dintorno; voi siete gli amici che la natura mi preparò. Noi siamo eguali di fortuna; fummo educati al modo stesso, fin dalla nascita abitammo insieme
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d'affetto e di stima quando c'è; e quando non c'è, segue il divino dettato: « Non fate agli altri quello che non vorreste fosse fatto a voi».
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di questo momento passato con voi? L'eroe sorrise assentendo, e - Date! - disse. Prese il volumetto, si raccolse un poco, poi scrisse di getto i
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Il sentimento fine e retto, gli impedisce di trattare gli inferiori con offensiva famigliarità. Al tu volgare e spesso insultante, sostituisce il voi
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vostro piccino abbia pure una nutrice, ma la mamma siate voi. A voi tocca studiare la culla del bambino, i suoi primi passi, i suoi primi sorrisi, i suoi
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il rispetto e quando occorra, il conforto morale e materiale dei buoni. La signora non dà mai del tu agli operai ed alle operaie; me bensì del voi o
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bisogna crederci come tutti gli altri - dicono queste signore con il loro contegno; - ciò che voi stimate e per cui avete dei riguardi, per noi, è
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intelletto di amore. A voi sembra che il sereno dell'infanzia debba essere costantemente sgombro di nubi. Ma non è sempre cosi. I bambini, i quali si
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l'ironia scherzosa, salvateli voi l'editore e la scrittrice dal parere inurbano, dal parere seccante !...
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provata voi l'emozione della corsa, del volo, che è press' a poco la stessa cosa?... Domandatelo alle rondini, o pure domandatelo a me, che quando dò
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e caro, ha i suoi propri impegni, la sua famiglia, i suoi affari. Ma la moglie buona e intelligente che voi amate e che vi ama, non ha altra
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d'aver pensato a voi e di avere desiderato di farvi piacere. E se, nella scelta del dono, non ebbe la fortuna di incontrare il vostro gusto, non si deve
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avvezzi a ubbidire e, quando occorra, a soffrire secondo che la necessità ed il dovere lo impongono. Voi volete che il vostro bambino diventi uomo
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E le loro voci si spengono in un sospiro lungo, lungo, lungo! "A voi, ora!" dice Giocadio all'artista che fa il Capitano e a quello che fa il
Cosicché quando voi avete regalato o abbonato al piccolo possidente, al contadino che compera una casetta di cento lire, la metà della tassa di
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dunque, volendo oggi colpire ancora di più, voi non fate che aggravare le condizioni della nostra industria, tanto più in un momento come questo…
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invocata legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli. Noi andiamo a rischio di trovarci davanti a difficoltà enormi. Con questa legge di sgravi voi
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Io non sento la necessità di farvi alcuna promessa, riè di raffermarvi alcun proposito. Voi mi conoscete, e sapete come unico mio desiderio sia
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Ma riprendendo il mio posto sento invece il dovere di rinnovare a voi e al presidente del Consiglio i più vivi ringraziamenti, non solo per la
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che è quello di concorrere con l'imparzialità, con la giustizia, con l'obbedienza al Regolamento, che voi vi siete imposti, a mantenere alta la
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Roselli. Un'altra nobilissima esistenza si è spenta: quella dell'ex-deputato Giuseppe Mannetti, del quale ben pochi fra voi, onorevoli colleghi
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Ora se questo è, credete voi che i subalterni, che in fondo sono quelli i quali vivono più da vicino alla truppa, che ne sentono le pulsazioni e che
