il viso della vecchia signora mentre spingeva a pazza corsa il suo cavallo il giorno in cui Atlanta era caduta, mentre il bottino di viveri presi al
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carrozza. Il suo viso la spaventò anche piú del telegramma. Non lo aveva mai visto cosí inespressivo. - Oh Dio, non è... - gridò. - No, è ancora viva
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suo cuore scoppierebbe. Richiuse la porta dietro di sé; l'aria umida della notte fu fresca sul suo viso ardente. La pioggia era cessata; non si udiva
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beffarde. Era sprofondato nel seggiolone, col vestito spiegazzato sul petto; ogni particolare mostrava lo sfacelo di un bel corpo, l'avvizzimento di un viso
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neanche uno; e quella massa scura che si addensava sulla nuca lasciando il viso disadorno, ne accentuava la forma triangolare, per gli zigomi troppo
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apparve ora sul suo viso, ed egli sorrise galantemente. - Non vi basta di aver fatto oggi collezione dei cuori di tutti gli altri uomini? - E la sua
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suo batticuore e di comporsi un viso piú tranquillo, poiché sentiva che doveva aver l'aspetto di una pazza. Se una delle ragazze si fosse svegliata
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questo senso. Lo zio Enrico era un vecchio ed irascibile signore, piccolo e panciuto, col viso rosso e una massa di lunghi capelli d'argento
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Pietro minaccia di dirlo a zia Pitty! - Dire che cosa? - Che ho parlato con quella... miss... - Melania si sventolò il viso accaldato col fazzoletto
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aperse con simpatia per lasciar passare la carrozza degli Elsing, seguita dal legnetto delle ragazze McLure. La signorina Fede guidava, col viso
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, facendo tintinnare gli sproni; la sciabola gli batteva sugli stivaloni ad ogni gradino. Entrando in salotto, aveva gli occhi cupi e il viso pallido come se
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. - Lasciami sola - ordinò Rossella col viso contratto. E Melania, scoppiando in lagrime di pentimento, uscí, lasciando la cognata con l'orgoglio
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. Un pomeriggio tornò a casa nella carrozza che zio Pietro guidava col viso spaventato, sorretta da Rhett Butler. Era svenuta all'ufficio telegrafico e
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davanti il viso di Ashley mentre, torturato internamente, le diceva con un lieve sorriso: «Avrete cura di Melania, non è vero? Voi siete forte
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, nondimeno, di mostrare un viso sereno, sembrava che l'assedio fosse cominciato da un'eternità. Eppure non erano che trenta giorni! La città circondata di
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della signora Elsing. Ma Melania non chiese nulla. Era coricata sul dorso, e il suo viso era tranquillo; quella vista calmò per il momento Rossella
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agitasse continuamente il ventaglio di palma; appena le aveva scacciate dal viso andavano a posarsi sulle gambe e sui piedi; ed ella gemeva: - Per
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viso sudicio era imberbe. «Al massimo sedici anni» pensò Rossella; «sarà uno della Guardia Nazionale o un ragazzo fuggito dalla scuola.» Mentre ella lo
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di sollevarsi e vide che Wade, addormentato, aveva la testa sulle sue ginocchia. Vide anche i piedi nudi di Melania quasi sul proprio viso e, sotto il
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, vedere il dolce viso di sua madre, nascondere il capo nel suo grembo! La mamma saprebbe che cosa fare. Farebbe in modo che Melania e il suo bimbo non
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se il cigolio del mulinello del pozzo, legato ai suoi ricordi piú lontani, poteva spaventarla. Dilcey la fissò col viso immobile; ma Rossella sentí che
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sopra della ringhiera in direzione del viso barbuto. Prima che egli potesse portare la mano alla cintura, Rossella fece scattare il grilletto. Il
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gettato sul viso un bicchiere d'acqua. - Non voglio lavorare nei campi come una negra! - gridò finalmente. - Non puoi pretenderlo. Che direbbero i nostri
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, cercando le staffe. Raccolse le redini e percosse coi calcagni i fianchi del cavallo; ma improvvisamente lo trattenne, col viso convulso dall'orrore
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svegliò per vedere chino sopra di sé il viso preoccupato di Melania che la scuoteva per destarla. Il sogno si ripeté ogni volta che andava a dormire
