la Vergine sono in piedi con lo sguardo rapito verso il cielo (figura 47).
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la Vergine, simbolo della “Chiesa” che Cristo lascia sulla terra. Giotto nell’affresco della Cappella degli Scrovegni, a Padova, usa il secondo tipo
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MORTE DELLA VERGINE: Questo episodio compare nei dipinti attorno al XIII secolo e trae spunto dal racconto della Leggenda aurea di Jacopo da Varagine
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Andrea Mantegna, nel dipinto conservato nel museo del Prado, dispone la Vergine sul letto di morte nel fondo di uno spazio descritto prospetticamente
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ASSUNZIONE DELLA VERGINE: L’iconografia viene codificata in ambito gotico, nel XIII secolo, nei rilievi scultorei che adornano i portali delle chiese
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l’episodio in primo piano. La Vergine appare distesa in un cataletto, mentre gli apostoli esprimono con le parole (il gruppo a sinistra) o con il
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Il Beato Angelico nell’Incoronazione della Vergine (figura 50) Figura 50 - BEATO ANGELICO, Incoronazione della Vergine, 1434-35, Uffizi, Firenze
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INCORONAZIONE DELLA VERGINE: Anche questo tema fa la sua prima comparsa nei rilievi scultorei delle chiese gotiche, nel XIII secolo, per poi essere
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Il dipinto di Paolo Veneziano, conservato nelle Gallerie dell’Accademia, a Venezia, mostra l’iconografia più ricorrente: la Vergine siede in un trono
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El Greco, invece, nel dipinto conservato al Prado, si serve del secondo tipo: la Vergine, su un alto podio, ha intorno i dodici apostoli (bisogna
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apostolato nel mondo. In alcuni dipinti è raffigurata anche la Vergine, disposta al centro, e i raggi luminosi sono sostituiti da fiammelle che ardono
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Tra le figure, oltre alla Vergine disposta accanto al Cristo Giudice, sono riconoscibili: San Bartolomeo, dal fisico possente, che tiene in una mano
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Nell'intercessione di Ester la Chiesa vide una sorta di prefigurazione simbolica del ruolo della Vergine, come mediatrice nel Giudizio Universale.
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Sant'Anna: Madre della Vergine, in genere raffigurata con l'incarnato scuro e con un manto verde sopra una veste rossa.
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San Tommaso: Santo martire, raffigurato giovane e sbarbato con i seguenti attributi: la squadra del costruttore; la cintola della Vergine, riferita
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in genere al simbolismo dell’hortus conclusus (il giardino chiuso che allude alla castità della Vergine). La tavola conservata nello Stadelsches
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della forma stessa nel suo sviluppo in diversi piani di composizione. La Vergine Annunciata di Antonello dii Messina, conservata a Palermo nella
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. È un tipo di pittura già in uso presso i Greci, poi ripresa dai Romani. La cera era “cera punica”, ossia cera vergine bollita nell’acqua del mare
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MADONNA IN MAESTÀ: È una iconografia di origine bizantina: la Vergine appare in trono, circondata da Angeli, e tiene sulle ginocchia Gesù Bambino
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Il termine sacra conversazione si riferisce al “colloquio muto”, fatto cioè di soli sguardi, tra la Vergine, il Bambino e i Santi. In genere la
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fino al Settecento si ritorna al discorso di origine. Simbolicamente l’immagine serve ad esprimere il concetto di Maria Vergine Regina dei cieli.
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libri possono assumere dei significati diversi. Se il libro è unico, ed è nelle mani della Vergine, simboleggia il libro della Sapienza, mentre se i
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chicchi di uva nera, presi dal grappolo che la Vergine tiene nel palmo della mano (figura 9). Nelle mani del Bambino a volte può apparire un uccellino, in
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Le rose possono essere rosse, riferendosi al sangue dei martiri, oppure bianche, Per simboleggiare la purezza della Vergine. In genere, le rose
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, oppure un graticcio coperto di rose, il cosiddetto Hortus conclusus (giardino chiuso) simbolo della castità della Vergine (figura 10).
