le quali fu fatta la perequazione di 5 in 5 (colonna VI). Or qui si vede in tutta la sua evidenza il fenomeno: la serenità che era ancora 0,58 il 3
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Sopra 225 paragoni, l’esperienza ne dà 105 in favore del Saros e 120 contro. Si vede adunque quanto siamo lontani dall’aver trovato la realtà del
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grande analogia nell’andamento dei loro numeri. Nell’una e nell’altra si vede la proporzione dei giorni sereni preponderare e diventar massima verso il
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curve, si vede che siamo realmente in presenza di una legge della natura; le differenze nelle secondarie inflessioni mostrano soltanto, che un periodo
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dove l’unità è un millesimo. Si vede adunque, che l’incertezza dei numeri osservati è, in media, 10 millesimi, o un centesimo del numero totale dei
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. Si vede in quali periodi della lunazione cadono i massimi ed i minimi delle quantità S, N, F. Sopra ciascuna curva è tracciata la linea orizzontale
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che la metà di quelle del dicembre e del febbrajo. Si vede ancora che la digressione media è una frazione notabile della serenità, specialmente nei
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E si vede che per un dato giorno lo stato del cielo che si avvicina di più alla serenità media 0,550 è quello dei giorni misti. Per noi il giorno
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furono perequati prendendo le medie di 5 in 5, come si vede nelle colonne VI, VII, VIII. In questa operazione, per ridurre i numeri di tutte le
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(tavola XVI, colonne III e IV) si vede, che nei primi quattro mesi dell’anno e nei quattro ultimi, le variazioni negative superano costantemente le
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arriva mai a 0,50, così si vede che l’influsso delle mutazioni
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precedente coi risultati della osservazione diretta, tavola XVI, colonne IX e XVI, si vede non esservi alcuna somiglianza, né rispetto ai segni, né rispetto
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L’andamento della frequenza di tali escursioni secondo le stagioni si vede dalle medie dei mesi registrate in fondo alla tavola XVII. Nei due massimi
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osservazioni, si vede che le serie qui addotte hanno un sufficiente parallelismo, e che il numero delle escursioni immediate sta a quello delle mediate in un
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Dove si vede, che in luglio al minimum delle escursioni primarie corrisponde il maximum delle escursioni secondarie. Questo maximum è dovuto
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74. Considerando tutte queste serie di numeri, si vede, l’influenza dei punti lunari delle fasi essere nulla, o per lo meno insensibile: infatti in
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a certe regole. Si vede spesso il medesimo stato del cielo perdurare intiere settimane; il passaggio da un estremo all’altro succedere più spesso
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Si vede dall’ineguale andamento dei numeri, che è impossibile seguire, colla data copia di osservazioni, la progressione dei venti di decade in
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Considerando le classi II, III, IV, che sole hanno un valore reale nelle loro indicazioni, si vede, che i quattro mesi di marzo, aprile, maggio e
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nei mesi estivi non siano punto rari (come si vede dall’ultima linea della tavola suddetta, dove è scritto il numero medio dei giorni nebbiosi di
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Si vede che il maximum invernale ripartito in due da un lieve decremento di nebbiosità nelle decadi XXXV, XXXVI e I. Veggasi anche la fig. 14.
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, secondo l’indicazione dell’ultima linea orizzontale della tavola.. Si vede che ogni anno ha circa 85 giorni piovosi; il numero minimo è 60 (1834), il
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della sua orbita si vede nella seconda parte della stessa tavola
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Si vede che la neve nel nostro clima può estendere il suo impero sopra cinque mesi e mezzo dell’anno. Infatti la caduta più precoce di neve fu nella
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116. Da questa tavola, che non ha bisogno di alcuna dichiarazione, si vede, come in 38 anni furono registrati 750 temporali, cioè quasi 20 per
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117. La distribuzione dei temporali secondo le varie epoche dell’anno si vede anche meglio nella seguente tavoletta, dove i temporali sono ordinati
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118. Si vede indicato in questa tavola un maximum di frequenza al principio di giugno e un altro al principio di agosto. Ma il numero delle
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Sebbene a cagione della insufficiente copia delle osservazioni, rimanga ancora molta incertezza nei numeri dell’ultima colonna, si vede tuttavia, che
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16. Sono già quindici giorni che allo spuntare e al cadere del sole si vede una grande meteora luminosa. (Probabilmente l'osservatore intenderà
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legislativa non esistesse un'Opposizione, bisognerebbe crearla. E questo è giusto, e se ne vede facilmente la ragione.
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Si vede pertanto essere fuori di proposito l'esempio dell'Inghilterra che si è citato.
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Che questo regolamento sia favorevole alla maggioranza si vede ad ogni tratto percorrendolo. Per esempio, la Giunta che deve giudicare delle elezioni
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In esse ed in alcune altre troppo chiaramente si vede che i membri della Giunta che più si adoperarono nella compilazione di questo progetto, fecero
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La Camera vede che la Commissione si è informata, nel redigere il disegno di legge, ai suggerimenti dell'amministrazione del fondo pel culto.
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Vede dunque il deputato Massari che non ha buona grazia a parlare di libertà in sostegno delle sue dottrine,
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Quindi vede l'onorevole Pescatore che tutto quello ch'egli domanda, e che vorrebbe aggiungere in un articolo nuovo esclusivamente per un caso
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fatta la loro professione nello Stato; dunque, come ognuno vede, è necessaria, indispensabile questa disposizione.
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L'onorevole Botta aveva già indicata l'idea, e si accontentava di ridurre i consorzi obbligatorii a 3000 anime. E perchè ciò? La Camera vede che
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delle finanze dello Stato, cesseranno anche i centesimi addizionali per le riscossioni che vanno a compenso di quell'aggio medesimo. Egli vede adunque
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Vede dunque che sì è risparmiato un discorso.
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Ora, la Commissione vede che in cotesti casi le copie e le trasmissioni dei capitolati aggraverebbero le spese che cadono poi sempre sopra i comuni
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Ciò posto, e chi non vede che significhi la disposizione dell'articolo 25? Significa questo: i comuni pagheranno l'aggio ai percettori delle imposte
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dottor Thom ha gettato la corda della speranza, e vi stiamo avvinti colla feroce tenacità del moribondo, che vede la spiaggia ridente a poche braccia
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