lanzichenecchi le fragili virtú e le riposte dovizie della bellezza? Scherzi a parte, Giacinto; se vuoi proprio bene alla tua povera mammà, come vuoi far
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aveva mai aperto il becco fin qui, e a cui mi parve di vedere che quel discorso irritasse le lische. - O che mi vuoi tirar su le calze tu? - rispose il
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Angelo si offrí di prender lui l'iniziativa: - Vuoi dare carta bianca a me e a tua madre per accomodare questa faccenda? Tu non ci dovrai entrare. Cosí
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l'altro. Se vuoi posso aiutarti. La sorella della mia maestra di piano è direttrice d'una Casa a Treviglio, una specie di rifugio, che ricovera appunto
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voluto bene e me ne vuoi, vero? - Egli la interrogava col suo sguardo affettuoso, che penetrava nelle radici del cuore. - No? non me ne vuoi piú
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la gente, - spiegò il Brandati con quella maniera propria dei veneti, che ridurrebbero a un coso anche lo Spirito Santo. - Forse vuoi dire i miei
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suggerimento; ma che vuoi che m'intenda io di mattoni, di tegole, di sega a vapore, di mutui e di ipoteche? Giacomo sorrise e cantarellò sull'aria del Crispino
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' meglio? piglia una goccia di brodo. Il dottore ci raccomanda di sostenerti le forze. Se non vuoi il brodo, c'è qui una lagrima di marsala. L'ha mandato per
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- sarò buona. Mi pareva che volesse pigliarmi. - Chi? chi ti perseguita? - Il diavolo. - Tu non mi vuoi piú bene. - Le voglio bene, signora. Lei è la mia
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spieghi il fenomeno? - Che vuoi che ti dica? ai ricchi la virtú è piú difficile che a noi. L'ozio, il rispetto umano, lo spirito d'imitazione, le
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altro sorriso, le aveva chiesto già più volte: - Ma che cosa hai, amor mio? Ti senti male? Ti senti stanca? Vuoi forse riposarti per qualche giorno
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. - Infine non ti piace? - Proprio no. - Fa' come vuoi. È un buon partito però. Un uomo posato, senza vizi, che lavora, che ha già la casa piantata; io
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il carnevale. - Oh! raccontami ... Gli si strinse addosso, prendendogli una mano, ricacciando in gola la voglia di baciarlo. - Che vuoi che ti racconti
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, passando tra la fessura, domandò: - Mamma! La signora Soave si scosse: - Che vuoi Teresina? Non ti sei coricata un poco? - Oh! com'è possibile? Sto
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? - Dopo pranzo. - Dove? - Dalla signora Letizia, la zia dell'Orlandi, che ha una bella cocomeriera poco lontana di qui, sulla strada della fontana. Vuoi
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allacciare il suo guanto, colla testa chinata. - Dovresti mostrarmela ancora. - Adesso? - No, non adesso, quando vuoi. - Non l'ho piú. Devo averla resa
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. - Vuoi andare fino al cimitero? - Fa come credi. Sarebbe meglio. Dopo l'ufficio funebre il corteo si pose in fila; davanti il carro, i preti, poi le
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inebbriata. - Vieni con me. Tuo padre non acconsentirà mai alle nozze finché non vi sia costretto. Ti condurrò a Parma, dalle mie sorelle: vuoi? Teresina non
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accanto due grossi pezzi di pane. - Io non voglio quel pane lì! - Perché non lo vuoi? - Non mi piace. - Ed io voglio il cacio insieme alle pere. - La mamma
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tratto di qualche rinfrescante; ai miei figli, quando stavano poco bene, davo un cucchiaio di manna. Lo vuoi Teresina, un cucchiaio di manna? È dolce
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