Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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piangente): aestà! ... è la  voce  della Reginotta.
udì risuonare in mezzo ad una folla di traditori codardi la  voce  «duemila francesi hanno attaccato la retroguardia!» e
francesi hanno attaccato la retroguardia!» e quella  voce  divenne persistente, e quella voce ebbe colore di un fatto
retroguardia!» e quella voce divenne persistente, e quella  voce  ebbe colore di un fatto positivo talché a me stesso fu
militi piegano in ritirata!... né odono più la rauca mia  voce  e quella dei prodi miei ufficiali!... Ricordiamola questa
della prigione dov'è rinchiusa la Reginotta. Si sente la  voce  flebile di lei che canta:
Transita fece un leggiero cenno di saluto gridando con  voce  secca alle emerite: - Attenzione a questo ... Czarre! ...
alza solennemente in piedi e pronunzia con  voce  lenta e sonora): In nome del Cielo e della Terra vi unisco
ridono scioccamente, rifacendo l'aria troppo seria e la  voce  grossa del Ministro.)
un viottolo privo d' illuminazione. Nell' oscurità udì una  voce  che gli chiese: _ Permette un' intervista? _ Era una voce
voce che gli chiese: _ Permette un' intervista? _ Era una  voce  leggermente metallica, priva d' inflessioni dialettali;
la voce, come se prendesse appunti. Elio notò che quella  voce  era proprio come quelle che si sentono in tv: chiara ma
stava spuntando l' alba, e nella luce incerta vide che la  voce  proveniva da una specie di pozzanghera ai suoi piedi; o
si doveva esser accorto che era passato parecchio tempo. La  voce  disse: _ Mille grazie, scusi per il disturbo _. Subito dopo
Parve a Elio che non ci riuscisse, e si udì ancora la  voce  che diceva: _ Per favore, lei che è così gentile, potrebbe
Prorompe in un grido. Ode un rumore di ciabatte ode una  voce  senile, carezzevole che gli dice: ? Non si agiti! Il medico
le vene. - Sono cieco? - domanda. - Speriamo... - dice la  voce  con esitanza'. ? Sono dunque cieco, cieco! ? urla, vedendo
il suo sospetto. ? Non sono medico. Speri ? osserva la  voce  con imbarazzo. Egli solleva le braccia piagate, fasciate,
di lui e gli usavano misericordia, e gli sembrò che una  voce  gli dicesse: Non l'anarchia ma Lui, Lui solo, è la salvezza
morta in camera - Andrea ne fu atterrato, come se quella  voce  l'avesse accusato d'assassinio. - È morta! Piangeva con la
altri poteri occulti. - È vano! - rispose dalla tribuna la  voce  di Fidelia; - nessuna volontà umana potrebbe violentare il
Regina. - Piumadoro, che cosa canti? - Non son io. É una  voce  che canta in me. Piumadoro sentiva, infatti, ripetere le
me. Piumadoro sentiva, infatti, ripetere le parole da una  voce  dolce e lontanissima. E il vecchio soffiava e sospirava: -
e che oggi non la dice più, o la dice male, con una  voce  che non ci sembra più quella di prima. Sarà colpa sua o
e le parole per dirle. Il canto c' è, ma a tratti la  voce  è manierata, stridula, con stecche vistose. L' autore e
magnifico giardino, quando a un tratto udì un suono e una  voce  affascinante di donna, che cantava. Gli usignuoli a quel
donna, che cantava. Gli usignuoli a quel canto tacquero. La  voce  giungeva sempre più chiara agli orecchi di Bernardo, così
lo divorò in pochi bocconi. Quando fu sazio, attratto dalla  voce  melodiosa e non pensando più a sua madre, andò in una
caminetto, per asciugarsi i panni, e cullato sempre dalla  voce  melodiosa, non tardò ad addormentarsi. Allora egli vide la
donna col viso coperto di bende, e gli parve di udire una  voce  lamentevole che chiamava: - Bernardo! - Quella voce fioca