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rimettersi il mantello e il cappello a tre punte posati sur una seggiola in un angolo. - Voi ridete, notaio! - egli riprese intanto che annodava i due nastri
non me lo avete insegnato voi? Il povero dottore, che aveva sprecati tanti mesi di corte, non rispose altro e andò via. La sera delle nozze, Villa Elsa
, lasci qui baracca e burattini, come dite voialtri ... e mi sbarazzi dei terreni per quattro soldi ... eh no! Io sono inglese; ho la testa dura. Voi
bisogna intenderci, notaio! - Che? Fino a ieri, tu non sapevi che fartene di quelle quattro zolle sassose, e ora nicchi? - Ah, notaio! Voi tirate per
, posando il foglio sul tavolino e squadrando da capo a piedi il forestiero - voi vorreste acquistare dei terreni, cioè i terreni che di là della strada
, ancora un po' imbarazzato dal sonno. «No! Lasciatemi stare qui! ... », ella rispondeva senza neppure voltarsi. «E a voi, chi è venuto a dirvelo fino a
esitare ad accorrere al richiamo di felicità quando egli aveva chiesto la mano di lei. «Saprò farvi dimenticare tutto?» «Ho già dimenticato, poiché voi
! ... Non mi nascondete nulla!», esclamò stupito il marchese. «Voi, voi mi nascondete qualche cosa!», ella rispose tra i singhiozzi. Si sollevò, si mise a
persona affezionata e fedele. Nessuno meglio di voi potrebbe servire ad evocarlo.» «Ma io non mi metto a fare certe sciocchezze!» «I vostri famosi
, quel che voi mi consigliate. Io non so ... » «Zòsima desidererebbe che le si risparmiasse di andare al Municipio. Le due cerimonie, insieme. C'è la
da tutto l'aspetto. Visto che Zòsima stava per seguire nel salone la sorella Cristina, le accennò di fermarsi. «Zòsima, ora tutto dipende da voi.» «La
che esso volesse trascinar via nella sua furia tutte le case del vicolo, balbettò: «Padre, ho ammazzato io Rocco Criscione!». «Voi! Voi!», esclamò
non avete niente, proprio niente, contro di me?» «Che mi avete fatto di male?» «Ho fatto molto male a voi e me; ora lo comprendo. E ... se fosse
intenzione del marchese. E vedendolo pensieroso, un po' accigliato, aveva aspettato che le dicesse: «Indovino il vostro desiderio. Sarà fatto come voi
un'altra.» «Ah, no!», esclamò il marchese. «Perché? Per quel che direbbe la gente? Lasciatela strillare! Voi fate una vita impossibile. Siete il marchese
non dico la verità, fatemi cascare morto, qui, davanti a voi!». Nella sala tutti gli occhi si erano rivolti verso il Crocifisso appeso alla parete
suo tempo, se i nostri peccati non vi mettono ostacolo.» «Voi fate penitenza per tutti, voi», soggiunse la baronessa. «Io sono più peccatore degli altri
, su un oggetto, in viso a una persona, come faceva in quel momento. Allora la marchesa, turbata da quegli sguardi, ebbe l'impulso di dirgli: «Voi non
. «Un piacere a me? A voi stesso più tosto. Si tratta, suppongo, di quella lingua di terreno, è vero?» «Eccellenza, sì.» «Compare Santi era mal
voglio essere sindaco!» «Come? Dopo tutto quel che abbiamo fatto?» «Che me n'importa? Sbrigatevela tra voi. Io ho i miei affari. Ho troppe cose a cui
Spirito! Ah! Ah!» «Voi ridete, compare. Ma chi ha visto coi suoi occhi, come in questo momento vedo il padrone e voi ... » «Eri ubbriaco quella volta
intervenne nel discorso, dicendo: "La vostra mula sa la strada meglio di voi, e non ha paura dei fanghi di Margitello". "Con la mia mula andrei anche
... » «Spiegatevi.» «In due parole. Voi siete tranquillo, avete fede nella Chiesa, credete alla Trinità, all'inferno, al paradiso, al purgatorio, alla Madonna
quand'anche non fosse? ... Il valore non consiste ne la materia, ma nella cosa rappresentata ... Pensate, nepote mia, che voi avete tra le dita un oggetto di
gesto, montò accanto al marchese. Le mule ripartirono al trotto. «Qui, con questo sole?», tornò quegli a domandare. «Voi siete scettico ... Non importa
.» «Voi potete farlo; ma i piccoli proprietari?» «Si tratterebbe di trasportare i covoni. La spesa verrebbe largamente compensata dalla celerità e
, è vero? - esdamò la baronessa, felice di quella specie di complimento lusinghiero. - E voi che metterete, duchessa? Sarah non ci aveva ancor pensato
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. - Ma avete sempre i vostri affari laggiù, non è vero? - Ah, sì! le mie miniere! ma le amministrano i miei agenti. - E voi non fate che goderne i
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