Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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non rispondeva. Un bel giorno le domandò di nuovo: —  Vuoi  vedermi? — Volentieri. — In un anno dovea esser cresciuto
carezzarlo, a farlo saltare in aria come una bambola. — Mi  vuoi  per marito? Mi vuoi? - La Reginotta rideva: — Ti voglio! ti
aspetto. Figliuola mia, non atterrirti. E se ti domanda: Mi  vuoi  per marito? rispondi di sì; altrimenti sarai morta; ne farà
rivedremo. — La mattina, la Reginotta udì la solita voce: —  Vuoi  vedermi? — Volentieri. —- Si spalancarono gli usci, ma,
nuovi, quell'omaccio, — brontolò Caterinuccia. — E ora ti  vuoi  sposare, Bellissima? — Il mercante dice, — spiegò Tit, —
dama di corte che era arrivata poco prima. — E allora non  vuoi  maritarti? Bellissima fece: no. — Ma perché, perché, cara
la testa, afferrò il grembiule di Caterí. — Forse perché  vuoi  restare con me? — chiese Caterinuccia. Bellissima fece: sí.
detto — E quando avrai troppa pena, troppo dolore, e se non  vuoi  parlare con nessuno, scrivi. Ti aiuterà. Così ha detto. È
Le massime di Carlambrogio. Se  vuoi  diventare un galantuomo, come è Carlambrogio, segui queste
perdona. 6. Cammina per la via dritta, e non temere: se  vuoi  giustizia, sii giusto. 7. Non mentire mai per nessuna
sappi tacere. 8. Compatisci le debolezze altrui, se  vuoi  che siano tollerate le tue: come giudichi gli altri, sarai
si ferma dinanzi alla luna che ride e spalanca la bocca. -  Vuoi  entrare nel mondo della luna? Ninetta non ha tempo di
Topolino, se mi  vuoi  bene, risuscita mio padre! Topolino esitava. Allora si fece
i merletti e le dice: - Vedi, Rosetta, se tu non mi  vuoi  bene, io mi strozzo! - Che Vostra Maestà si strozzi pure! -
Re. Dopo alcuni giorni torna in guardaroba. - Rosetta, mi  vuoi  bene? - le domanda. - Se non mi vuoi bene, m'ammazzo! - Che
- Rosetta, mi vuoi bene? - le domanda. - Se non mi  vuoi  bene, m'ammazzo! - Che Vostra Maestà s'ammazzi pure! - E
e so chi sei. Un tempo mi volevi bene; perchè non me ne  vuoi  più? - Perchè tutto finisce, - risponde Rosetta. - Vedi, se
Perchè tutto finisce, - risponde Rosetta. - Vedi, se non mi  vuoi  bene, io m'ammazzo davvero. - Che Vostra Maestà s'ammazzi
questa virtù ti dia sempre appetito, e sonni tranquilli; se  vuoi  diventare quel buon coltivatore, che io mi proposi di
mi ha portato nella sua stanza: - Puoi venire qui quando  vuoi  — ha detto. Marístella a casa sua la penso come una palla
fartene. E poi, servono a me per conservarle imbalsamate.  Vuoi  vederle? — E lo condusse dentro, nei magazzini. C' erano
domandarono: - Che intendi dire con ciò? Intendi dire che  vuoi  diventar nostro padrone? - E lo guardarono con occhio
sogno, lo rimproverò dicendo: Che vuol dire tutto questo?  Vuoi  forse dire che io e tua madre e i tuoi fratelli dovremo
gli fosse condotto davanti e gli disse: - Che cosa  vuoi  che ti faccia? - Signore, fa che io veda! - fu la risposta.
che cosa devo fare per salvarmi? - Gesù gli rispose: - Se  vuoi  salvarti, osserva i Comandamenti. - Il giovinetto tornò a
fece scuro. Doveva dare la Reginotta a quello zoticone? —  Vuoi  delle gioie? Vuoi dell' oro? Ne avrai finchè vorrai. Ma
dare la Reginotta a quello zoticone? — Vuoi delle gioie?  Vuoi  dell' oro? Ne avrai finchè vorrai. Ma quanto alla
bocca. C' era una volta.... — Maestà, il patto fu questo. —  Vuoi  delle gioie? Vuoi dell' oro? — Tenetevi ogni cosa. Sarà
volta.... — Maestà, il patto fu questo. — Vuoi delle gioie?  Vuoi  dell' oro? — Tenetevi ogni cosa. Sarà quel che sarà! - E
veri seguaci di Gesù. E diceva ancora: - Chi  vuoi  essere mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la sua
ti stia davanti, sia il tuo fiato...» «Il mio fiato? Cosa  vuoi  dire?» «Su tuo comando dico, signore, che spesso, se non
e gli dice - Impiegali bene, se alla fine della tua vita  vuoi  tornare con me. Il bambino, durante il viaggio dal cielo
le spose d' Italia. Ninetta l'interrompe: - Ah, ho capito:  vuoi  parlare della giornata della fede e delle sanzioni. -
e la quantità dei prodotti che si richiedono da essi. Se  vuoi  ottenere vitelli sani e vigorosi, fa quel che ti dico:
sei settimane li spoppi, se li hai destinati al macello. Se  vuoi  allevarli, cominci a sostituire, al latte del mezzodì, un
lui non si sta bene. Giovinotto, non fare come Gaetano, se  vuoi  vivere in pace con la gente.
la voce dolce di chi vive in campagna Fafòn - perchè non  vuoi  capire la Carta del Lavoro. - Ne ho sentito parlare, ma non
sempre la tua coscienza, esegui i suoi consigli, se  vuoi  essere buono, virtuoso e felice.
