Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 vuoi  fare?
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ... Come  vuoi  che sia? Una donna come le nostre; un po' più nera ...
una Strega mi ha detto: Se  vuoi  campare fino a cento anni devi chiedere al Re una porzione
vecchia mi ha detto: Va dal Re, se  vuoi  trovare il gioiello che hai perduto all'insaputa di tua
un apprezzamento, che il più delle volte non era ragionato,  vuoi  per la troppa rapida corsa fatta in luogo, vuoi per
ragionato, vuoi per la troppa rapida corsa fatta in luogo,  vuoi  per inscienza degli usi e dei costumi di esso. _ Questo
- Dove li avevano messi e legati - disse Bindar. - Che cosa  vuoi  dire? - Che sotto la pianta furono trovate delle corde
trovate delle corde strappate, - rispose l'indiano. - E  vuoi  concludere? - Che si sussurra qui, che il rajah avesse
una moglie e una bimbetta ... - Com'è la moglie? - Come  vuoi  che sia? Sembra una signora delle nostre, un po' nera ...
Sei vecchio, e dentro il pugno pur stringi il frutto sacro?  Vuoi  che il prete ti trovi, all'ultimo lavacro, dell'odor della
e fece il patto col Re. Fra un mese le domanderà: mi  vuoi  per marito? Se lei risponde di no, quello ne farà due
Passato un anno, un bel giorno si sentì domandare: -  Vuoi  vedermi? E non era quella vociona. Rispose: - Volentieri.
carezzarlo, a farlo saltare in aria come una bambola. - Mi  vuoi  per marito? Mi vuoi? La Reginotta rideva: - Ti voglio, ti
non rispondeva. Un bel giorno le domandò di nuovo: -  Vuoi  vedermi? - Volentieri. In un anno dovea esser cresciuto un
carezzarlo, a farlo saltare in aria come una bambola. - Mi  vuoi  per marito? Mi vuoi? La Reginotta rideva: - Ti voglio! Ti
aspetto. Figliuola mia, non atterrirti. E se ti domanda: Mi  vuoi  per marito? rispondi di sì; altrimenti sarai morta; ne farà
rivedremo. La mattina, la Reginotta udì la solita voce: -  Vuoi  vedermi? - Volentieri. Si spalancarono gli usci, ma, invece
scampi ogni creatura! La Reginotta si sentì mancare. - Mi  vuoi  per marito? Ti feci fare apposta per me. Lei tremava come
feci fare apposta per me. Lei tremava come una foglia. - Mi  vuoi  per marito? Più la Reginotta sentiva quella vociaccia, e
sentiva quella vociaccia, e più tremava e si smarriva. - Mi  vuoi  per marito? Voleva rispondergli: sì! Ma le scappò detto: -
"Vuoi che l'abbia fatto venire a mie spese il canotto?  Vuoi  fare all'amore tu e che io paghi? Come sei 'ragionàt'!".
la sua incognita non mi tentava affatto. "Oh" diss'egli "tu  vuoi  farti rendere il denaro?". Alle corte, dovetti promettere,
è questo? - Cinese, señor, cinese come la trattoria. - E tu  vuoi  farmi mangiare alla cinese! Cosa sono queste bestioline che
ubriacati. - Vivi? - Pescati mezz'ora fa, milord. - E tu  vuoi  ch'io mangi i gamberi vivi? Corpo d'un cannone! - Cucina
- Che cosa? - Cane giovane. - Corpo d'una spingarda! E tu  vuoi  che io mangi del cane? E questo stufato? - È gatto, señor.
