegli tu i migliori; li conosci meglio di me. - Come vuoi, sahib. - Sono

fierezza, infusagli dal cognac bevuto, gli chiese con voce rauca: - Che cosa vuoi tu, mylord, ancora da me? La mia vita forse? - Noi non siamo assamesi

: - Fermati, sahib. - Che cosa vuoi ancora? - Ti ho già detto che questa pagoda serve d'asilo a belve feroci. - Ah! è vero - disse Sandokan. - Me n'ero scordato

accendere e collocale intorno all'accampamento, alla distanza di tre o quattrocento passi. - Io farò quello che vorrai. - Che cosa vuoi fare con quelle

, che si stende a duecento passi da noi. È ben uno jungli-kudgia quello. - Un bufalo selvaggio, vuoi dire? - Sì, Sandokan. - Fra mezz'ora ti saprò dire

non scappa più. Ne vuoi una prova? Abbiamo già nelle nostre mani la famosa pietra di Salagraman. - Quella del capello di Visnù? - Sì, Surama. - Di già

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