quantità costante relativamente alla gradazione precedente. Vale a dire, ogni termine o numero, cui si fa esprimere la quantità di colore, sarà eguale a
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visuale di una lente non coincide sempre col foco attinico, vale a dire, che i punti in cui si riuniscono dietro la lente i raggi visibili non sono
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diminuisce 1/d, e che cresce perciò il valore di d, vale a dire, che diminuendo la distanza dell’oggetto dalla lente, la distanza della sua immagine cresce
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tal caso i raggi che emergono dalla lente vanno ad incontrarsi in un punto posto a distanza infinita, vale a dire sono paralleli.
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conoscere l’ingegnoso istrumento che serve all'osservazione delle prove stereoscopiche, vale a dire lo stereoscopio. Noi dunque tratteremo
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perpendicolare tra il piano e la linea che congiunge i due occhi sia tale che le due prospettive sopra di esso si possano ancora vedere distintamente, vale a dire
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Perciò osservando dai punti LL’ i due punti simmetrici PQ, l’osservatore li vedrà riuniti in una sola immagine virtuale R. Questo vale per un numero
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la più piccola particella di ossigeno. Qui il calore non vale a distruggere la affinità che passa tra l’ossigeno ed il ferro, la quale affinità è per
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Vale a dire, un acido debole, venendo a contatto con una base debole, si comporterà è vero come un acido debole, e vi sarà poca affinità colla base
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Le basi, non altrimenti che gli acidi, vengono riconosciute ancora da altre proprietà a tutte comuni. Vale a dire dal loro sapore caustico, dalla
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grande di quella del ghiaccio per liquefarsi; vale a dire assorbe 500 gradi di calore, come si desume dal calore che il vapore d’acqua trasmette all
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concentrazione, o ciò che vale lo stesso, allo stesso titolo o tenore; e se si tiene conto dell’acqua che si aggiunge, sarà anche facile il trovare col
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dilungatissimi, vale a dire se il corpo a determinare è in piccolissima porzione relativamente al suo dissolvente.
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Supponiamo che la contrazione sia 1/c’, vale a dire che dopo il miscuglio il volume sia soloV + V’/c, avrassi allora VD + V’D’ = V + V’/c d…………(2)
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Noi descriveremo ciascun procedimento in altrettante sezioni, e ci fermeremo sopra ciascuno in ragione della sua importanza, vale a dire
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contemporaneamente un’immagine positiva assai ben venuta. Vale a dire i neri della negativa, come il cielo, danno i bianchi sulla carta mentre i bianchi
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Taluni nella preparazione del collodio raccomandano una quantità molto minore di pirossilina, vale a dire la metà soltanto di quella da noi impiegata
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quantità di impressione luminosa è impercettibile all’occhio quando è minore di 1/10 di quella già effettuata, sia in più che in meno. Vale fa dire un
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Ciò è vero per ogni lente, vale a dire quando il diaframma è di 1/40 della lunghezza focale, la capacità della lente di produrre una immagine
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5aFoco chimico e foco visuale. — Le lenti di un oggettivo sono soggette ad avere un foco chimico diverso dal foco visuale, vale a dire: l’immagine
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