una voce lamentevole che chiamava: - Bernardo! - Quella  voce  fioca bastò a destarlo; si stropicciò gli occhi, si alzò,
si avvicinò a quel letto di dolore, sentì la cara e amata  voce  che chiamava: - Bernardo! Bernardo, vieni! - Il giovane
della vita. - Ascoltami, Bernardo; - ella diceva con la sua  voce  melodiosa - se tu accon- senti a seguirmi nel mio palazzo
un canto di esultanza, un canto di trionfo, quando una  voce  flebile colpì le orecchie di Bernardo. - Alzati, - diceva
colpì le orecchie di Bernardo. - Alzati, - diceva la  voce  indebolita dalle sofferenze - mi duole toglierti al sonno
lavoro e di economia. - Bernardo si scosse riconoscendo la  voce  di sua madre. Egli fece uno sforzo per cacciare dalla mente
troppo spesso ... So che tu mi vuoi bene ... Spero che la  voce  dell'affetto figliale in avvenire preverrà di due o tre ore
coll'inventore della macchina ... ! - ripetè il vecchio con  voce  corrucciata. - Gran Proposto: - disse Rolland levandosi in
- Io non conosco la menzogna - riprese Fidelia con  voce  commossa. - L'inventore della pioggia artifiziale mi ha
fra il padre e la figlia: - Gran Proposto! - disse con  voce  autorevole; - in nome di quella legge che tu, primo
i Ministri? Il Re credeva di parlare con lo stesso tono di  voce  di tutti gli altri; e quando i Ministri, diventati sordi,
zitti ogni tormento. Il Re andava a visitarli, e alzando la  voce  pel dubbio che quella malattia degli orecchi non li facesse
palazzo reale e fece il bando da se stesso, ingrossando la  voce  più che poteva: - Chi saprà guarirmi dal vociooone, avrà
dove il bando non fosse conosciuto. E quei tuoni della  voce  del Re erano stati così forti, che per un paio di settimane
palazzo reale, e fece il bando da se stesso, ingrossando la  Voce  più che poteva: - Chi trova la Principessa Senza-liiingua
Senza-liiingua avrà tant'oro quanto peeesa! E i tuoni della  voce  del Re furono così forti, che piovve dirotto dovunque,
flebile, il Re s'infastidiva di sentir parlare fin con la  voce  ordinaria. - Perché urlate? - rimproverava a tutti - Non
sono mica sordo!". Eppure colui gli parlava sempre con la  voce  naturale ch'era un po' strillante. Aveva dunque la lingua
di fame, quando sentì di nuovo un rumore di sonagli e una  voce  che gli diceva: - Alla Mecca presto vai, Consolato tu
Saaud stava per scoppiare in pianto, quando sentì la stessa  voce  accompagnata dal rumore dei sonagli, che gli diceva: - Alla
Lo accompagnava sempre il rumor dei sonagli e la  voce  squillante che ripeteva: - Alla Mecca presto vai, Consolato
Alla Mecca presto vai, Consolato tu sarai! - Egli seguì la  voce  squillante, poiché non aveva altra guida nello sterminato
ai primi raggi del sole nascente. In quel momento sentì la  voce  dell'Imamm che, dall'alto della mo- schea, chiamava i
chiamava i fedeli alla preghiera, e gli parve che quella  voce  dicesse: - Saaud, torna indietro! - Saaud si fermò, e la
dicesse: - Saaud, torna indietro! - Saaud si fermò, e la  voce  ripetè: - Saaud, torna indietro! - E la terza volta sentì
tanto contento che aveva dimen- ticato i sonagli, la  voce  misteriosa e il grido dell'Imamm. Un giorno un povero
momento a Saaud parve che l'aria fosse piena di suoni e una  voce  gli ripetesse: - Consolato tu sarai! - E il ragazzo cinse
Mecca gli fece mille carezze. In quel momento echeggiò la  voce  dell'Imamm, chiamando i fedeli alla pre- ghiera, e il
come un agnello; - disse Saaud - basta che senta la mia  voce  perchè obbedisca. - Il sovrano di Persia voleva assoluta-
Saaud; e Fior della Mecca saltava dalla gioia, udendo la  voce  del padrone. Il puledro posò la testa sulla spalla di Saaud
