Brevi considerazioni sulla responsabilità vettoriale del gestore di impianti di seggiovia
essendo v la velocità (vettoriale) della carica elettrica e c il rapporto tra le unità elettromagnetica ed elettrostatica di quantità di elettricità
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relazione vettoriale
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Nello spazio funzionale un o. l. stabilisce una corrispondenza tra vettori, che è la naturale generalizzazione di una omografia vettoriale
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(1) Ricordiamo che il campo elettrico E e quello magnetico H si deducono dal potenziale scalare V e da quello vettoriale A con le note formule
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Si osservi che tutto ciò non è interpretabile col semplice modello vettoriale, secondo il quale la seconda osservazione darebbe con certezza il
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si riassumono nella formula vettoriale
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modello vettoriale darebbe: per spin antiparalleli , per spin paralleli ; la divergenza numerica di questo ultimo valore da dipende dalla già notata
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onde si riconosce che V è la metà del momento della velocità vettoriale del punto mobile rispettò al centro (fisso) O.
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Designando dunque l’accelerazione, che è una determinata funzione vettoriale del tempo, con a(t), abbiamo per definizione
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valutiamone l’accelerazione in senso vettoriale.
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è la condizione vettoriale caratteristica dei moti centrali.
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e prodotto vettoriale di due vettori.
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onde, sostituendo nella (9) e notando che i vettori ω e Ω - Q , come paralleli hanno prodotto vettoriale nullo, si conclude che la velocità di ogni
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Ma in base alla identità vettoriale (Cap. I, n, 26)
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invero, dalla identità vettoriale (26) del n. 26 del Cap. I, applicata per
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si ottiene, sostituendo nella (29), l'equazione vettoriale
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conformità che il prodotto vettoriale è alternante (anziché commutativo, quale è il prodotto di due numeri o il prodotto di un vettore per un numero o il
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rotazione (n. 23) è che si annulli (in quell’intervallo) il prodotto vettoriale
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23. Cambiamo segno a entrambi i membri della (19), invertendo in ciascun prodotto vettoriale l'ordine dei fattori. Si ottiene
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Dalla relazione vettoriale v a = v r + v τ segue
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parametrica della traiettoria di P) proiettando sugli assi l’identità vettoriale
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coordinate ξ*, η* del punto Γ in base alla identità vettoriale
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28 . Dato un vettore applicato v = B-A e un punto P, il prodotto vettoriale
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Infatti, indicando con R codesto risultante, si ha, per la definizione di momento e per la proprietà distributiva del prodotto vettoriale, qualunque
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Ma, per definizione di prodotto vettoriale, il vettore (P-P') Λ r è perpendicolare ad R, onde risulta
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ove si indichi con Δ(m v) l’incremento che la grandezza vettoriale m v subisce dall’istante t 0 all’istante t 1.
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Si tratta dunque di una forza conservativa, che è funzione (vettoriale) continua del punto potenziato in tutto lo spazio.
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Si ha in primo luogo il così detto teorema della media, certamente valido per ogni funzione vettoriale finita e continua assieme alla sua derivata
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Ci occuperemo nel prossimo Capitolo di una importante classe di sistemi materiali, pei quali codesta equivalenza vettoriale dei sistemi di forze
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Ma a tale scopo occorre premettere alcune osservazioni di carattere vettoriale.
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Sia dalla diretta definizione di derivato (vettoriale e puntuale) che dalla considerazione delle componenti, si ricava immediatamente secondo del
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vettoriale:
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34. Torniamo al caso generale di una sollecitazione continua (nn. 17-22) e riprendiamo l'equazione vettoriale
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dovute al F renet (a prescindere dalla. notazione vettoriale, il cui impiego si è introdotto e diffuso solo in questi ultimi decenni).
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Perciò la condizione parametrica dell’equilibrio, se F è la forza attiva totale, sarà espressa sotto forma vettoriale da
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24. Per un filo flessibile e inestendibile, la equazione (vettoriale) indefinita di equilibrio relativo potrà immediatamente dedursi dalla
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38. Secondo approssimazione. - Quando si tien conto di χ, si ha l’equazione vettoriale
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la moltiplicazione vettoriale del versore fondamentale k, per v equivale alla moltiplicazione di z per i.
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dicesi velocità vettoriale media di P, relativa all’intervallo di tempo considerato. Se, tenuto fisso t, facciamo tendere Δt allo zero, codesta
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e d’or innanzi, parlando di velocità di un punto, intenderemo, salvo contrario avviso, codesta velocità vettoriale v(t); mentre si dirà velocità
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Di qui risulta giustificato il definire come velocità vettoriale del punto P nell’istante t codesto vettore cioè il derivato di P(t) rispetto al
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In linguaggio cartesiano ciò si può esprimere dicendo che tanto vale calcolar prima le componenti della velocità vettoriale rispetto ad Oxyz e poi
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Ciò si può ritenere evidente, dato il carattere intrinseco, rispetto al moto, della definizione di velocità vettoriale; ma si può chiarire nei
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onde risulta appunto che, anche col nuovo riferimento, la velocità vettoriale è quel vettore che rispetto alla terna Oxyx, ha le componenti
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Queste equazioni si possono raccogliere nell’unica equazione vettoriale
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che si sarebbe potuta ottener direttamente per integrazione della equazione differenziale vettoriale
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Questa espressione di v 2 mette in luce una decomposizione della velocità vettoriale in due componenti fra loro ortogonali, che qui convien definire
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La legge fondamentale del moto di un punto materiale si compendia, come abbiamo detto, nell'equazione vettoriale
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movimento è rappresentato dall'equazione vettoriale
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