povera donna era guarita dalle febbri, ma ne portava ancora le tracce sul viso pallido e smunto. Da un pezzo, però, non più ricolmi piatti di vermicelli
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dovuto chiamarmi. - Il Piemontese tracannò avidamente la limonata. Era acceso in viso, con la bocca arida, e non poteva star fermo sotto le lenzuola
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! ... - Cardello avea creduto che la cosa fosse difficile e che egli non sarebbe mai riuscito. Sbarrava tanto di occhi in viso a don Carmelo, si
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della ricotta fresca rubata; quando proprio sotto il carubbo dovettero fermarsi. Si erano guardati in viso, e si eran visti pallidi, bianchi come cenci
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all'assalto delle paste e dei dolci. Ormai non si sapevano più frenare; e dopo il marsala, venne la volta del rosolio. Tutti erano accesi in viso, con
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, con quel viso schiarito dalla inattesa felicità; andava, veniva, rassettava, ripuliva, spazzava, dicendo: - Lisa, fa questo: Giovanna, fa quello
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dall'ispirare una qualche simpatia, anzi nemmeno un po' di compassione. Un europeo sarebbe certamente scappato nauseato. Il suo viso era cinto da una
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bene in viso, senza degnarli d'un saluto e si sedette tranquillamente di fronte a loro, gridando con voce stentorea: - Da manciare! Mylord avere molta
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bicchierino, lasciò cadere anche quello senza aver avuto il tempo di vuotarlo. Un forte tremito assalì quel principe ubriacone, mentre dal suo viso
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ministro, non mangiando carne di bue gli indiani. - Mangiamo per ora, - disse Yanez - e voi, Eccellenza, rasserenate un po' il vostro viso e bevete
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sedere, aprendo gli occhi. Il suo viso, sotto l'influenza di quella strana pozione somministratale dal chitmudgar era alterato e le sue pupille
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. Una vivissima gioia si era subito diffusa sul suo viso. - È la pietra che fu rubata, - disse finalmente. - Mylord, tu sarai mio amico. - Uno dei
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portare i greci ed i levantini. - Che cosa ne dici Teotokris? - gli chiese il rajah. - Dall'espressione del tuo viso si direbbe che tu non sia soddisfatto
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gl'invitati avevano interrotto le loro conversazioni, guardandolo con viva curiosità. Forse credevano di scorgere sul viso dell'europeo qualche
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viso molto abbronzato che aveva dei riflessi dell'ottone e che aveva agli orecchi dei pendenti d'oro che gli davano un non so che di grazioso e di
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petto oppresso dalla terra. Vedendo Sandokan e Tremal-Naik, i suoi occhi s'iniettarono di sangue ed il suo viso assunse un aspetto orribile. - Acqua
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commossa. Il viso di Sandokan si fece cupo. - Non era necessario che tu lo chiedessi, amico - disse con voce stridula. - Sai che la Tigre della
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Yanez sforzandosi di sorridere. - Non ho mai veduto una tigre così audace da lanciare, in piena notte, quasi sul viso dei cacciatori, il suo grido di
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di carabine fortissima. Dovevano essere stati i seikki e gli assamesi a far fuoco. - Sono ancora lontani! - esclamò Sandokan, il cui viso si era
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esitazione e parve ad Yanez ed a Sandokan che dimostrasse dall'aspetto del suo viso un certo terrore. - Parla, - disse Tremal-Naik. - Non cacciarti là
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occhi accesi, il viso alterato da un furore spaventevole, agitando la destra come se brandisse una scimitarra assetata di sangue e di stragi, ma dopo
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trono e forse in quel momento appariva preoccupato. Il suo eterno buon umore pareva che fosse scomparso da quel viso sempre ilare e un po' ironico
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le tende furono rizzate per difendersi dai colpi di luna, che nell'India non sono meno pericolosi di quelli di sole, poiché dormendo col viso esposto
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distanza da te. - Il gussain ebbe un leggero fremito, però rispose subito. - T'inganni: un viso che avesse avuto quella brutta pelle non mi sarebbe
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Accademia della crusca
