Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: voi

Numero di risultati: 28 in 1 pagine

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Dal balcone del corpo

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

funerale. B si ammala. C muore all'improvviso. La linea tracciata da queste vite si spezza. Chi sono, chi erano? Alla deriva: voi foglie sbriciolate

poesia

Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 1 occorrenze

, voi giovani aurighe per le vie leggere del sogno che inghirlandai di fervore: o fragili rime, o ghirlande d'amori notturni ... Dal giardino una

poesia

La Verna

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Campana, Dino 1 occorrenze

riposa in larghi specchi d'azzurro: Vita e sogno che in fondo alla mistica valle Agitate l'anima dei secoli passati: Ora per voi la speranza Nell'aria

poesia

UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

nei cent'anni spaziate in libertà. Mezzo secolo prima, mezzo secolo poi, A me non giova nulla, e poco importa a voi. La romanza era scritta in lingua

poesia

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 2 occorrenze

veglie liete sconfitte e facili vittorie e voi quaderni carchi di memorie io v'abbandono. Libero sono dalla tirannia d'ogni minuto; sono rotti i ceppi

poesia

per voi a coloro che il primo passo vi mossero e il primo accento, che vi diedero il nutrimento che vi crebbe le membra e il cor. Adattatevi

poesia

Penombre

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Praga, Emilio 4 occorrenze

ciel mi sogguardate collo splendor delle tremanti occhiate, ditelo voi, vergini cose, è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un

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La caravana dei desiri miei verso di voi salìa, donna divina, come una fila di camelli ebrei al limitar di mistica piscina. Oh se giungeva ad

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amplessi coll'odor del tifo, e, uscendo all'alba, avea coll'ossa rotte gli occhi di voluttà pieni e di schifo. Voi non credete che possan morire le

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il dorso; inseguirli, e cantare: - Quando voi venivate a quel gradino, in ginocchio, a pregare pei vostri figli e per le vostre spose, noi morivam

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 11 occorrenze

- A messa mi volete alle sett'ore? No, guardate lassù che amena vetta! Domani io sarò là sul primo albore, a cogliere per voi timo e violetta. E se

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suo sacro cammin, e scorgeva barriere di ferro dal Cenisio all'estremo Apennin! - Dite or voi, giunti pur da lontano, il confin dell'Italia dov'è! Voi

poesia

Donne, voi somigliate alla natura che, se sorride, gli uomini innamora, e desta la mestizia e la paura, quando minaccia e quando si scolora. Ma

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Ma chi di voi parlerà… degnamente, osterie che i pittor ricoverate? Delle vostre cucine è nume un niente frammisto di cipolle e di patate! Sognate

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paura. La barba del pontefice Clemente, ditelo voi, non vi par troppo oscura? ... E quella faccia di donna languente è tipo superiore alla natura! Poi

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non volle, persuasa di trovar pochi amici in mezzo a voi.

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consiglia a oscillar sì dolcemente? Forse è ver che di voi guida cìascuna, quaggiù nel mondo vedovo, un'anima alla meta in compagnia? A noi l'antica

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: povere spose, voi che aspettate, per questa sera, via, v'addormentate! Normandia, agosto 1858.

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occhieggianti le vele fugaci, o dirupi di pascoli lieti e voi lidi cospersi di faci, non sapete lo scopo sublime di cui Dio v'affidò la magia, quando disse alle

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vecchio! - ed io fui crudo tanto da attristargli la già misera vita ? ... Sù, versi miei, seguitelo per via, ditegli voi, che col greco è svanita ogni

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? Con quanti carnefici stringesti tu lega? Temevano gli armenti levar su voi le faccie? Dimmi, quanti morirono sotto le tue minaccie? Maledici al pittore

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Trasparenze

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Praga, Emilio 7 occorrenze

perdendosi, velati i tamburi, nei tramiti oscuri mi lascia quaggiù. Ma Voi, la fantastica che amate il mio canto, che avete nell'anima di tergergli il

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della gloria, ch'ora, ironie dell'esistenza schiava, piangon nella memoria. Albe, concenti, aureole svanite, in cui fu il mio bambino animo assorto, voi

poesia

l'infanzia mia, che mi risusciti l'albe svanite!... Gioie od angoscie! Se voi le dite labbra che il bacio comprime orando, tornerò vergine, robusto e blando

poesia

trarrìa la sua covata; né brillerebbe più la lucernetta della mia cameretta. Voi non verreste più, coppie amorose, di ombrìe silenti in traccia; né

poesia

voi, poemi dei poveri morti! Beato l'uom che in queste si ricetta sante demenze! Esausta all'alba la sua lucernetta tremola e impallidisce, la

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amanti! Che il vecchio senta, sfiorandogli il crine, la primavera in voi! Che il giovin senta nei novelli effiuvii più baldi i nervi suoi. Marzo che

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valor dei soldati, come sacra è la mente del Re. Che non siete più mandre indifese, voi famiglie dei solchi dìlette, ma dal vostro vessillo protette

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