fontana, ed ogni sera egli udiva un rumore di sonagli e una  voce  ben nota che pareva l'eco dei tempi passati. Una sera di
quella parte di popolo che non avea potuto udire la  voce  che partiva dal balcone Zecchin ma solo il grido di morte
sue gondole e con essa si era posto al sicuro. Intanto la  voce  del solitario che esclamava: «Morte a nessuno!» era
e giungeva fino agli assalitori del Patriarcato. Quella  voce  amata e rispettata dal popolo, calmò il fremito delle
per tutta la chiesa un serpeggiamento elettrico. - Che  voce  di pecora! - È una voce che andrebbe bene a fare la fonduta
un serpeggiamento elettrico. - Che voce di pecora! - È una  voce  che andrebbe bene a fare la fonduta . Andrebbe anche bene
d'ilarità . I ragazzi, uscendo dalla chiesa, parodiavano la  voce  del sacrestano con certi versacci, che mettevano in
anima travolta nelle tenebre si riscuoteva al suono di una  voce  melodiosa che gli diceva: l'amore di una donna è il santo
nuovo al gondoliere - ritorniamo alla città - disse ad alta  voce  - alla contrada di Riparazione, numero zero. Mentre la
smarrite, io riprendeva il coraggio al suono di quella  voce  santa che mi diceva: Prosegui, l'espiazione cancella la
La Regina correva ogni momento alla finestra e consultava a  voce  alta gli astrologhi delle torri. - Mastro Simone! Che vedi,
bella bambina - sarai Regina. S'udì, a un tratto, la  voce  di mastro Simone: - Maestà!... Una stella cometa
" Gnaooo ... gnaooo ... gnaooo ... ", ripeté la solita  voce  con un miagolìo bizzoso e arrabbiato. "Dunque non vuoi
Bussò, tutto contento, alla porta. "Chi è?", domandò una  voce  di dentro. "Sono un povero cieco, smarrito nel bosco, che
a persone indegne di dirigerlo! - Dissi queste parole con  voce  un po' più alta e con accento adirato; e parve che esse
torti e noi li ripareremo. - Li sapete! - risposi con  voce  grave. Ella parve riflettere; poi riprese: - Ma ditemeli...
Non rispondete più?... - disse ancora la Direttrice con  voce  insinuante. Lo stesso silenzio. - Sei dunque molto sdegnato
più completa oscurità. - Ascolta, - dissi in un soffio di  voce  a Gigino. Si udiva già un singulto cadenzato. - Geltrude -
A un tratto nel silenzio tragico di quel momento s'alzò una  voce  tremula che diceva: - Pierpaolo Pierpaoli... possiamo
della Società segreta?... - Stanislao!... - chiamò con  voce  più alta la Direttrice. Nessuno rispose. Allora il cuoco
la Direttrice. Nessuno rispose. Allora il cuoco alzò la  voce  verso il ritratto: - Pierpaolo Pierpaoli! Gli spiriti
averlo più volte chiamato, disse (e nel dir questo la sua  voce  aveva ripreso il suo tono calmo e naturale): - Non c'è più!
- Tu sarai nella tua cameretta all'ora legale - disse una  voce  ben nota alla fanciulla. - Oh! voi ... mie buone sorelle! -
per l'ampio viale, l'Albani sentiva nell'anima una  voce  soave ripetergli in mille toni melodiosi: io ti amo! Presso
dalla porta d'onde era uscito - figliuola mia, disse con  voce  severa, tu sai che io non amo di saperti in volta ... ad
un sospiro: che ti ho fatto? - chiedèa. Brillò la trèmula  voce  nelle ìntime fibre di lui, e le tenne, finchè ci svanì,
"E voi come vi chiamate?" "Mi chiamo... io!" "Questa  voce  la riconosco!", masticò il cieco fra i denti: quindi
conducete a morire?", domandò il povero Pipì con un filo di  voce  che si sentiva appena. "Fra poco te ne avvedrai! A buon
si tratta di dare addosso a un povero ragazzo che non ha  voce  in capitolo!) ma io ho incominciato a tempestare l'uscio di
Bianchino mio!... - Che male c'è? - ho borbottato io con  voce  piagnucolosa. - Lo chiami Rossino da qui avanti... - Ah sì?