— Signor Negretti! Negretti si svegliò e l'asino disse: —  Vuoi  venire in Africa con me? Tanto, domani è vacanza. E così il
- Sta qui il Generale? - replicò Cuddu. - Garibaldi  vuoi  dire? - Il Generale ; ho una lettera per lui. - Chi ti
Il suo padrone gli vuole tanto bene e anche Top  vuoi  tanto bene al suo padrone. Quando il padrone fu chiamato in
d'odio e di vendetta. A chi ti ha offeso perdona, se  vuoi  essere perdonato. Il perdono è la vendetta che ci ha
di calunniare dei sapientoni; e una " minestra diaccia - se  vuoi  esser giusto, non s' è mai portata in tavola da che mondo è
fai una cosa, sii tutto intento e attento a quella, se  vuoi  riuscirla bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di
si curvano sui quaderni, quaranta cervellini lavorano. Chi  vuoi  fare il fabbro e chi il maestro, chi il medico e chi il
segue. - Antipatico sole - grida Ninetta spazientita - non  vuoi  andartene una volta per sempre? Zitta! sussurra Nino -
la figlia del Corsaro Nero, che gridava: "Ah, non me lo  vuoi  comprare quel cappellino? Lo sai che cosa sei, tu? Un
Mi  vuoi  per marito? Ti feci fare apposta per me. — Lei tremava come
fare apposta per me. — Lei tremava come una foglia. — Mi  vuoi  per marito? - Più la Reginotta sentiva quella vociaccia, e
sentiva quella vociaccia, e più tremava e si smarriva. — Mi  vuoi  per marito? Voleva rispondergli: sì, ma le scappò detto: —
fa in modo che la gente non dica altrettanto di te. Se  vuoi  essere benvoluto, conserva negli atti, nelle parole, in
la trasformazione. — Padre, sai cosa prova il prato? —  Vuoi  dire l'erba? — Sí, l'erba, i fiori. Anche quello che non è
— Il prato non sente il sopra e il sotto, — disse. — Cosa  vuoi  dire, Madurer? — chiese il burban tornando a chinarsi. —
vecchia Alika, aiutata dallo stesso burban e dal pittore. —  Vuoi  parlare ancora con me, padre? — disse Madurer. — Se tu lo
e fece il patto col Re. Fra un mese le domanderà: mi  vuoi  per marito l Se lei risponde di no, quello ne farà due
Passato un anno, un bel giorno si sentì domandare: —  Vuoi  vedermi? - E non era quella vociona. Rispose: — Volentieri.
carezzarlo, a farlo saltare in aria come una bambola. — Mi  vuoi  per marito? mi vuoi? — La Reginotta rideva: — Ti voglio, ti
a larghe braccia: più tardi fa mangiare paglia asciutta.  Vuoi  fare economia del foraggio, e nutrir bene le tue bestie?
a tutti questo comandamento: «Onora il padre e la madre, se  vuoi  vivere lungamente sopra la terra». Guai a chi trasgredisce
- Che facevi lassù? - C'è la nostra grotta; abitiamo là.  Vuoi  vederla?... Mio padre è con le pecore in fondo alla
Tu che fai? - Il pecoraio, come mio padre. So già mungere.  Vuoi  vedere la capra che ha figliato questa notte? - Sì. Il
torcicollo. A un tratto qualcuno gli domanda: - Dunque non  vuoi  volare? È il comandante del campo. Non vuol volare? Ma se è
Mangia con moderazione d'ogni sorta di frutta. Bada, se  vuoi  schivar le coliche, e le indigestioni, di non mangiare pane
Obbedienza. Se  vuoi  proprio bene ai genitori, devi cercare di far sempre quello
picchierà... Perché non  vuoi  fare il sarto? - Il postino vorrei fare. - Che cosa è il
o pelle, che ti avviluppa, entrano, ed escono le malattie.  Vuoi  sapere che cos'è, e che cosa fa la pelle? La pelle,
Poi, segnatolo in fronte per benedirlo, gli disse: -  Vuoi  che ti accompagni? - So la strada. Aveva risposto cupo,
il sarto!... - balbettò Cuddu tra i singhiozzi. - Tu non  vuoi  far niente, lo capisco. Lasciatemelo qui, comare Concetta.
fosse stato un mestiere da esercitarsi in piedi! - Tu non  vuoi  far niente! - gli aveva detto mastro Antonio; e aveva
tal modo nessuno potrà sentirsi messo in disparte. - E come  vuoi  fare? - Sorteggiamone uno di ciascun gruppo: o con la conta
la zizzania. Contarono la cosa al padrone e gli dissero: -  Vuoi  che andiamo a strapparla? - Ma il padrone rispose: - No,
Poi andò in un'altra città: — Fiabe, bambini, fiabe! Chi  vuoi  sentire le fiabe? — E ricominciò da capo. I bambini
neri che schizzavano fuoco: — Sei tornato di nuovo? che  vuoi  da me? — Nulla, buon mago; vengo anzi a farvi un regalo.