vede che la velocità delle ondulazioni delle molecole dell’etere, nel produrre la luce, si può dire essere infinita.
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’occhio in o; questi raggi divergenti vengono raccolti dall’occhio, ed un’immagine del punto luminoso va a formarsi sulla retina. L’occhio non vede l
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, di modo che l’occhio, che li riceve riflessi, prova la stessa sensazione come se questi raggi provenissero dal punto F, presso cui vede l’immagine
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: 1. Perciò, la rifrazione, come si vede nella Figura 8, stando coi seni in ragione inversa, si dice, che l’indice di rifrazione del vetro, paragonato
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, mescolando 22 parti di giallo di cromo con 51 parti di cinabro e 60 parti di oltremare si produce un nero abbastanza deciso, come si vede nel
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rosso, il verde sono copiati dallo strato sensibile come ombre, mentre il blù, anche più intenso, è copiato quasi come il bianco. Da ciò si vede di quale
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Se invece si avvicina il punto A alla lente, la distanza D diminuisce, e quindi cresce il valore di 1/D, mentre si vede dalla equazione che
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grande che quello formato dai raggi che partono dal foco principale F, come si vede nella figura, ne nasce, che, dopo la emergenza, essi raggi, che
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. Si vede infatti dalla equazione
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Si vede che ciò che vi ha di più importante presso un diaframma, è la sua posizione più o meno distante dalla lente, e la sua grandezza od apertura
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; e ad un bicchiere pieni di acqua, si vede l’immagine della fiamma dietro della carafina e dietro del bicchiere.
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’oggettivo. Si vede da ciò quanto sia piccola l'intensità della luce nella camera senza lenti quando si opera alla distanza di 14 pollici, ossia di 28
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La camera oscura a cassa scorrevole si vede descritta nella adiacente figura n° 34. La figura n° 35 rappresenta il telaio che serve a portare la
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, essa si chiama a mantice, perchè è fatta come i mantici di un organo. La sua forma si vede nella fig. 37.
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circolare nel centro che chiamasi pupilla, perchè uno che osservi da vicino l’occhio di un altro vi vede dipinta la sua immagine grandemente impiccolita
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Il miope vede distintamente solo ad una distanza minore di 25 centimetri, perchè ha la cornea trasparente con una curvatura troppo grande, per cui l
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Il presbita ha vista troppo lunga, ossia non vede bene alla distanza della visione distinta di un occhio sano, che è di 25 centimetri, ma ad una
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Prospettiva. — Quando si vede un oggetto con un occhio solo, non si ha la sensazione del suo rilievo, ma della sua prospettiva, ossia l’oggetto
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Quando si vede un oggetto con due occhi, quantunque si formino due immagini nei due occhi, la sensazione che si ha è tuttavia unica, cioè come se l
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prospettive, simultaneamente si vede una sola immagine coll’apparenza dell’oggetto nella sua naturale posizione e distanza. Infatti gli assi ottici, quando
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Siano PQ due punti simmetrici nelle due immagini. Un pennello di luce inviato da P si riflette nello specchio, e l’occhio posto in L lo vede in R, e
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provenienti dai punti PQ nel passare attraverso le lenti, e da queste nell’aria, per cui i loro prolungamenti si incontrano in R; dove si vede la immagine
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Si vede nella figura che le due semilenti agiscono precisamente come due prismi. Alcuni obbiettano che con esso si ha una trasfigurazione troppo
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adattarsi alle differenti viste, e le due immagini devono essere compiutamente isolate l’una dall’altra con una divisione centrale, come si vede nella
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La camera oscura stereoscopica a due oggettivi si vede indicata nella figura adiacente. Essa venne impropriamente chiamata camera binoculare.
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incontrato dall’asse della lente dell’altro oggettivo, vi è, come si vede, la distanza di 12 a 14 centimetri. Quando si montano le due immagini nello
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detto più sopra si vede che per arrivare ad un tale risultato basta prendere 1 parte di idrogeno. Infatti l’acido solfoidrico, nel quale sono del
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Da ciò si vede che quanto più grande è la quantità dell’acqua, tanto più piccolo è il peso specifico dell’acido, mentre succede precisamente l
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densità cresce sino a 1,079; ma dilungandolo maggiormente, la sua densità diminuisce come si vede nella tavola seguente. Per un tal modo di comportarsi
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ossido di carbonio CO, che è un gas velenoso, al quale si devono ascrivere i casi di asfissia col carbone; questo gas si vede spesso abbruciare con
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sono, da soli, affatto privi di azione sopra di questo metallo; essi si sono modificati chimicamente nel miscuglio come qui si vede: 2HCI+NO5 = HO
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ebollizione. Così p. e. l’olio di lino non bolle che sopra +300°; da ciò si vede come l’olio bollente sia molto pericoloso a maneggiare, e come succedano
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Il retro non è che un silicato di potassa, di calce, di piombo, ecc., come si vede nella seguente tavola di Kane, che trovo nell’ottimo trattato di
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4° Errore nel calcolo dei titoli. Dal ragionamento che qui sopra abbiamo fatto, si vede che noi applichiamo ai pesi i ragionamenti fatti sui volumi
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parte d’acqua, indi si vede se la differenza di modificazione della carta, posta in entrambi, sia tale da riescire sensibile a prima vista. Se la
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capillarità, il liquido forma un menisco concavo per cui, guardando orizzontalmente il vetro, si vede che il liquido stesso segna due limiti di altezza
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Da ciò si vede, che l’operatore deve solo prendere la parte superiore dell’albumina e dopo di averla lasciata in riposo per molte ore, onde le prove
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Si vede che la forza che fa decomporre il nitrato d’argento è una vera forza catalitica, e che questa forza è originata dapprima nell’ioduro d
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regolarmente lo strato perciò lo si fa scorrere per alcuni istanti per ogni parte dello strato, sino a che si vede che vi scorre sopra senza lasciare dietro di
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voglia diminuire l’azione, si vede che con questo metodo sarà facile il precisare il tempo della posa.
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luminosa che produce l’impressione fotografica può non coincidere coll’immagine luminosa che l’occhio vede, ed essere o più vicina o più lontana dall
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visualmente, si opererebbe in modo analogo, invertendo. Da ciò che ho detto si vede che
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tuttavia distinta se si vede per trasmissione, e se si vede per luce riflessa sarà poco distinta, perchè essa è troppo robusta per poter conservare una
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dello strato. Quando si vede che il collodio si solleva e si stacca dal vetro per uno dei suoi angoli, si deve aver cura di versar via il liquido
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Appena che l’operatore vede essere perfetta la trasparenza, verserà nel vaso ad hoc la soluzione fissatrice, e quindi laverà la prova facendo cadere
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distribuito. Si vede a fortiori che se si volesse far uso del cotone, non si mancherebbe di guastare l’immagine.
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Infatti, se si osserva la prova per trasparenza poco tempo dopo che essa venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che essa non è
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