frittura? - Topi fritti nel burro. - Cane d'un cinese! Tu  vuoi  farmi crepare! - Cucina cinese, señor. - Cucina infernale,
farmi crepare! - Cucina cinese, señor. - Cucina infernale,  vuoi  dire. Corpo d'un cannone! Gamberi ubriachi, frittura di
tutto il giorno a fargli scrollare la testa. - Gattino, mi  vuoi  bene? E il gattino rispondeva di sì. - Gattino, vuoi la
mi vuoi bene? E il gattino rispondeva di sì. - Gattino,  vuoi  la gattina? E il gattino rispondeva di sì. - Gattino, ci
vuol qualche cosa; io non so capire il suo linguaggio. -  Vuoi  della trippa? Vuoi del polmone? - Meo! Meo! Meo! Neppure il
io non so capire il suo linguaggio. - Vuoi della trippa?  Vuoi  del polmone? - Meo! Meo! Meo! Neppure il Re capiva.
se no, il Re ti fa in pezzi. - Meo! Meo! - Gattino, mi  vuoi  bene? E il gattino rispondeva di sì. - Gattino, vuoi la
mi vuoi bene? E il gattino rispondeva di sì. - Gattino,  vuoi  la gattina? E il gattino rispondeva di sì. - Gattino, ci
un tratto, ecco il gattino: - Meo! Meo! Meo! - Gattino, che  vuoi  dire? - Meo! Meo! Meo! Guardò attorno, per terra. Sotto un
venuta da non so dove, la quale lo aiutava ... - Tu  vuoi  spaventarmi, Teotokris? - interruppe il rajah che era
dalla bocca mia l'ultimo bacio che l'addio finì!... Ma se  vuoi  dargli un altro in compagnia digli che l'amo e che
e il mio padrone è ammalato a palazzo." Nella sua gondola  vuoi  che usciam bellamente in Canalazzo? " Mi adatterò la sua
gente e veniamo al mio affare, - disse Sandokan. - Che cosa  vuoi  tu, signore? - Io so che il tuo padrone è potentissimo alla
il fratello di quella signora. - È vero. - E ... che cosa  vuoi  fare, sahib? - Non occuparti di questo. - Io servendo te
Sandokan. - A me per ora basta la tua lingua. - Che cosa  vuoi  sapere? - Dove si trova la giovane indiana. - È più vicina
e procurarmi per questa sera una solida corda. - Che cosa  vuoi  fare sahib? - chiese il sudra spaventato. - T'ho detto che
Che orrendo androne è questo per cui  vuoi  che m'inoltri? - Seguimi.- Proseguirono per l'aer pesante e
rupia che posseggo, ti darò tutte le mie armi, diventerò se  vuoi  tuo schiavo, ma dimmi dove si trova la povera Ada, se è
... rovinato ... non potrò più camminare ... Uccidimi se  vuoi  ... ma non parlerò. - Manciadi non irritarmi, perché non
è insufficiente a farlo parlare, proviamo il ferro. - Cosa  vuoi  dire! - Lascia fare a me; parlerà, lo vedrai. Il maharatto
- Lo sapeva io che tu avresti parlato. Spicciati, se non  vuoi  che ricominci sull'altro piede. Dov'è la vergine della
su di lui. Chissà, forse potrebbe esserci ancora utile. - E  vuoi  partire senza di me? - Tu lo vedi, non puoi seguirmi. Se
Però la mina avea fatto molto fracasso e poco danno,  vuoi  perché fosse la polvere insufficiente o pure mal collocata.
l'inglese arrestò con un gesto i suoi uomini. - Che cosa  vuoi  sahib? - chiese il comandante delle guardie, avanzandosi
voltandosi al guardaboschi, gli disse: "Come è bella! Me la  vuoi  vendere?". "Vendere? Che le pare! Piuttosto gliela regalo."
vorrei che lei m'insegnasse subito la scherma". "Che cosa  vuoi  far della scherma?" "Voglio battermi ... " "Con chi?" "Con
la scherma ... " "Quando sarai più grande, sì: ma che cosa  vuoi  far oggi della scherma? oggi che sei un ragazzino alto poco
voce con un miagolìo bizzoso e arrabbiato. "Dunque non  vuoi  smettere? Non vuoi farla finita?" E stava già per lasciar
bizzoso e arrabbiato. "Dunque non vuoi smettere? Non  vuoi  farla finita?" E stava già per lasciar cascare il terzo
i merletti e le dice : - Vedi, Rosetta, se tu non mi  vuoi  bene, io mi strozzo ! - Che Vostra Maestà si strozzi pure !