avanti... - Ah sì? - ha gridato allora la zia con la sua  voce  stridula, e tremando dalla rabbia. - Questo sfacciato ha
mia, hai capito? - Silenzio! - ha aggiunto mio padre con  voce  severa; ma io mi sono accorto che rideva sotto i baffi. Poi
io sentivo, sebbene non riuscendo ad afferrar le parole, la  voce  del signor Stanislao e della signora Geltrude che parlavano
di patate... - Con chi parlava la signora Geltrude? L'altra  voce  che io sentivo era certamente quella di suo marito; ma è
delle gote sotto il bruno della pelle; rapita da quella  voce  soave d'amore che le cantava internamente, quasi voce
voce soave d'amore che le cantava internamente, quasi  voce  infantile del suo Andrea, ch'ella ascoltava con serene
simultaneamente in piedi. Cosa strana, incrediblle: quella  voce  era stata pronunciata così vicina a loro, da credere che la
fra i rami? - Ma no, - disse Kammamuri, tremando. - La  voce  si udì dietro di noi. - È strano. - Tykora! - esclamò la
dietro di noi. - È strano. - Tykora! - esclamò la medesima  voce  misteriosa. I due indiani tornarono a guardarsi intorno.
come quello d'un gatto. - Figli miei, - disse questi con  voce  grave. - La nostra possente mano ha colpito lo sciagurato
colla carabina in mano. - Ah! maledetti! - esclamò egli con  voce  sorda togliendoli di mira. - Cosa fai, padrone? - bisbigliò
errore. ABIATICO:  voce  dialettale lombarda per indicare il nipote, figliuolo di un
prepotente, despota. AVITA: ereditaria, degli avi. BBALOSS:  voce  dialettale lombarda per "birbante", "furfante". BAGATTO:
essa la fa suonare. BARABBA: prepotente, ozioso. BARGNIF:  voce  dialettale lombarda per "diavolo". BEGLI UOMINI:
rossi, violetti e bianchi. BISCROME: note musicali. BREVA:  voce  dialettale lombarda che indica il vento periodico che
bacchetta, sferza che usavano i pedanti. FIAT:  voce  verbale latina che vale "sia fatto". FICUS REPENS: nome
ragazzi!» sciamarono quasi ad una  voce  Orazio, Attilio e Muzio. «Pronti!» e quest’ultima voce non
una voce Orazio, Attilio e Muzio. «Pronti!» e quest’ultima  voce  non era ancor pronunciata quando una valanga di papalini
dalle sue labbra. Ed Irene sentì l’anima trafitta da quella  voce  morente! Quantunque le tre donne non prendessero parte alla
nel lor proprio cuore. Irene giunse la prima, ove la  voce  del diletto della sua vita la chiamava e, visto Orazio che
violoncello sospirava e gemeva più dolcemente di qualsiasi  voce  umana. Il vento sibilava nelle logge, sbatteva ogni tanto
parlasse. "Maironi di Brescia?" disse l' Abate, con la  voce  ostile di prima e senza voltarsi. Avuta la risposta,
sensuale, egoista, debole, falso. Iddio mi richiamò colla  voce  dei miei morti, di mio Padre e di mia madre. Mi allontanai
di baciargli la mano. "No, no, andate via, andate via!" La  voce  dell' Abate tremava di collera. Benedetto ubbidì. Appena fu
che spero ti saranno care." Don Clemente, nel dir così a  voce  bassa, si colorò tutto di rossore. Benedetto piegò il capo
ambo le mani con dignità soave. "Desideri" disse la virile  voce  piana "dare tutto te stesso alla Verità Suprema, alla sua
quell'atto e a quella domanda, Benedetto rispose pronto con  voce  ferma: "Sì." La voce piana: "Prometti tu, da uomo a uomo,
domanda, Benedetto rispose pronto con voce ferma: "Sì." La  voce  piana: "Prometti tu, da uomo a uomo, vivere senza nozze e
e povero fino a che io ti sciolga della tua promessa?" La  voce  ferma: "Sì." La voce piana: "Prometti tu essere sempre
io ti sciolga della tua promessa?" La voce ferma: "Sì." La  voce  piana: "Prometti tu essere sempre obbediente all'autorità
della Santa Chiesa esercitata secondo le sue leggi?" La  voce  ferma: "Sì." Don Clemente attirò a sé il capo del discepolo
questo: "magister adest et vocat me" ma non come una  voce  sovrannaturale. Ho avuto torto di non capire che il Maestro
