(1) Queste condizioni si presentano p. es. nel problema delle onde stazionarie in una corda fissa agli estremi. Un altro esempio si vedrà al § 38.
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esempio si vedrà al § 38.
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prodotte da un sasso alla superficie dell'acqua: si vedrà che mentre il gruppo si propaga, le onde più esterne si smorzano poco a poco, mentre altre ne
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particolare relazione logica tra i due concetti è stata designata dal BOHR col nome di complementarità (1) V. bibl. n. 21. Si vedrà più oltre che tale
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(1) V. bibl. n. 21. Si vedrà più oltre che tale relazione si può estendere anche ad altre coppie di grandezze fisiche.
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vedrà meglio al § 29, di passare agevolmente al caso più generale.
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», ossia di una sola frequenza. Il principio di sovrapposizione permette però, come si vedrà meglio al § 29, di passare agevolmente al caso più
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(1) La forma della funzione che si addice a ciascun caso (ossia lo «stato» del sistema) dipende, come si vedrà meglio nel cap. II della parte III
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Questa rappresenta uno stato (1) La forma della funzione che si addice a ciascun caso (ossia lo «stato» del sistema) dipende, come si vedrà meglio
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(1) Si vedrà al § 33 p. III che sono gli elementi delle matrici che, nella meccanica quantistica, rappresentano le componenti del momento elettrico.
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dell'ampiezza del momento elettrico del sistema emittente (1) Si vedrà al § 33 p. III che sono gli elementi delle matrici che, nella meccanica quantistica
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Osserviamo a questo proposito che l'antica teoria di Bohr e Sommerfeld dava (come si vedrà al § 54) in luogo della (191), la formula (che si può
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Broglie, la quale, anche per i raggi catodici più lenti, è sempre brevissima. Tuttavia, come si vedrà nei prossimi §§, vi sono dei fatti sperimentali che
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Si trovano cosi i livelli energetici, in accordo, come si vedrà, generalmente buono e talvolta ottimo, con quelli sperimentali.
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(1) Si vedrà in seguito che qualcuno di questi salti quantici in realtà non può avvenire, essendo escluso dal principio di selezione.
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qualunque (1) Si vedrà in seguito che qualcuno di questi salti quantici in realtà non può avvenire, essendo escluso dal principio di selezione. delle
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approssimazione, in secondo luogo trascura l'influenza dello spin dell'elettrone. Ora si vedrà al cap. V p. III che quando si eliminano questi due errori, usando
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Si vedrà nel cap. V, p. III come dalla meccanica quantistica si possano dedurre i valori di e e delle loro proiezioni sulla direzione del campo senza
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Si vedrà inoltre che il «modello vettoriale» di cui qui ci serviamo (vettore suscettibile di orientazioni discrete) non rappresenta del tutto
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meccanica quantistica, come si vedrà, modifica sensibilmente le formule (348).
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sviluppo della teoria dei quanti, tanto più che in certi casi (come si vedrà nel § seguente) esso permette di arrivare a risultati quantitativi e non
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dove si è indicato con x' l'autovalore (trattandosi, come si vedrà, di autovalori continui). Ora, la (74') è soddisfatta prendendo x' qualunque e
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(1) Questa denominazione, di cui si vedrà la ragione al § 24, non deve far credere che questi siano i soli stati che non variano col tempo. P. es
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stati semplici o stazionari (1) Questa denominazione, di cui si vedrà la ragione al § 24, non deve far credere che questi siano i soli stati che non
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Il vettore determina dunque la probabilità dei risultati di qualunque misura di coordinate o di energia (e anche, come si vedrà poi, di qualunque
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, e soddisfano inoltre rigorosamente (al contrario delle dette teorie) al principio di relatività. Tutto ciò si vedrà nei §§ successivi. Vogliamo ora
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eguale a e diretto in senso opposto allo spin: ciò si vedrà in altro modo nel § seguente.
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(che, come si vedrà, costituiscono anch'esse le componenti di un quadrivettore invariante, cioè la «tetracorrente») si esprimono in modo uniforme
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quattro , come si vedrà più avanti.
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essi saranno in genere diversi per le quattro , come si vedrà più avanti. con Z anziché con , perchè, per semplificare le formule, conviene qui
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senso speciale che deve intendersi l'uguaglianza delle particelle, di cui ci occupiamo in questo capitolo. Come si vedrà, questa proprietà delle
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e le molecole, come si vedrà nei paragrafi seguenti. Si deve cioè ritenere che un atomo o una molecola sia un sistema meccanico capace di trovarsi in
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unità dell'ordine di 10-8 cm. Si vedrà più oltre come queste dimensioni si possano definire più esattamente, e come le teorie odierne ne forniscano i
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precisamente, come si vedrà al § 33 è data (per velocità piccole rispetto a c) dalla formula
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b) Corpuscoli, per i quali vale la statistica di Bose-Einstein (la giustificazione di questo nome si vedrà tra breve), quali, ad es., il nucleo di
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