Re. Dopo alcuni giorni torna in guardaroba. - Rosetta, mi  vuoi  bene ? - le domanda. - Se non mi vuoi bene, m'ammazzo ! -
- Rosetta, mi vuoi bene ? - le domanda. - Se non mi  vuoi  bene, m'ammazzo ! - Ohe Vostra Maestà s'ammazzi pure! - E
e so chi sei. Un tempo mi volevi bene, perché non me ne  vuoi  più ? Perché tutto finisce, - risponde Rosetta. - - Vedi,
tutto finisce, - risponde Rosetta. - - Vedi, se non mi  vuoi  bene, io m' ammazzo davvero. - Che Vostra Maestà s' ammazzi
- Voglio mettermi pel mondo, alla ventura. - Sia come tu  vuoi  - disse il Padre, - ma non posso darti più di dieci scudi.
di qualche miglio la lepre da prendere. - Questa è buffa!  Vuoi  salire sulla nave con noi? Anche il corridore insuperabile
mira una lepre che vedo lassù, su quella montagna. - Tu ci  vuoi  beffare... In quel momento la freccia partì e l'uomo disse:
casa tua, chiuso con te, mentre tutti lo sanno? E che cosa  vuoi  tu fare contro di lui? Vuoi accusarlo? Vuoi dirgli ch'egli
tutti lo sanno? E che cosa vuoi tu fare contro di lui?  Vuoi  accusarlo? Vuoi dirgli ch'egli lasciò uccidere una donna,
E che cosa vuoi tu fare contro di lui? Vuoi accusarlo?  Vuoi  dirgli ch'egli lasciò uccidere una donna, la quale egli
lasciò uccidere una donna, la quale egli doveva difendere?  Vuoi  dirgli ch'egli desidera prima le tue ricchezze e poi te?
vecchio e non correrai più alcun pericolo. - Che cosa  vuoi  pel tuo disturbo? - chiese la giovane. - Che mi lasci un
ad una mia domanda, - rispose il fakiro. - Che cosa  vuoi  sapere, gussain? - La stanza della tua padrona dove si
quando il servo di Surama entrò chiedendogli: - Gussain  vuoi  cenare? La mia padrona ti offre da mangiare. - Lasciami
quei terribili coltelli indiani chiamati tarwar. - Che cosa  vuoi  gussain? - gli chiese, balzando agilmente nella stanza. -
il fakiro. - Io non posso usare che un solo braccio. -  Vuoi  che uccida? - No: il padrone non vuole. Nessun delitto per
o una Fata. - O una pazza - soggiunse il marito. - Come  vuoi  che da una pianta venga fuori un figliolo o una figliola? -
trattenendo il fiato. - Primpella ! Primpella ! Mi  vuoi  per marito? E non ricevendo risposta, si stizziva, pestava
trattenendo il fiato: - Primpella , Primpella ! Mi  vuoi  per marito? Naturalmente non riceveva risposta, e si
terra! - Non importa! Non importa! Ora sposo Primpella ! Mi  vuoi  per marito, mi vuoi? - No! No! No! La povera donna non
riscosse e tornò a domandare: - Primpella ! Primpella ! Mi  vuoi  per marito, mi vuoi? - No! No! Noi La voce sembrava uscisse
di quel che accadeva. - Primpella ! Primpella ! Mi  vuoi  per marito, mi vuoi? - No! No! Noi Si udì un gran rumore.