tutti. Basta farsi un po' di silenzio nell'anima, la sua  voce  si sente." Un raggio fioco di sole entrò nella cella. Don
Yanez, sedendosi accanto a lui. - Sì - disse la Tigre, con  voce  sorda. - Ogni volta che tu odi un nome che ti ricorda
Yanez. - Che cosa farai? - Yanez - rispose Sandokan con  voce  triste, - ti ricordi ciò che disse una sera, sotto la
genitore". - Basta, basta, Yanez! - esclamò il pirata con  voce  straziante.- Oh, quei ricordi mi lacerano il cuore. E non
aspettando di venire chiamato. - Signor Yanez!- esclamò con  voce  tremante, lanciandosi verso il portoghese. - Calma,
fra le mani. - A cosa pensi, fratello mio? - gli chiese con  voce  affettuosa. - Al passato, Yanez - rispose il pirata. - Non
di Sandokan. - Perché non vedo il serpente? - chiese con  voce  lievemente alterata. - Perché questi uomini non sono thugs
esclamando: - Il Mangal! - Che cosa dice? - chiesero ad una  voce  Sandokan e Yanez. - Credo che scambi il mare per il fiume
defunta Marianna? - Sì, sì, Yanez! - esclamò Sandokan con  voce  commossa. - Ha gli stessi lineamenti della mia povera
- Ada! ... Ada! ... - esclamò d'un tratto l'indiano con  voce  soffocata. La pazza non si mosse. Forse non lo aveva ancora
dove aveva visto il viso dell'indiano e udita la  voce  di lui. - Dei singhiozzi - ripeté. - Perché si piange qui?
compirò, ve lo prometto, Tremal-Naik - disse Sandokan con  voce  grave. - E quando? ... - Questa sera, vi ho detto. - In che
- Questo è troppo, signor Yanez - disse Tremal-Naik con  voce  commossa. - Non vi basta aver esposto la vostra vita per
- Avanzati, vergine della pagoda - disse Sandokan con  voce  grave, - Suyodhana te lo comanda. A quel nome di Suyodhana,
si fissavano su Tremal-Naik. - Ada! ... - ripeté questi con  voce  straziante. - Ritorna in te! ... In quell'istante si udì
- Ritorna in te! ... In quell'istante si udì una  voce  gridare: - Fuoco! Alcuni spari rimbombarono sulla soglia
che aspettava ancora la disgraziata? ... Forse, poiché con  voce  tonante si mise a gridare, come aveva gridato il feroce
una donna che non era più pazza. - Dove sono? - chiese con  voce  debole, cercando di alzarsi. - Fra amici, signora - disse
nulla. Erano le domande che Sandokan aspettava. Allora con  voce  grave le narrò succintamente tutto quello che era accaduto
fucili rintronava sulle sponde della baia, seguita da una  voce  tonante che gridava: - All'erta! ... pirati di Mompracem!
di fare la guerra avevano voglia di tornare a casa. Correva  voce  che a Padova e a Vicenza fossero già arrivati gli
pesante e duro, un passo di gambe stivalate, e infatti la  voce  che disse "Alt, chi va là" era una voce tedesca. Sante
e infatti la voce che disse "Alt, chi va là" era una  voce  tedesca. Sante pensò alla pistola e si chiamò testa di
che appunto aveva l' orecchio fino, capì dal tono della  voce  che quella domanda non voleva dire "se ci sono ci pensiamo
quello era un invito a fare altrettanto, e rispondevano a  voce  alta, come fanno quelli che parlano con un foresto come con
grande finezza, e non rispondeva. Quando Susanna, con una  voce  brusca, annunziò che li gnocchi erano in tavola, egli
quasi aspirata, e una esse infantile, molto dolce; quella  voce  aveva delle intonazioni molli, come carezzevoli, e nelle
Checchina non intese bene il senso delle parole, ma la  voce  la carezzò come una musica. Il marchese non prese il caffè,
stanza e soffrendone acutamente: appena appena se udiva la  voce  armoniosa del marchese di Aragona che le diceva male della
ed amici. Quando quasi tutti furono al loro posto una  voce  sonora si udì nel recinto che gridò: «Le sentinelle sono a
recinto che gridò: «Le sentinelle sono a posto?» Un’altra  voce  dall’altro estremo rispose: «A posto». Allora il lume di
