colle aluccie d'oro dicon d'aprirsi al bottoncin di rosa, e i fior già desti mormoran fra loro: "Che bella cosa, che dolce vista un angioletto blando
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apparìa nel ciel d'Italia come pallida cometa, la rugiada dell'encomio fu profusa al mio passaggio, e stupii, povera lampada, d'esser vista e d'esser raggio
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, ma da legge che ingiusta non è. * * * O Musa mia, perdonami se ti ho costretta a far da moralista! Ma sai quanto mi strazii dei miseri la vista! E
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