Santino, che si gingillava davanti all'uscio, non andando più a scuola, a fine di assistere il padre quando la mamma era assente. — Che vuoi, babbo
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lo vuoi sapere, la faccenda prende proprio la piega che volevo io. Se Emma si fosse subito abbandonata alla mia prima manifestazione d'amore non
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incontri una donna che fa per te, spiattellale chiaro e tondo le tue intenzioni; perchè, di' quel che vuoi, ma credi a me: nell'anima d' una donna, con tante
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Rossella prorompeva in nuove insistenze: - Taci, sciocca! Lasciala andare! Come vuoi che qualcuno rimanga volentieri in questa casa.... adesso? Nei suoi
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quello che vuoi! - Beau... ti occuperai di lui? Rossella poté soltanto annuire, sentendosi soffocare, e strinse lievemente la mano che era nella sua
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di occuparmi anche di Ashley. Egli tacque per un momento; poi rise piano. - È comodo avere il permesso della prima moglie, no? - Che vuoi dire? Rhett
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desiderio di rendersi utile mi ha commossa. Ho torto? - Per carità, Melania, chi vuoi che pensi se hai torto o ragione? Che altro ha detto? - Ha detto che è
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raramente. - Tu vuoi soltanto Ashley e non lo avrai. E se egli ti volesse sposare, darei il mio consenso malvolentieri, e lo darei soltanto a causa della
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lascio l'incarico a te. - Ashley... avete saputo... che è morto? - Come vuoi che sappia qualche cosa di Ashley, in fondo a una trincea? No. Si tratta di
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orrore, prima di essere invasa dall'ira. Prissy tentò di prender la fuga, ma Rossella l'afferrò. - Brutta negra bugiarda... che vuoi dire? Mi hai detto
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coraggioso, Wade, e finiscila di piangere se non vuoi essere sculacciato. «Perché Dio aveva inventato i bambini?» pensò ferocemente nel momento in cui si
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costernato - come vuoi che io possa preparare le fascine per il fuoco! Mi rovinerei tutte le mani! - Guarda le mie - rispondeva Rossella con un
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- sussurrò Melania guardando la pozza di sangue col viso sconvolto. - Ah, be', se vuoi proprio star male, io poi non verrò a curarti! Piuttosto, se
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sola, muore di paura! - Come potrei lasciar qui tutto adesso? - ribatté Rossella sgarbatamente. - Ma se vuoi andare, vai; io non ti trattengo. - Non
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se volesse rimaritarsi... chi la sposerebbe? Era un pensiero atroce. - Melly - esclamò - che cosa accadrà delle ragazze del Sud? - Che vuoi dire
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sentite cosí... e se non mi avete presa... vuoi dire che non mi amate. - Non riuscirò mai a farvi capire. Tacquero e si guardarono. A un tratto Rossella
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. - Non ti dico nulla - ribatté Rossella indignata. - È affar mio. Vuoi deciderti a darmi quella tenda e ad aiutarmi a fare il vestito? - Sí, badrona
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governo della Confederazione. - Milioni... in oro? - Diamine, tesoro, dove vuoi che sia andato tutto l'oro del nostro paese? Qualcuno deve averlo avuto; e
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mezzo alla strada; quel maledetto sorvegliante che era alle dipendenze del babbo vuoi diventare proprietario di Tara... - Un momento. Che cosa vi fa
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grassa per andare in giro. - Che vuoi dire? - Tesoro, tu non potermi ingannare perché io ti conoscere. Io vedere viso di mist' Franco e tuo viso e
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, e a poco a poco una gioia gli illuminò il volto. - Proprio per me, miss Rossella? - Proprio per te. - Allora... grazie, badrona. - Vuoi che io lo
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sarebbe incapace di risolvere la situazione da solo; e gridò: - Neanche per sogno! Come vuoi che possa lavorare Ashley essendo continuamente
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attimo il negro affrontò il cavallo, mentre ella afferrava la pistola. - Che vuoi? - gridò Rossella con tutta l'energia di cui era capace. Il grosso negro
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potrà dirmi ogni cosa. - Dio santissimo! Vuoi dire che fra signore per bene si parla di cose simili? - Oh, vai, vai a letto!