«A posto». Allora il lume di una torcia accanto alla prima  voce  illuminò centinaia di fisonomie simpatiche di giovani quasi
sentii più forte lo stridore del ridicolo, segreto dalla  voce  consolante della ragione. "Non tremare! Nessuno sa! La cosa
supera il gemito lamentoso delle condutture aeree, e sembra  voce  di angeli che nelle tenebre di un secolo, nel quale
divino Infante che è nato a Betlemme. Essi uniscono la loro  voce  a quella del celebrante. Cantano: Gloria a Dio nel più alto
in quel cuore. E' questo l'effetto delle campane; la loro  voce  benedetta ha donato la pace a quel poveretto, quella pace
al gran capo prediletto della divinità, rispose Ada con  voce  tremante. Entrambi tacquero, guardandosi fissamente. Pareva
pagoda, tu corri un gran pericolo, - ripeté l'indiano con  voce  ancor più cupa. - Io ho scoperto tutto! ... Ada aveva fatto
- Suyodhana, - disse la giovanetta con un tono di  voce  da non lasciare dubbio. - Se tu tocchi un sol capello a
... - Giura! - Ebbene! ... - esclamò l'infelice con  voce  spenta.- Io ... io giuro ... che non amerò ... più
Il pesciolino che nuotava in fondo al bacino, a quella  voce  venne a galla. - Padre mio, - proseguì l'indiano. - Un
nei suoi sguardi. - La dea l'ha condannato, - diss'egli con  voce  cupa ... - Quell'uomo morrà! Tremal-Naik, rimasto solo,
libera. - Qualche cosa sta per succedere, lo sento, disse a  voce  bassa, - ma mostrerò chi sia Tremal-Naik, quando si batte.
della pagoda e di ascoltare con profonda attenzione. Una  voce  segreta gli diceva di vegliare e di diffidare e ben presto
vegliare e di diffidare e ben presto si accorse che quella  voce  non mentiva, poiché verso le undici, quando più fitte erano
lampada tornò a tintinnare. - Chi è là? - ripete egli con  voce  stridula. - Se v'è qualcuno si faccia innanzi, che
Torresani. - Signori e signore! - gridò il barone colla sua  voce  rantolosa e vibrata; - abbiate la compiacenza di fermarvi
le mie salutazioni più affettuose. - No! no! - grida una  voce  dalla platea; - nessun cittadino onesto metterà il piede
tardiamo? non si perda un istante! - esclama la donna con  voce  affannata, appoggiandosi al braccio del medico. E già
nel cortile si fermò un istante. Nessun lume, nessuna  voce  usciva dal Palazzo nero. Prese a dritta, rasente il muro,
udì chiamare ancora, ma più forte, stavolta: "Renato!" La  voce  gli pareva e non gli pareva di donna Marina. Diede un passo
la strinse, l'alzò quasi da terra. "Era vero" diss'ella con  voce  morente, tenendogli le labbra sul collo "era vero quello
odoroso che le usciva dal seno, udirsene al collo la fioca  voce  e non perdere ogni lume di pensiero. Silla poté dir appena:
Fu tanto superbo l'impero del suo sguardo e della sua  voce  che Silla obbedì. Si alzò in piedi, si allontanò da lui
Un altro passo lo fe' inorridire, lo costrinse ad alzar la  voce  leggendo: "Allora, allora vorrei rizzarmi sul cataletto e
della lettura, per la molle bellezza di Marina, per la  voce  blanda, più voluttuosa del tocco. Ella rialzò il capo. "Ma
gittar da sé la mano nervosa che lo stringeva, ma una  voce  gli aveva gridato dentro: "Vile! adesso l'abbandoni?".
della signora Giovanna!" gli gridò dietro, dal fondo, la  voce  di Catte. Fanny si mise a singhiozzare, e il cameriere,
s'aperse, qualcuno zittì sdegnosamente. Subito dopo la  voce  tranquilla del medico disse forte: "Ghiaccio!" Voci
col gomito, passò loro davanti. Improvvisamente si udì la  voce  sonora di don Innocenzo: "Renova in eo, piissime Pater,
conte, scivolar dentro; udirono ancora per un istante, la  voce  di don Innocenzo: "Commendo te omnipotenti Deo." Fanny die'
"Lasciami dunque!" "No" rispose Silla. Non era più la ebbra  voce  di prima; era la voce d'uno che vede subitamente qualche
rispose Silla. Non era più la ebbra voce di prima; era la  voce  d'uno che vede subitamente qualche cosa orribile. "Come?"
