, dicevamo, avrebbe sentito uscire da una finestra la dolce voce di Jolanda, la figlia del Corsaro Nero, che gridava: "Ah, non me lo vuoi comprare quel
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? — Vuoi dire l'erba? — Sí, l'erba, i fiori. Anche quello che non è erba e fiori. La terra, gli animali, i piccoli sassi, le radici. Il prato. Tutto il
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leggano per leggono, temano per temono, è lo stai e il vai imperativi, e il dove tu vai? e il che tu vuoi? e nemmeno sortire per uscire, e bastare per
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I veri seguaci di Gesù. E diceva ancora: - Chi vuoi essere mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e mi segua. - E cosa voleva dire
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vuoi che ti faccia? - Signore, fa che io veda! - fu la risposta. - Vedi! - replicò Gesù; - la tua fede ti ha salvato. - E subito il cieco riacquistò la
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vuoi? - chiese uno di quei giovani serio e affamato. - Non lo so. - E allora torna da dove sei venuto. - Io voglio stare con voi. - Ma non sai che
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vuoi capire la Carta del Lavoro. - Ne ho sentito parlare, ma non ne voglio più sentir parlare - gridò con cocciutaggine Minghin. - Appunto per questo
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a sorte? - È la soluzione migliore. In tal modo nessuno potrà sentirsi messo in disparte. - E come vuoi fare? - Sorteggiamone uno di ciascun gruppo: o
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vuoi dire?» «Su tuo comando dico, signore, che spesso, se non sempre, l'odore del tuo alito è abbastanza, se non del tutto, diverso da quello dei
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cavaliere. Così rispose il conte: «Se lo vuoi, lo sarai, buon Blabante. Ma gridami il perché di questo nuovo desiderio, giacché io ti conosco da sempre e
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diventare uomo, a farti cioè onesto, utile a te stesso, alla famiglia ed al prossimo. Interroga sempre la tua coscienza, esegui i suoi consigli, se vuoi
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la salute, la forza, che avranno gli animali adulti, e dipende la qualità e la quantità dei prodotti che si richiedono da essi. Se vuoi ottenere
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il fienile ben provvisto, getta il foraggio nella greppia a larghe braccia: più tardi fa mangiare paglia asciutta. Vuoi fare economia del foraggio, e
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vuoi, ragazzo mio, che questa virtù ti dia sempre appetito, e sonni tranquilli; se vuoi diventare quel buon coltivatore, che io mi proposi di farti
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lui non si sta bene. Giovinotto, non fare come Gaetano, se vuoi vivere in pace con la gente.
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pensieri d'odio e di vendetta. A chi ti ha offeso perdona, se vuoi essere perdonato. Il perdono è la vendetta che ci ha insegnato Gesù Cristo: perdonando
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fai una cosa, sii tutto intento e attento a quella, se vuoi riuscirla bene. A far le cose sbadatamente, o fuor di tempo, si diventa vecchi senza aver
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dica altrettanto di te. Se vuoi essere benvoluto, conserva negli atti, nelle parole, in casa e fuori, il contegno di un ragazzo bene educato. Ricòrdati
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43. Le massime di Carlambrogio. Se vuoi diventare un galantuomo, come è Carlambrogio, segui queste sue massime: esse, in poche parole, riassumono i
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, onora Dio; chi li ama, ama Dio; chi gli obbedisce, obbedisce Dio. Il Signore fece a tutti questo comandamento: «Onora il padre e la madre, se vuoi
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ti avviluppa, entrano, ed escono le malattie. Vuoi sapere che cos'è, e che cosa fa la pelle? La pelle, osservata ben da vicino, è come un crivello a
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8. Obbedienza. Se vuoi proprio bene ai genitori, devi cercare di far sempre quello che ti dicono; devi ricordare i loro avvertimenti, devi eseguire
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determinate. Non mangiare in fretta e in furia; non è buona creanza, e ti fa male. Mangia con moderazione d'ogni sorta di frutta. Bada, se vuoi schivar le
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Negretti! Negretti si svegliò e l'asino disse: — Vuoi venire in Africa con me? Tanto, domani è vacanza. E così il signor Negretti montò sulla schiena
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bucato ne ha guadagnati quattro nuovi, quell'omaccio, — brontolò Caterinuccia. — E ora ti vuoi sposare, Bellissima? — Il mercante dice, — spiegò Tit