soffocarla nel materno delirio d'un abbraccio. - Tu non le  vuoi  bene! - rimproverava ad Andrea. - Tu non le vuoi bene! -
Tu non le vuoi bene! - rimproverava ad Andrea. - Tu non le  vuoi  bene! - Che sciocchezza! - Tu la baci poco, l'accarezzi di
di tenerezza, come si sentiva disfare lei: - No, tu non le  vuoi  bene. Quando la bimba era sveglia, Giacinta si divertiva a
domani a casa mia. Io avviserò la evocatrice". "La medium  vuoi  dire". "No. La persona di cui ti parlo non cade in trance ,
ma poi, riflettendo bene ... In due, saremo piú forti.  Vuoi  provare?" "Proviamo!" Il dottor Maggioli s'interruppe per
di un bambino viziato. E seguì la voce sommessa: "Non mi  vuoi  niente bene! - Hm! Hm! - Abbi pietà, parliamo un poco! -
venti, delle volte!" "Come sei cattiva, Noemi! Come non mi  vuoi  bene!" Silenzio. La voce di Jeanne riprende: "Dimmi quello
Noemi rise. Jeanne gemette il solito ritornello: "Non mi  vuoi  bene! Non mi vuoi bene!" Allora Noemi si fece seria, le
gemette il solito ritornello: "Non mi vuoi bene! Non mi  vuoi  bene!" Allora Noemi si fece seria, le domandò se volesse
V: ma quel V in numeri romani vuol dir quinto . GINO: Cosa  vuoi  tu che io sappia dei numeri romani? Non ci sono mica stato
co' cannocchiali. ALFREDO: Finiscila, giuccherella! Chi  vuoi  che perda il suo tempo a guardare co' cannocchiali una
Alfredo. ALFREDO: Cucù! ( In canzonatura .) IDA: Quanto  vuoi  scommettere che ci corre appena un dito? ALFREDO: Cucù.
il giornale, e quando avrà finito li farà chiamare. GINO:  Vuoi  sapere perché il teatro mi piace tanto? Perché dopo il
quando è venuto sulla scena in maniche di camicia.  Vuoi  sentirlo, Bettina? ( si leva la giacchettina, la butta sul
Le vicine ridevano, lo accarezzavano, gli domandavano: -  Vuoi  questo? Vuoi quello? Non voleva niente. Correva di qua,
ridevano, lo accarezzavano, gli domandavano: - Vuoi questo?  Vuoi  quello? Non voleva niente. Correva di qua, correva di là:
Paolino." "Io no." "Sí, tu hai qualche dispiacere che non  vuoi  dire." "Ti dico di no." "C'è qualcuno che ha detto male di
sorella, posando le mani giunte sul grembiale "è segno che  vuoi  prender moglie." Paolino, appoggiate le due braccia ai
noi siamo parenti? Eh che, dunque? Perché siamo poveri non  vuoi  ospitare da noi?» «Siccome io son ricco! ... », osservò
bello?» «Che vuoi?», ripeté egli a Zuanne. «Quello che  vuoi  tu», disse impacciato il pastorello. La fanciulla si mise a
a rifare la voce e l'atteggiamento di Zuanne. «Quello che  vuoi  tu ... E tu cosa vuoi, agnellino mio?» Guardò
Il diavolo ti porti, tu sei più ricco di noi!» «Che cosa  vuoi  dire?», chiese Anania minaccioso, rabbuiandosi al pensiero
la donzella, aprendo le gambe in modo sguaiato. «A che mi  vuoi  tu costringere? Mentre il prode Goffredo langue forse in
lo so», disse a bassa voce. «Ah!», riprese il sindaco, «tu  vuoi  andar via? Non vedi l'ora di andar via? Andrai, andrai: tu
andar via? Non vedi l'ora di andar via? Andrai, andrai: tu  vuoi  volare già, tu scuoti già le ali, uccellino! Ebbene,
detto? - L'altro uomo bianco - Il favorito? - Sì, sahib. -  Vuoi  un consiglio? - Dammelo sahib. - Dattela a gambe assieme ai
Tu puoi dormire tranquillamente perché veglieremo su di te.  Vuoi  che mandi qualcuno ad avvertire la Tigre? - È inutile pel
fece scuro. Doveva dare la Reginotta a quello zoticone? -  Vuoi  delle gioie? Vuoi dell'oro? Ne avrai finché vorrai. Ma
dare la Reginotta a quello zoticone? - Vuoi delle gioie?  Vuoi  dell'oro? Ne avrai finché vorrai. Ma quanto alla Reginotta,
nettati la bocca. - Maestà, il patto fu questo. -  Vuoi  delle gioie? Vuoi dell'oro? - Tenetevi ogni cosa. Sarà quel
la bocca. - Maestà, il patto fu questo. - Vuoi delle gioie?  Vuoi  dell'oro? - Tenetevi ogni cosa. Sarà quel che sarà! E andò
nera sulle mani grassotte, ma un po' gialle. "Elisa,  vuoi  perdere la messa?". "Cerco il rosario". "Elisa, le chiavi?"
