. - Tu vuoi, cattiva, che questa bella festa finisca male! - sgridò la signora. Già la Marietta piangeva a cald'occhi. - Non la far piangere così
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mio, sii buonina; se ubbidisci, guarirai! - le diceva la madre, facendole cento carezze su la testolina indolorita. - Dimmi che cosa vuoi, e il tuo
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Marietta e le chiese: - Vuoi dare quella bambola alla Camilla ? Credo che a lei, per divertircisi non fa niente se anche le manca un piede. - Camilla
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voglio bene! E tu, me ne vuoi? Ora tiro il filo! e tu rispondi - T'amo. - No, non lo tiro perchè se sentono la tua voce, guai! - Non diceva la
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monotona e piena di sofferenze. - Mi vuoi bene, tu? - chiese la fanciulla abbracciandosi la bambola. Stettero così un pezzo con gli occhi fissi una
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domandava invariabilmente: - Be', come va? Il più delle volte Camilla faceva un garbo con la bocca come per dire: - Come vuoi che vada? - A volte, se
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. - Oh, no, sarebbe troppo poco! La presto per una giornata. - La dài a nolo, vuoi dire. Ah, ah, Rachele dà a nolo la pupattola, come una sottana! Ma
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sola corona di Carlo Magno valeva di più. Girammo ancor qualche mese per la Ciociaria, per i castelli romani: ma cosa vuoi? Il nostro padrone non c'era
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