Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il cappello del prete

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De Marchi, Emilio 19 occorrenze

giovedí, giorno 4, sarebbe venuto alla villa col denaro in tasca per stringere il contratto davanti al notaio: che non sarebbe tornato piú in Napoli

poi, non sempre chi giuoca vince. Non rimaneva che la sua villa di Santafusca, lontana un cinque chilometri da Napoli, che poteva fruttare ancora

mano, quando venne Martino a corsa a dire che Salvatore era caduto sulla strada preso da un gran male. Corresse don Antonio giú verso la villa

era riuscito benissimo. Nessuno aveva veduto il prete partire da Napoli, nessuno lo aveva veduto arrivare alla villa, nessuno sapeva perché egli fosse

fatti apposta per pigliarsi queste brighe? Ciò che importa è di fare in maniera che la gente non vada troppo innanzi e indietro per la villa. La chiave

) in una villa di Mergellina. Il vino era Sciampagna genuino come si serve alle tavole dei principi, e molto probabilmente lo scudiero l'aveva rubato

che trent'anni. Dunque riassumendo, come dice il professor Spaventa - voi avete una villa a Santafusca. - Sí. - Stile? - Seicento, mezzo barocco

fatto il loro sordido nido, ed "u barone" non osava accostarsi per paura di risvegliarne l'immonda tregenda. Alla villa capitava di tempo in tempo, come

? - Guardate là... - Dove? Don Antonio segnò col dito la villa dei Santafusca, che dormiva nel suo chiuso raccoglimento nell'ombra d'una vasta nube. - Ebbene

anche Jervolino il segretario e fu sentito in paragone di Martino il campanaro. Jervolino aveva avuto la chiave della villa, ma ora questa l'aveva "u

di monsignor vicario, quel reverendo prelato che una volta fu a visitare la villa? - Ci avevo quasi pensato vedendo i nastrini di seta. - Scommetterei

che ella voglia vendere la sua villa di Santafusca. - Nulla c'è di vero - rispose recisamente sua eccellenza. - Dirò il perché della mia dimanda. Sua

che sia stato ucciso. - Che colpa ne ho io, caro commendatore? - È stato trovato nella sua villa. - Chi?... il cappello o il prete? - Il cappello. - La

un colpo apoplettico sulla via, e riferiva come e qualmente il sottoscritto avesse chiuso il cancello della villa e ritirata l'unica chiave, che

segnali. Se il prete veniva, era segno che bisognava agire. Un altro fischio indicò la partenza del treno. Dalla stazione al cancello della villa era una

confuso, come dentro a una nebbia, mentre preceduto dal segretario si avviava verso la villa. Strada facendo, Jervolino gli raccontò che era stato da lui un

lupus. Arrivarono alla villa. Chiamato il segretario e un fabbro, fu per la seconda volta aperto il cancello, e fu, in mezzo alla disgrazia, una piccola

in villa, barone, - disse Compariello. - Perché? - Perché l' Omnibus parla di una visita che il cronista ha fatto a vostra eccellenza nella sua

un giorno alla villa a prendere certe robe. - Ci sono stato or sono quindici giorni. - Io sono parente del parroco di Santafusca, son figlio di una

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