garbate. Non è mai bello volere stramazzare l'avversario e cantar vittoria a gran voce. Nei così detti « discorsi d'arte » bisogna andare cauti per
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devono evitare assolutamente simili diverbi, e rinunciare alla vittoria piuttosto che conquistarla con simili mezzi. Naturalmente « nemmeno il più pio
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, ricchezza, grandezza, potenza, vittoria. Ma se è capovolto ha gli stessi inconvenienti del fante, benchè in quantità minore. Nove normalmente, vuol dire
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parenti od amici, ma vittoria finale. L'otto di quadri, di cuori a di fiori. Esistenza calma e felice. L'otto di picche, di cuori e di fiori. Lunga
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, continuata, diritta, ben colorata, chi la possiede può cantar vittoria, perchè è indizio di vita lunga, senza malattie di qualche gravità. La linea della
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tenersi e che determinerà la vittoria del banchiere, e che ha da essere o quattro, o cinque, o sei, o otto, o nove o dieci. Se, adunque, nella prova
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a sua volta un altro. Così impegnata la partita, la vittoria resta a colui che per primo avrà fatto (o dato) scacco matto al re avversario. Dare o
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giuoco si presenta in condizioni favorevoli conviene perdere un pezzo o due pur di conseguire la vittoria. Non si attacchi mai, se prima non furon
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continuano la partita ed escono dal giuoco man mano che vincono. Gli ultimi due che restano a disputarsi la vittoria vanno ai 36 punti. 5. Il perdente
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prediletto da Paride. Perchè si presentò anche lui al torneo, ed avendo in lizza riportato vittoria persino sull'altro figlio di Priamo, il prode Ettore
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. Scalvini Quando l'arte colpisce nel vero, insegna sempre qualche cosa. C. Borghi, La prima vittoria Nessuna arte è arte se non produce in noi una
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del numero e quella ubriacatura morale che deriva dalla istantanea vittoria dell'atavismo, sull'opera lenta di una educazione di secoli. Altre cause vi
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. della Vittoria Il Fascismo non è un partito e non è dottrina. Ha orizzonti ben più vasti di quelli ristretti dal cerchio schematico di una legge
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è genio pe' suoi errori, ma malgrado questi. G. Borghi, La prima vittoria Il volgo confonde il genio colla pazzia: li confonde, perchè sono entrambi
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Guerra - Vittoria - Milizia Io ho sempre veduto, essere fondamento immobile dei grandi capitani, che mai debbe tentare la fortuna della battaglia chi
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spirito. G. Acerbo, Nell'anniv. della Vittoria.
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.). - Uno che è fuori parte. Alle corse ippiche si chiama outsider quel cavallo perfettamente nuovo il quale, pur non avendo probabilità palesi di vittoria
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