come si chiama questa pianta?" domandò Nicolino incuriosito. "Tabacco" rispose il gran sacerdote. "Se è vero quello che afferma quest'uomo," osservò
paraletteratura-ragazzi
sua stessa voce, Nicolino sobbalzò, gridando: "Mamma mia, la civetta!" "Ma no" lo rassicurò Jolanda. "Siete voi che balbettate!" "Ah, già è vero" disse
paraletteratura-ragazzi
c'eri, al castello, se l'è sempre cavata, sai..." "Sì, questo è vero," annuì il Corsaro Nero, esitando "ma non so se ai miei uomini faccia piacere
paraletteratura-ragazzi
un enorme salto in aria perdendo completamente la sua dignità. "È vero!" esclamò. "Mangia l'uomo come quella africana! Scappiamo!" Si misero a correre
paraletteratura-ragazzi
..." "Ecco..." mentì Jolanda confusa. "Mi debbo essere addormentata e ho sognato... E al mio risveglio ho visto che il sogno era vero..." "Io non credo ai
paraletteratura-ragazzi
Pagina 106
!" "Com'è possibile?" esclamò il maggiordomo, infilandosi i calzoni. "Le vele erano ammainate..." "Erano ammainate, vero!" disse Nicolino. "E allora
paraletteratura-ragazzi
Pagina 176
, è molto meglio" disse Giovanna. "Pensate che siete morto da duecento anni... Mi pare che non ci sia proprio niente da ridere..." "È vero" dovette
paraletteratura-ragazzi
Pagina 181
vero la nave comandata dai due corsari, ma essa andò a picco con tutto il suo equipaggio..." "E allora?" domandò Giovanna, con ansietà. "Ero soltanto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 211
, rappresenta un vero pericolo..." "Il pericolo numero uno" canticchiò incoscientemente Nicolino. "La nonna!" "Signor nostromo!" tuonò il Corsaro Nero
paraletteratura-ragazzi
Pagina 22