che veniva dal lato opposto alla camera del conte. Un'altra  voce  commossa ripeteva: "Gesummaria, Gesummaria!" Fanny aveva
le avean gli occhi addosso. Don Innocenzo proferiva ad alta  voce  le preghiere commendationis animae con Rituale alla mano,
che s'inginocchiasse, poi si curvò sul letto, pronunciò con  voce  chiara le ultime preghiere. Marina fece due passi avanti;
cominciò subito le preghiere per l'anima partita. Una  voce  chiamò dalla porta il medico, che uscì. Anche i domestici,
che, inginocchiata al letto del suo padrone, rispondeva con  voce  debole, desolata, alle preghiere del curato. Nepo accese
ne avvedesse, gli si avvicinò, gli disse con la sua severa  voce  proba: "A me." "Bisogna leggere subito" disse Nepo,
ma non gli riuscì di afferrarne alcuna. Riconobbe però la  voce  di donna Marina. Nessuno rispondeva. Colpi sordi di passi
illuminata la finestra d'angolo del piano superiore. La  voce  veniva di lassù. Adesso parevano rimproveri, imprecazioni,
sussultavano impazienti: se ne udiva strillar lontano la  voce  chiara, imperiosa. Sulle scale don Innocenzo e il Rico
"La campana: ho inteso la campana" rispose Steinegge con  voce  commossa. "Oh, questo è un dolore! Io dovrei piangere per
dissimulare a quel modo? Deliberò di aspettarlo. Nessuna  voce  veniva più dalla camera di Marina; tutta quell'ala del
a nome mio che per un'ora mi si troverà qui in loggia." La  voce  era sinistramente fredda. Qualcuno che portava un lume
benevola e ironica insieme. "Chi sa" soggiunse sotto  voce  "che il signor Fogazzaro possa avere il versetto dalla sua
"La scusi, signor Fogazzaro" mi disse in veneziano una  voce  tremante. "Non c'è il concerto stasera?". Mi voltai,
più?" I begli occhi mi parvero ad un tratto più grandi, la  voce  più tremante. "Non lo so davvero" risposi. Credetti poi di
non essere veduta in viso da me; e ricominciò a parlare con  voce  più sommessa di prima, più rotta dall'emozione. "Sono qui
linguaggio paterno, di venire a prenderci il lume. La sua  voce  mi colpì; quando poi vidi lei a letto, credetti proprio
incontrarono a caso il volto del cieco, mentre la dolce  voce  saliva con un fremito di passione alle parole: Se a te
con gli occhi e il piegar del capo che con la voce. La  voce  pareva rotta, spenta. Si alzò dal piano, sedette nel vano
che lo ha dato lo riprenderà. Suppongo" soggiunse con  voce  quasi iraconda "ch'è ancora presente". Nessuno fiatò. Lo
esser altro che Fedele". Su queste ultime parole la sua  voce  si abbassò, quasi si spense, come se avessero qualche
sapere? ..." Fedele esitò. "Glielo dirò" rispose a bassa  voce  "non lo ripeta a mia sorella. Me lo prometta! Vado a
... Gerace ha rinunziato al suo impiego ... E il tono della  voce  lasciava capire: e siete stati d'accordo! - Fa quel che gli
un momento ad ascoltarla a capo chino, atterrita alla  voce  lenta e cupa che pareva gittasse un infame maleficio
prima  voce  che s’udì nel loggione era voce d’uno da noi conosciuto: la
prima voce che s’udì nel loggione era  voce  d’uno da noi conosciuto: la voce di Attilio. Attilio,
che s’udì nel loggione era voce d’uno da noi conosciuto: la  voce  di Attilio. Attilio, l’intemerato, a vent’anni era stato
Quando, quasi fosse un seguito della meteora, s’udì una  voce  di disperazione risonare nel vestibolo dell’anfiteatro e