funerale. B si ammala. C muore all'improvviso. La linea tracciata da queste vite si spezza. Chi sono, chi erano? Alla deriva: voi foglie sbriciolate
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, voi giovani aurighe per le vie leggere del sogno che inghirlandai di fervore: o fragili rime, o ghirlande d'amori notturni ... Dal giardino una
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riposa in larghi specchi d'azzurro: Vita e sogno che in fondo alla mistica valle Agitate l'anima dei secoli passati: Ora per voi la speranza Nell'aria
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nei cent'anni spaziate in libertà. Mezzo secolo prima, mezzo secolo poi, A me non giova nulla, e poco importa a voi. La romanza era scritta in lingua
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veglie liete sconfitte e facili vittorie e voi quaderni carchi di memorie io v'abbandono. Libero sono dalla tirannia d'ogni minuto; sono rotti i ceppi
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per voi a coloro che il primo passo vi mossero e il primo accento, che vi diedero il nutrimento che vi crebbe le membra e il cor. Adattatevi
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ciel mi sogguardate collo splendor delle tremanti occhiate, ditelo voi, vergini cose, è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un
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La caravana dei desiri miei verso di voi salìa, donna divina, come una fila di camelli ebrei al limitar di mistica piscina. Oh se giungeva ad
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amplessi coll'odor del tifo, e, uscendo all'alba, avea coll'ossa rotte gli occhi di voluttà pieni e di schifo. Voi non credete che possan morire le
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il dorso; inseguirli, e cantare: - Quando voi venivate a quel gradino, in ginocchio, a pregare pei vostri figli e per le vostre spose, noi morivam
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- A messa mi volete alle sett'ore? No, guardate lassù che amena vetta! Domani io sarò là sul primo albore, a cogliere per voi timo e violetta. E se
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suo sacro cammin, e scorgeva barriere di ferro dal Cenisio all'estremo Apennin! - Dite or voi, giunti pur da lontano, il confin dell'Italia dov'è! Voi
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Donne, voi somigliate alla natura che, se sorride, gli uomini innamora, e desta la mestizia e la paura, quando minaccia e quando si scolora. Ma
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Ma chi di voi parlerà… degnamente, osterie che i pittor ricoverate? Delle vostre cucine è nume un niente frammisto di cipolle e di patate! Sognate
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paura. La barba del pontefice Clemente, ditelo voi, non vi par troppo oscura? ... E quella faccia di donna languente è tipo superiore alla natura! Poi
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non volle, persuasa di trovar pochi amici in mezzo a voi.
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consiglia a oscillar sì dolcemente? Forse è ver che di voi guida cìascuna, quaggiù nel mondo vedovo, un'anima alla meta in compagnia? A noi l'antica
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: povere spose, voi che aspettate, per questa sera, via, v'addormentate! Normandia, agosto 1858.
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occhieggianti le vele fugaci, o dirupi di pascoli lieti e voi lidi cospersi di faci, non sapete lo scopo sublime di cui Dio v'affidò la magia, quando disse alle
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vecchio! - ed io fui crudo tanto da attristargli la già misera vita ? ... Sù, versi miei, seguitelo per via, ditegli voi, che col greco è svanita ogni
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? Con quanti carnefici stringesti tu lega? Temevano gli armenti levar su voi le faccie? Dimmi, quanti morirono sotto le tue minaccie? Maledici al pittore
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perdendosi, velati i tamburi, nei tramiti oscuri mi lascia quaggiù. Ma Voi, la fantastica che amate il mio canto, che avete nell'anima di tergergli il
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della gloria, ch'ora, ironie dell'esistenza schiava, piangon nella memoria. Albe, concenti, aureole svanite, in cui fu il mio bambino animo assorto, voi
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l'infanzia mia, che mi risusciti l'albe svanite!... Gioie od angoscie! Se voi le dite labbra che il bacio comprime orando, tornerò vergine, robusto e blando
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trarrìa la sua covata; né brillerebbe più la lucernetta della mia cameretta. Voi non verreste più, coppie amorose, di ombrìe silenti in traccia; né
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voi, poemi dei poveri morti! Beato l'uom che in queste si ricetta sante demenze! Esausta all'alba la sua lucernetta tremola e impallidisce, la
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amanti! Che il vecchio senta, sfiorandogli il crine, la primavera in voi! Che il giovin senta nei novelli effiuvii più baldi i nervi suoi. Marzo che
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valor dei soldati, come sacra è la mente del Re. Che non siete più mandre indifese, voi famiglie dei solchi dìlette, ma dal vostro vessillo protette
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