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testa di queste idee. - Vai a riferirlo alla mamma, e vedrai - replicò Rossella. - Tu vuoi che Carolene sia sempre una bambina perché sai che fra un
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tutti quanti hanno spettegolato sul mio conto? - Rossella era furibonda. - Vuoi dire che se avessi saputo che c'era il governatore non saresti venuta
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caffè; fra poco le faremo un bel gelato e se ne vuoi, te ne daremo doppia porzione! E ti farò vedere la tua sorellina. Tranquillizzato benché ancora
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sguardo di Rhett era ansioso, assente, mentre egli stringeva a sé la testolina di Diletta. - Che vuoi? - Zio Rhett, sei stato... hai combattuto
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e sull'arrivo dell'esercito di Sherman. Oltre a tutto, sei anche vile. Se non per te, devi venire stasera per amore di Diletta. Vuoi rendere la sua
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ragione che tu non abbia il tuo bicchierino, anche se io commetto la villania di essere in casa. Vuoi che te lo versi? - Non voglio bere - rispose
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informata. E forse tutti lo sanno, meno te. Conosci il vecchio adagio: «la moglie è sempre l'ultima a sapere»... - Che vuoi dire? - Credevo che poiché la
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. - La voce di Mammy era ansiosa. - Forse mist' Rhett ti ascoltare. Lui avere tanta stima di te e di quello che tu dire. - Ma che c'è, Mammy? Che vuoi
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. - Tu vuoi, cattiva, che questa bella festa finisca male! - sgridò la signora. Già la Marietta piangeva a cald'occhi. - Non la far piangere così
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mio, sii buonina; se ubbidisci, guarirai! - le diceva la madre, facendole cento carezze su la testolina indolorita. - Dimmi che cosa vuoi, e il tuo
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Marietta e le chiese: - Vuoi dare quella bambola alla Camilla ? Credo che a lei, per divertircisi non fa niente se anche le manca un piede. - Camilla
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voglio bene! E tu, me ne vuoi? Ora tiro il filo! e tu rispondi - T'amo. - No, non lo tiro perchè se sentono la tua voce, guai! - Non diceva la
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monotona e piena di sofferenze. - Mi vuoi bene, tu? - chiese la fanciulla abbracciandosi la bambola. Stettero così un pezzo con gli occhi fissi una
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domandava invariabilmente: - Be', come va? Il più delle volte Camilla faceva un garbo con la bocca come per dire: - Come vuoi che vada? - A volte, se
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. - Oh, no, sarebbe troppo poco! La presto per una giornata. - La dài a nolo, vuoi dire. Ah, ah, Rachele dà a nolo la pupattola, come una sottana! Ma
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sola corona di Carlo Magno valeva di più. Girammo ancor qualche mese per la Ciociaria, per i castelli romani: ma cosa vuoi? Il nostro padrone non c'era
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." "Che cosa vuoi?" "Niente: non posso dormire." Gaetanella, che abitava nella mia stanza, avendo un sonno pesante, rare volte destavasi; quand'io
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comportarti più saggiamente nel disimpegno de' tuoi doveri, se non vuoi perdere il pane e l'onore." Rispose, riconoscere ormai l'eccesso della propria follia
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sovente alla pupilla: "E fino a quando, cara mia, sarai tu la schiava d'una servaccia? Se vuoi vederla finita, io ne conosco il modo: lascia fare a me! "No
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all'orrendo destino che v'aspetta." "No; non partire, non m'abbandonare, ti supplico! restaci, e suona e canta pure quanto vuoi!" "Oh, no, no: io debbo
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molte religiose per la via: tutte quante mi fecero la stessa domanda: "Vuoi farti monaca?" Io rispondeva di no. A questo detto, sorridendo in atto di
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sofistici della sua logica, "Vuoi farmi un piacere?" mi disse. "Parla," risposi. "Attendo domani il mio confessore; quel canonico ha la dottrina di
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