rispose la sottil voce di Chiarina dalla sua stanza. "Ti  vuoi  perdere la messa, non è vero?" gridò donna Gabriella,
casa del diavolo proprio per voi ". "Per questo non ti  vuoi  mettere il vestito?" domandò donna Gabriella, soffocata
io lo capisco" strillò la grassa impegnatrice, "perché non  vuoi  metterti il vestito. Te lo avrà proibito l'innamorato".
"Perché avete litigato?". "Perché ti voglio bene". "Mi  vuoi  veramente bene, veramente, veramente?", "Giovannino, tu lo
ne teme le violenze. "Quando ci è l'amore ci è tutto. Tu mi  vuoi  bene?". "Assai, Clara, assai". "E allora non ci servono i
guardavano negli occhi. "Devi dirmi un'ultima volta che mi  vuoi  bene, Chiarina". "Un'ultima volta? Sempre, sempre, ti
non ridere! - esclamò Lelio Giorgi, interrompendosi. - Come  vuoi  che non rida? - rispose Mongeri. - Io non credo agli
la mia ragione. - Fatti? ... Allucinazioni  vuoi  dire. Significa che sei malato e che hai bisogno di
gioco per convinzione o per vanità. Io non sono di questi.  Vuoi  che te la dica chiara e tonda? La scienza è la piú gran
- Se tu mi permettessi di parlare ... - Parla pure, giacché  vuoi  sfogarti; ma ti dico anticipatamente che fai peggio.
L'essenziale natura del fenomeno non muta per ciò. - Non  vuoi  darmi neppure la soddisfazione ... ? - Cento, non una,
- Soffri? Pregherò per te, farò dire delle messe ... - Non  vuoi  messe? ... Me, vuoi? ... Ma come mai? Sei Morto! ... »
Te l'ordino! - replicò poi con maggior forza. - Ah! Ah!  Vuoi  essere il terzo ... che gode ... Avvelenerete anche lui? -
te, e la tua affezione casta m'irrita. Non mi ami, ma mi  vuoi  bene: quali invenzioni, che piccinerie, che puerilità! Se
chiesi, impaurito ch'ella mi sfuggisse. Devi venire qua, se  vuoi  che la finzione abbia un significato. La giovane dissimulò
attorno, si rivolgeva a qualcuno di loro: - Ehi, ragazzo!  Vuoi  comprarmi quattro soldi di chiodi simili a questo? - E
mi metto a correre, faccio capriole e mi riscaldo sùbito. -  Vuoi  venire con noi? - Dove? - Pel mondo, di paese in paese.
farli parlare. - Magari! - Sai leggere? - Nisba - Che cosa  vuoi  dire? - No; si dice così. - T'insegnerà a leggere don
fatto bere. - Miserabili! - esclamò con disperazione. -  Vuoi  salvarti? - disse Bhârata, dopo un breve silenzio. - Parla,
- esclamò Tremal-Naik con un accento disperato. -  Vuoi  tu, tigre, farla morire! ... No, no, non parlerò.