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In genere l’immagine di San Giuseppe rimane un po’ isolata rispetto a quelle della Vergine e del Bambino. Tra le poche varianti possiamo ricordare la
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Priscilla a Roma): la Vergine vi appare in trono, in piedi, oppure seduta, mentre allatta il Bambino o ha semplicemente un seno scoperto, mentre il
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MADONNA DEI RACCOMANDATI O MADONNA DELLA MISERICORDIA: L’iconografia serve a testimoniare il ruolo della Vergine come mediatrice della grazia divina
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Canigiani di Raffaello (figura 12). Un particolare significativo riveste l’immagine di San Giovannino nella Vergine delle rocce di Leonardo, al Louvre
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di Santa Maria Maggiore, a Roma, dove la Vergine appare in trono circondata da quattro Angeli mentre nel cielo si librano l’Arcangelo Gabriele e la
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nella Annunciazione del Maestro di Flémalle, conservata al Metropolitan di New York, la Vergine accoglie l’Angelo in una Chiesa gotica (figura 13
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Vergine mostra un duplice atteggiamento, di timore e di partecipazione.
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Lorenzo Lotto nell'Annunciazione conservata nella Pinacoteca di Recanati usa una iconografia piuttosto originale: la Vergine porge le spalle all
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SPOSALIZIO DELLA VERGINE: Iconograficamente il tema comincia ad essere rappresentato nel Medioevo ed in genere mostra al centro, tra Giuseppe e Maria
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Lo Sposalizio della Vergine dipinto da Rosso Fiorentino per la Chiesa di San Lorenzo, a Firenze, pur muovendosi in linea di massima nell’ambito della
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San Luca e San Matteo. Nella scena gli elementi sono più o meno gli stessi: la capanna; il bue; l’asino; il Bambino sulla mangiatoia; la Vergine; San
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Vangeli apocrifi. La Vergine viene rappresentata in groppa ad un asino ed ha tra le braccia il Bambino, mentre San Giuseppe tiene per la cavezza l
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Annibale Carracci invece, nella lunetta conservata nella Galleria Doria Pamphilj, a Roma, fa procedere la Vergine a piedi, seguita dall’asino e da
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Nel dipinto di Patinir la Vergine seduta tiene tra le braccia il Bambino, accanto un grande albero, mentre San Giuseppe appare un po' discosto, come
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della Vergine e di San Giovanni Evangelista disposte sui due lati del braccio orizzontale della Croce. Nel XIII secolo, sul braccio verticale della croce
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La Vergine non più idealizzata, è invecchiata, solida e granitica seppure nell’espressione del dolore, mentre San Giovanni è una figura esile, ancora
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costituiti: • dalla Croce • da Nicodemo (che toglie i chiodi) • da Giuseppe d’Arimatea (che sostiene il corpo di Cristo) • dalla Vergine • da San
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sotto, oltre alla Vergine e a San Giovanni, compaiono alcune figure femminili. In alcuni casi la scala è una e sulla stessa si articolano le figure di
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In quest’opera possiamo notare che il numero dei personaggi ai piedi della croce si è notevolmente accresciuto: insieme alla Vergine, che cade in
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conservata agli Uffizi, dove il Cristo morto, disteso sopra le ginocchia della Vergine, ha la mano sinistra disposta in corrispondenza del sesso (figura 41
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Evangelista, delle pie donne e della Vergine, colta nell’atto di perdere i sensi.
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figura della donna inginocchiata, che si volge a sostenere la Madonna, richiama la posa della Vergine del Tondo Doni; nel dipinto compare anche la
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varianti: una in interno, con un punto di vista molto ravvicinato e le immagini della Vergine e di San Giovanni accanto al corpo di Cristo; l’altra in
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cromatica e il panneggio tormentato sottolineano la tensione emotiva dell'avvenimento. la stessa che appare nei volti della Vergine e di San Giovanni; il
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Cristo, mentre sullo sterrato dello sfondo, a destra, compaiono la Vergine, San Giovanni e la Maddalena, e a sinistra dei personaggi intenti alla
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