Descrizione del fenomeno. Probabilità relativa dei varii stati del cielo e delle variazioni del medesimo. Calcolo della variabilità eventuale e suo
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, ha diversa forza per determinare le mutazioni del tempo; e stabilisce dietro questo principio varii periodi delle mutazioni stesse, tra i quali il
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chiameremo variabilità assoluta. Essa si potrà convenientemente estimare prendendo per sua misura l’ampiezza media delle digressioni, che nei varii anni
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arbitraria, e si può definire in varii modi. Supponiamo per ora, che la variabilità relativa si metta come proporzionale al numero di variazioni
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seconda come rappresentanti la frequenza assoluta dei venti deboli: tutt’al più si può trarne indizio per la loro frequenza relativa nei varii mesi dell
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113. Assai più irregolare è la distribuzione della neve nei varii inverni. Il numero medio è di 10 nevicate per ogni inverno; esso è salito fino a 20
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osservazioni; nell’ultima linea orizzontale il numero delle grandini cadute nei varii mesi. Le grandini segnate con un asterisco sono nel registro indicate
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