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molto a portarle, sembravano un impiccio. Poi, segnatolo in fronte per benedirlo, gli disse: - Vuoi che ti accompagni? - So la strada. Aveva risposto
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per accertarsene gli domandò: - Che facevi lassù? - C'è la nostra grotta; abitiamo là. Vuoi vederla?... Mio padre è con le pecore in fondo alla vallata
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Ti picchierà... Perché non vuoi fare il sarto? - Il postino vorrei fare. - Che cosa è il postino? - Colui che porta le lettere da un paese all'altro
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ragazzo e che, se tu vuoi... Mestiere pulito questo del sarto. Cuddu rispondeva con un'altra spallata. - Che pensi di fare? Ti trascinerò per un orecchio
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Cuddu. - Garibaldi vuoi dire? - Il Generale ; ho una lettera per lui. - Chi ti manda? - Compare Sidoro. È lettera d' importanza. - D'onde vieni? - Da
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Top é un cane straordinario. Il suo padrone gli vuole tanto bene e anche Top vuoi tanto bene al suo padrone. Quando il padrone fu chiamato in guerra
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domanda: - Dunque non vuoi volare? È il comandante del campo. Non vuol volare? Ma se è il suo sogno! In un momento Nino è issato in carlinga, ben chiuso in
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dice - Impiegali bene, se alla fine della tua vita vuoi tornare con me. Il bambino, durante il viaggio dal cielo alla terra, dimentica spesso
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LA LEGGE DI DIO Un giorno, un giovinetto si presentò a Gesù e gli domandò: - Maestro, che cosa devo fare per salvarmi? - Gesù gli rispose: - Se vuoi
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: - Vuoi che andiamo a strapparla? - Ma il padrone rispose: - No, c'è pericolo di strappare anche il grano; lasciate crescere l'uno e l'altra; al tempo poi
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inchinavano al mio. - I fratelli, invidiosi, gli domandarono: - Che intendi dire con ciò? Intendi dire che vuoi diventar nostro padrone? - E lo guardarono
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sui quaderni, quaranta cervellini lavorano. Chi vuoi fare il fabbro e chi il maestro, chi il medico e chi il costruttore, chi il cuoco e chi il soldato
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: vuoi parlare della giornata della fede e delle sanzioni. - Precisamente. Tu sai dunque l' ingiusto castigo che toccò all'Italia per essere andata in
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. Quante! Le vengono incontro vestite d' argento. Finalmente si ferma dinanzi alla luna che ride e spalanca la bocca. - Vuoi entrare nel mondo della luna
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- grida Ninetta spazientita - non vuoi andartene una volta per sempre? Zitta! sussurra Nino - zitta che il sole non ti oda! Un giorno un uomo disse proprio
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— Topolino, se mi vuoi bene, risuscita mio padre! Topolino esitava. Allora si fece avanti sua madre: — Topolino, te ne prego anch'io, risuscita il Re
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, dovreste farmi un favore! — Parla, che cosa vuoi? — Vorrei delle fiabe nuove. Voi, che ne avete dei magazzini, dovreste darmene qualcuna. — Fiabe nuove non
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ritorno. — Maestà, eccolo qui. La Reginotta ora è mia. — Il Re si fece scuro. Doveva dare la Reginotta a quello zoticone? — Vuoi delle gioie? Vuoi
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ci si divertiva più dei bambini. Poi andò in un'altra città: — Fiabe, bambini, fiabe! Chi vuoi sentire le fiabe? — E ricominciò da capo. I bambini
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Re. Fra un mese le domanderà: mi vuoi per marito l Se lei risponde di no, quello ne farà due bocconi. Bisogna avvertirla. — E il Lupo Mannaro dov
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! Gomitetto! - Ma Gomitetto non rispondeva. Un bel giorno le domandò di nuovo: — Vuoi vedermi? — Volentieri. — In un anno dovea esser cresciuto un pochino: ma
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— Mi vuoi per marito? Ti feci fare apposta per me. — Lei tremava come una foglia. — Mi vuoi per marito? - Più la Reginotta sentiva quella vociaccia
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dove Rosetta rammendava i merletti e le dice: - Vedi, Rosetta, se tu non mi vuoi bene, io mi strozzo! - Che Vostra Maestà si strozzi pure! - E gli dà
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sono bravo a scrivere. - Sei bravo, Nadir. — ha detto — E quando avrai troppa pena, troppo dolore, e se non vuoi parlare con nessuno, scrivi. Ti aiuterà
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vuoi — ha detto. Marístella a casa sua la penso come una palla di gomma chiusa dentro una scatola. Una palla che vuole uscire, che vuole rimbalzare da
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