- Non posso dirlo. - Saranguy, - disse con voce alterata, -  vuoi  dirmi chi è quella donna? - Mai. - È bianca o abbronzata? -
- rispose il compagno. - Mi pare d'essere ... - Ubbriaco,  vuoi  dire. - Proprio così, e mi sento prendere da una voglia
non ridere!", esclamò Lelio Giorgi, interrompendosi. "Come  vuoi  che non rida?", rispose Mongeri. "Io non credo agli
la mia ragione". "Fatti? ... Allucinazioni  vuoi  dire. Significa che sei malato e che hai bisogno di
gioco per convinzione o per vanità. Io non sono di questi.  Vuoi  che te la dica chiara e tonda? La scienza è la più gran
tu mi permettessi di parlare ... ". "Parla pure, giacché  vuoi  sfogarti; ma ti dico anticipatamente che fai peggio.
L'essenziale natura del fenomeno non muta per ciò". "Non  vuoi  darmi neppure la soddisfazione ... ?". "Cento, non una,
ha? Soffri? Pregherò per te farò dire delle messe ... Non  vuoi  messe? ... Me, vuoi? ... Ma come mai? Sei morto! ... ".
Te l'ordino!", replicò poi con maggior forza. "Ah! Ah!  Vuoi  essere il terzo ... che gode ... Avvelenerete anche lui?".
volta concepito il tuo homunculus, tu lo contrasti, se gli  vuoi  imporre un gesto avverso alla sua natura, o vietargli un
a cento uomini. - Ma chi mi guiderà? - Manciadi. - E tu  vuoi  rimanere nella capanna solo? - Basto io solo per
- Basto io solo per difendermi. Va' e non perdere tempo, se  vuoi  salvare il povero Aghur. Manciadi, guida quest'uomo al
nel bosco. - Mi aspetterai dove meglio ti piacerà, e se  vuoi  ti lascierò Punthy, un bravo cane che sa strozzare una
Io qui t'aspetto, nascosto in quella fitta macchia. -  Vuoi  il cane? - Amo meglio esser solo. Gl'indiani non mi
sembra un trave ... Geloso? Ma non lo ripetere! ...  Vuoi  che il dottore non venga piú qui? Sarà fatto subito ... No?
ginocchia, avvolgendogli di nuovo le braccia al collo: - Mi  vuoi  bene? - Sí. - Mi vorrai sempre bene, sempre? - Sempre! -
se avesse dinanzi a sè una bambola, e l'o- mìno le disse: -  Vuoi  venire con me? Ti faccio scendere per una scala scavata
d'oro e d'argento, e tutti procureremo di tenerti allegra.  Vuoi  venire? - Fragolina buttò in terra il panierino delle
sentiva tante volte delle vocine che le di- cevano: -  Vuoi  essere regina? Avrai un po- polo ubbidiente, avrai
- Buon giorno, Fragolina. - Buon giorno, omìno; che cosa  vuoi  da me? - Queste ricchezze, le vedi? - Sì. Ebbene? - Esse
bocca che sorrideva quasi sempre? Rispondi: è vero? - Che  vuoi  che ti risponda? Oh le donne! Come sono felici di
piantò dinanzi, col viso sconvolto, il seno ansante: - Mi  vuoi  bene? - Massimo tentò di prenderla per le mani e attirarla
straordinariamente bella nel disordine mattutino - Mi  vuoi  bene? - ella replicò - Sí? ... Allora, distruggi quel
dondolandosi su una rama, se ne stava zitto aspettando. -  Vuoi  sentirmi cantare, bell'uccellino? Il pettirosso con un
poteva soffrire il canto mattiniero di Cingallegra. - La  vuoi  smettere di cantare all'alba? Mi impedisci di dormire. - La
smettere di cantare all'alba? Mi impedisci di dormire. - La  vuoi  smettere di dormire fino a tardi? Mi impedisci di cantare.
rapido trillo, quasi dicesse: - Questo no! - Pettirosso, mi  vuoi  bene? E il pettirosso rispondeva con un lieve gorgheggio,
bottega avesse risposto in quel modo. - Chi sei tu, che  vuoi  pigliartela? - Io! Io! Io! Io! Io! Io! Era il pettirosso
che un pettirosso risponda cosi? E ripeté: - Chi sei, che  vuoi  pigliartela? - Io! Io! Io! Io! Io! Io! A quel trillo