Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: voi

Numero di risultati: 70 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

XIV Legislatura – Tornata del 9 marzo 1881

558596
Farini 13 occorrenze
  • 1881
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
  • Scarica XML

Per quelli di Casamicciola, accettando l'articolo 2 tal quale ci viene presentato, voi sospenderete le imposte di quest'anno, ingiungendo però loro

Pagina 4208

Cosicchè, signori, come vedete, siamo nell'identica posizione. Che cosa dice l'onorevole Cadenazzi? Badate che per altri danneggiati voi avete dato

Pagina 4209

ricordatevi, o signori, che la scadenza è prossima; essa è al 1° d'aprile, cioè tra soli 20 giorni. E potete voi essere sicuri che tra 20 giorni si

Pagina 4209

Ponendo adunque la questione nel suo vero terreno, nel terreno in cui è stata posta dai precedenti legislativi, voi vedete che molte difficoltà

Pagina 4213

vero del pari che eseguendo questi lavori, si eseguisco quanto voi avete già reso assolutamente necessario colla legge che avete votata per i lavori del

Pagina 4213

milioni già spesi. Credete voi che vestendo di cenci le istituzioni governative, torrete a Roma la sua influenza? Saranno sempre qui i monumenti delle due

Pagina 4213

In omaggio della verità e della giustizia, sentimenti che debbono avere un valore anche quando trattasi dei ministri, io sento il dovere di dire: voi

Pagina 4215

timori, ma non posso negare a me stesso che se io mi sbagliassi, e quelli che li temono avessero ragione, essi avrebbero diritto di lagnarsi. Voi lo

Pagina 4215

spero che voi le ripeterete a voi stessi con quella nobiltà e quel patriottismo al quale certo furono queste parole ispirate: «che cosa farebbe un'altra

Pagina 4217

nessun danno alle finanze se voi approvate l'articolo 4. Adagio, siccome si dice che con l'articolo 4 diminuiranno le pigioni di tutte le attuali case

Pagina 4224

voi dovete pagare. Ecco l'argomentazione, ecco il cavallo di battaglia dell'onorevole Ruspoli. Egli dice: ma pompieri e guardie municipali noi ne

Pagina 4224

Gli uomini politici della Camera, l'ho già detto in principio del mio discorso, fanno sempre professione di decentramento. Voi vedrete quando

Pagina 4226

desiderii, assolutamente contrari ad ogni forma di accentramento, quando voi mi avete costituito la capitale accentrata è impossibile che non sorga la

Pagina 4229

Malombra

670392
Fogazzaro, Antonio 13 occorrenze

vado a dirvi quello che so di Voi." Il conte si pose a camminare su e giù parlando. Si udiva il suo vocione andare e venire per la sala piena d'ombra

movimento combinato di tutte le rughe del viso. "Eh" gridò la contessa "pensate voi se io sono andata giù un pochetto, d'essere un bel capo, voi? Che

incontro e gli disse con accento piemontese, spiccatissimo: "Voi siete il signor Corrado Silla?" "Sì, signore." "Vi ringrazio molto." Proferite

così. Ha visto che uomo era, questo signor Silla?" "Che uomo era? No; cosa volete, lo amavo tanto! Non posso ancora giudicarlo come Voi." Si percosse

boccate di fumo. "Io non parlavo per voi italiani" diss'egli. "Der Hund ist treu." Silla prese la penna e scrisse. Erano seduti uno in faccia

Torino, riferendo i dialoghi tenuti con loro e avendo cura di intercalarvi spesso "Voi Salvador, voi Maria, voi Emma, voi Fanny ecc." Le dedicava pure

col suo onesto viso cherusco e gli occhietti scintillanti, gli udiva dire con impeto soffocato: "La meritate voi?". E lui, Silla, si alzava in piedi

, per un'ora invariabile, prefissa dalla sua volontà e dal destino. "Non rispondete" ripeté il conte. "Voi odiate me e la mia casa, ma non vi tornerebbe

ricordate stasera quando mi ha parlato, come a un servo? Io ho disprezzato sempre. Quella non ha cuore, né una briciola. Voi dite quella, voi

il Cristianesimo. Voi mi dite che finalmente il principio d'eguaglianza è stato portato nel mondo dal Cristianesimo. Cosa volete dire con questo? Che

!" E stringeva ridendo gli occhietti brillanti come se assaporasse il nettare sospirato. "In una stanza Voi sentite se si è sturata una bottiglia di

