In casa pochissima roba, un velo di sudore sulle labbra e sul corpo, tu che mangi di malavoglia: ma non ricordo cosa. Io devo partire il giorno dopo
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cielo. E la bellezza dell'inaccessibile: pietra e luce, pietra fatta luce. La lontananza si mostra come maestà: disegno e respiro della forma. Un velo
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appari nel velo dei fumi di viola. Come una nuvola bianca, come una nuvola bianca presso al mio cuore, o resta o resta o resta/ Non attristarti o Sole
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un velo: così come Santa Marta, spezzati a terra gli strumenti, cessato già sui sempre verdi paesaggi il canto che il cuore di Santa Cecilia accorda
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cuspidi una torre quadrata mette quadretta svariate di smalto, un riso acuto nel cielo, oltre il tortueggiare, sopra dei vicoli il velo rosso del roso
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sollevar ed il bene che non sanno van col vento a ricercar. Dalle pozze dalle valli sale il velo e in alto va, non ha forma né colore l'affannosa
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col corpo imbarazzato geme il reuma ed il torpore, che nel volto porta il velo della noia ed il pallore della diuturna morte, si rinchiude frettoloso
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lui porgendo quanto la vita dona a chi la chiede del suo pianto si fecer velo agli occhi, confidando che vesti e nutrimento gli potessero far viver la
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il sogno le cose lontane. Ma ripiegata in piccolo sedile, come un uccello che ferito a morte l'ultima vita con l'ali ripara, d'un velo bianco ti
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, il più profondo e caro senso della nostra vita, che pur uniti e soli sotto il velo di parole comuni nascondiamo, d'atti comuni, con gelosa cura
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il mare e guardano la costa illuminata. - Ma sotto il velo dell'aria serena sente il mistero eterno d'ogni cosa costretta a divenire senza posa
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Trasaliscono i monti al soffio lieve del respiro serale, e abbrividendo si velano d'un velo di viola che si vena d'un tremulo affiorare d'oro, nel
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- Ecco un battesimo nella città ; mio saggio demone, che mai sarà? - Rispose: - All'ombra di quel velo bianco, in mezzo al cor di un tuo fratello
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Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo, e la pioggia minuta e lenta cade; le colline lontane han messo il velo, e di fango si coprono le strade
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: " Fingi, ridi, pensaso buffon! La moneta dell'uomo infelice non ha corso, nè luce, nè suon! " - Gote mie cui non seppero i baci mascherar del sol velo
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nebbia di candido velo passavi come una figura in cielo, presago cuor! sulle mie guancie smorte sentir mi parve il soffio della morte!... Oggi un
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guardava attonito, triste, cogli occhi immoti, l'universale accendersi dei continenti ignoti; egli sognava, o limpido raggio, o profondo velo! la
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avvinghierei sprezzando il tuo rifiuto, e se il preludio dei baci incomincia ove finisca ignori!. . . Oh abbassa il velo, fuggi, e prega il Signore
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domestico cielo cui della pioggia il velo imperla la beltà! Le gonne allor bisbigliano come selvette in maggio, e se il capo ti aggravano nuvole di passaggio
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Perchè sei pallido o mio bambino? Perchè il tuo lucido occhio azzurrino, su cui di un dubbio non scese il velo, infaticabile s'affisa in cielo? Non
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dei posteri e del sol. Tu che inceppasti il fulmine, prosa lanciando in cielo, sicché alle stelle vergini hai lacerato il velo; tu che, buffon, le
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; gelato è il primo albore ; torna, torna ubbriaco al mesto tetto che orbò la morte d'ogni tuo diletto; alzerà il vino un lembo al velo bruno, rivedrai
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, e attende, e immobile ha sempre agli occhi il velo, e quando si precipita dal carro di Boote piangendo, e a mani vuote... o fortunate lagrime, o
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dell'aprile candide sorelle! Somigliategli in tutto, disprezzate chi non adora che la vostra pelle, e soltanto le fide anime amate che, sotto il velo
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vola, no, libera in mezzo al cielo, ma preme il suolo, e a colmo di sventura, la madre ha accanto che le abbassa il velo, e la dilunga ognor dalle
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Ecco una landa solitaria e bella come la speme di un morente. Il cielo è di un vivido azzurro e senza velo; contadina che spigoli sul prato, né carro
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, il mobil velo, no, dei sentimenti; sarà un semplice suon di ramo in ramo un sussurro, un richiamo da nido a nido, che darà frescura a tutta la
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Un lenzuolo di nebbia avvolge il cielo, e la pioggia minuta e lenta cade; le colline lontane han messo il velo, e di fango si coprono le strade
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Poeta del Buono e del Bello, guardaci ancor dal cielo; e sia la croce del tuo sacro avello luce immensa... non velo! 27 maggio 1873.
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attraverso a un velo bruno, e scote appena la mia mente lassa la forosetta dall'anche di Giuno che mi sorride e passa. La sua lieta canzon va via con lei
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