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femminile: lo lessero le fanciulle, e vi si ritrovarono, coi loro amori piú libreschi che reali, coi loro convegni notturni immaginari, con le loro
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meglio, le povere stanzette terrene, che di buono avevano solo alcune finestrine dalle quali si vedevano i monti lontani: e Santus vi si lasciò condurre
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quadro e le figure del frantoio; sentiva le storielle che vi si raccontavano, le canzoni dell'ubriaco, e se le doleva il cuore e piegava la testa
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un'aquiletta catturata, pronta a spiccare il lungo volo appena avesse potuto. L'orticello era tutto in fiore: rose paesane, gigli e garofani vi spandevano un
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richiamo e di spavento: solo Elia non aprí bocca, ma andò dritto alla vasca e vi si gettò, vestito, traendo il bambino che scosse e fece sgocciolare come
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sono i ladri. Ma adesso rimettetevi giú e state quieto: vi copro io, perché oggi fa freschetto.» Egli si rimise giú, ma sembrava meno quieto e duro
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una di queste riunioni vide Beppa, che vi era andata per un caso straordinario con la madre di uno degli studenti, e ne rimase colpito. Era un tipo
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città di * * *, sul mare, la invitò ad andare ospite in casa sua: ed ella vi andò, nonostante i terrori della madre ed i brontolii di Andrea, che
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», Cagliari 1889: vi si fanno i nomi di Moore, Byron, Hugo, Dumas, Sue (« gran romanziere glorioso o infame secondo i gusti, ma certo molto atto a
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pendevano da una delle travi di sostegno del soffitto: un'ape, o vespa che fosse, vi ronzava intorno beata, mentre a lei non era permesso di toccare un acino
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fino all'ultima casa del paese e vi si aggirò intorno tutta la notte. Ora dovete sapere che in quella casa viveva una fanciulla il cui fidanzato, ricco
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l'attiravano i quaderni; e la lavagna della classe, con quei segni bianchi che la maestra vi tracciava, e che aveva per lei il fascino di una finestra
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precipitarono in un abisso. Fra gli illusi da loro travolti, vi fu anche, con dolore del signor Antonio, e di tutta la famiglia, anche il giovane servo
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segue il suo corso fluviale, inesorabile: vi sono tempi di calma e tempi torbidi, a cui nulla può mettere riparo: e invano si tenta di arginarla, di
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una donna a mezzo servizio. Presto cominciarono i guai. Gioanmario, entrato nello studio di un avvocato, vi rimaneva tutto il giorno, e ancora senza
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e da millenni vi tessono, dentro, nei loro telai d'oro, reti per imprigionare i falchi, i venti, le nuvole, i sogni degli uomini. Era un po' stizzita
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all'uncinetto. Le ragazze vi si raccolgono e cominciano a pigolare: anche l'amica di Cosima e quella di Pina, della stessa età, sono piccoline, brune
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catasta di legna da ardere, rifugio di numerosi gatti e delle galline che vi nascondevano il nido delle uova. Un'asse appoggiata su due ceppi, accanto al
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Accademia della crusca