, viscere; non son mica un saltamartino come Voi. Dunque, cosa vi pare? Non sapete? Non vi ha detto niente quella briccona? Neppure una parolina? Tutta

, ascoltatemi un poco. Non siamo amici? Sia. Io ho detto molto male dei preti, di Voi, né a Voi non ho mai parlato. Se tuttavia Voi volete trattarmi da

MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

679344
Praga, Emilio 18 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
  • prosa letteraria
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

e mi disse: - Don Luigi ha bisogno di voi.. Scoccavano appunto le undici ore. Salii d'un balzo. Certo le pareti del presbiterio non somigliavano alle

addirittura. - Sembra, soggiunsi io nello stesso tono, che quella di fare il prete non sia in voi la vocazione più spiegata. - Evvia, ripresi poi, mosso a

quattro, che la terra della carbonaia era del Comune e deve ritornare al Comune. Ci dò un'occhiata ancora, mentre voi pranzate e in quattro salti sono

ammiccando furbescamente: - Beato chi vi può vedere voi! E senza aspettare invito, si pose a sedere al posto lasciato vuoto da don Sebastiano. Don

trionfante della madre di cui vi prendete nelle braccia e accarezzate, ammirando, il bambino; per poco ella si ristà dal fare altrettanto con voi. Per me, se

volti, poichè il dottore soggiunse con maggior calore: - È strano; ma è così. Vorrei trasfondere in voi la metà della convinzione profonda che il racconto

giorno. Intanto voi cercate di divagarvi, chè davvero, per essere la prima vi è toccata una giornataccia. Poi, avvicinatosi, mi prese per un braccio e

preparata la tavola per la colazione. - Tre posate? chiesi a Baccio che ripuliva, strofinando e soffiando, il mobiglio. - Ma sicuro; uno voi, due il signor

e tutti gli agi della città. Io vi invidio .... - Oh! non ditelo! Voi siete giovane, e, alle vostre parole mi sembrate poeta - siete pittore, del

camino, quando Bazzetta fu arrivato a questo punto della sua narrazione. La mia vanità di romanziere ne sarebbe più che solleticata, Ma io e voi siamo

! - E - continuava la signora, - il piccolo Ignazio, l'abatino che pranzò ieri con voi, è figlio spurio del sindaco - e questo non ve lo ha detto, e sua

tagliente sulla parete, una libreria. Le novanta volte su cento voi potete giudicare del carattere, delle abitudini, degli affetti di un uomo dal

! bontà di Dio! voi siete pulcini nel guscio ancora; e volete pigolare, e delle cose e della gente delle grandi città. Se ci aveste passato un mese e cinque

ancora compiti tre volte. Non è necessario descrivervi il villaggio di Sulzena. Voi lo conoscete già, per poco che abbiate fatta conoscenza con alcuna

far di conto; i paternoster e i deprofundis non bisogna pagarli più di quel che valgono. Io rappresento il Re, io vi amministro e voi non mi date

in cui l'artista ne toglie il lenzuolo che lo nascondeva. La porta e la finestra danno sull'ignoto; un passo, e voi sapete, d'improvviso, a che vi

, - zitto, voi non sapete nulla. Volevo replicare, ma egli ripetè: - Non sapete nulla, non sapete nulla. Poi dopo alcuni minuti di silenzio, con maggior

passerà da Zugliano; favorisca in casa mia; mi lusingo di riuscire a convincerla. E rivolto a me: - Venite anche voi; potrete confermare buona parte

LEGGENDE NAPOLETANE

682473
Serao, Matilde 6 occorrenze

Donn'Anna, con la sua voce dura e grave. - Le donne di Napoli si gloriano del numero degli amanti - rispondeva vivamente Donna Mercede. - Voi siete l'amante

- ed è sempre giovane, sempre fresca. Se voi volete, o miei fedeli ed amati lettori, io ve la narro. Se volete per un poco dimenticare le nostre folli

cui egli visse la sua vita singolare, poiché a voi, bambini ridenti, non importa nulla una data, voi che avete la fortuna di obliare; poiché a voi non

Voi errate lontano di qua, anima settentrionale e vagabonda, e le brume in cui si affissa il vostro malinconico occhio, vi mettono intorno

. Pace a voi, giovanette gentili, dalle anime buone che rischiarano come luce di lampada familiare il corpo delicato; pace a voi, donne il cui destino

liquefatto e che la montagna voglia eruttare lave di fuoco - e tutto rimane immobile, tetro e grave. È per l'amore: voi certamente sapete che tutte le cose in