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le scale della casa dov'era stata tante volte a ballare, Rossella vide che egli aveva la morte scritta sul viso. Era emaciato e tossiva, sdraiato in
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viso inondato di lagrime. Rossella la fissò, ancora sbalordita. - Ma è pazza, Melania? Non può essere che lo ami... - Amarlo? Oh, Rossella, non pensare
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diletta Tara beffeggiato e schernito. Súsele e Carolene si unirono al coro e perfino sul viso di Geraldo si disegnò un vago sorriso. Tutti ridevano, ad
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che era avvenuto nel frutteto in quel pomeriggio e la disperazione di Rossella. Né poteva aver notato il viso di Mammy quando era stato pronunciato il
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desolata, Rhett. - Davvero, Rossella? La sua voce era dolce, ma con una nota vibrante; e guardando il suo viso bruno, Rossella non vide traccia dello
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dall'acquavite si era dileguato. Il vento freddo la fece rabbrividire e le gocciole diacce le percossero il viso come punture di spillo. Il leggero
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inferiore piú sporgente di quanto Rossella ricordasse di averlo mai visto. Ella si affrettò a scrutare Franco; ma quando vide chi era, il suo viso
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accaduto proprio con lui, proprio con Rhett che non rispettava le donne! Ah, non potrebbe mai piú guardarlo in viso! - Non siate sciocca - le disse egli
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capelli neri in disordine e il viso rigato di lagrime. - Ha il diritto di fare quello che gli pare! - Melania - fece Ashley pallidissimo - lascia che
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bianchi splendenti in un sorriso. - Mr. Gerald - annunciò ansimando, con tutto l'orgoglio di uno sposo sul viso lucente. - Vostra nuova donna essere
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polvere della strada. Sembrava inquieto. - Perché? Ti darò un buon salario. Devi rimanere con me. Il grosso e stupido viso nero sul quale si poteva
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si difese ferocemente, graffiandogli il viso; quindi sentí la grossa mano di lui sulla gola e, con un rumore di stoffa lacerata, il suo corpetto fu
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viso paffuto di Pitty, un po' imbronciato, le disse che la vecchia signora ne sapeva quanto lei. Ma Baldo, Lydia e Melania sapevano. Nel silenzio le
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potersi ubriacare completamente come aveva visto certe volte Geraldo... Forse ciò le farebbe dimenticare il viso triste di Franco che l'accusava di
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viso gialliccio. - Tu, Melania... mia cognata... non vorrai leticare con me a causa di quella sfacciata... - Anche Rossella è mio cognata - ribatté
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criticare un marito dinanzi a sua moglie. Io non ho alcuna scusa se non... se non... - Si interruppe e il suo viso si contorse penosamente. Rossella attese
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c'è tempo di discutere. Alzati. Ella si sollevò a sedere, stringendosi attorno le coperte, scrutandolo in viso. Era cupo e impassibile. - Non voglio
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attorno ai fianchi, rigettò i capelli dal viso. - Non sono con le spalle al muro - profferí con voce tagliente. - Non mi metterai mai con le spalle al
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, scossa dalla gioia; in quell'istante Rhett entrò in camera. Era raso di fresco, lavato, in ordine, e non ubriaco; ma aveva gli occhi rossi e il viso
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... nessuna donna può desiderare il figlio di un mascalzone come te! Vorrei... Dio mio, vorrei che fosse di chiunque, fuorché tuo! Vide il suo viso
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pericolo di morte. La costola rotta crepitava ogni volta che traeva il respiro; il viso scorticato e la testa le dolevano e tutto il corpo sembrava in preda
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prese il cappello. Rimase per un attimo a guardare il visino triangolare col suo lungo mazzocchio di capelli e i dolci occhi neri. Un viso cosí poco
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stesso. Rhett aveva due penne di tacchino nel nastro del cappello e Diletta aveva sul viso due strisce diagonali d'indaco e dai suoi riccioli pendeva una
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conducevi, se non me ne avesse parlato zio Enrico, credendo che io lo sapessi e... Egli si volse; il suo viso era indurito. - Che cosa vedi di male nel
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tovagliolo in mano l'ansietà dipinta sul viso. - Miss Rossella non è... - Miss Rossella sopportare coraggiosamente, come tutti noi - rispose Mammy
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Accademia della crusca
