, Isacco, non diversamente da Mosè, è typus Christi, vale a dire una prefigurazione di Cristo.
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della nascita e della rapida diffusione della fotografia, vale a dire di quella riproduzione «meccanica» della realtà visibile che, nell’era della
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già rapporti con il mondo gotico transalpino: il suo Cristo non è più triumphans, bensì patients, vale a dire sofferente, con il capo reclinato, gli
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