dei segni verticali, per imitare le «rughe» dei marroni. Nel composto ci va un po' di vainiglina (che si compra dai farmacisti e dai droghieri) e va ben
Pagina 119
zucchero e il succo di sei limoni; schiumare, filtrare e unire, a freddo, mezzo grammo di vainiglina. All'epoca dell'uva, si può ottenere una bibita
Pagina 66
cucchiaiate di cacao o di cioccolato grattato e diluite il tutto con mezzo litro di latte aggiungendo anche una puntina di coltello di vainiglina
Pagina 373
un pizzico di vainiglina, ed otterrete in questo caso la crema alla vainiglia.
Pagina 373
può anche aromatizzare più semplicemente con un nonnulla di vainiglina. Quando la crema sarà pronta si versa nelle tazze, e si serve calda o fredda.
Pagina 374
La vainiglina.
Pagina 380
Dopo l'alto costo raggiunto dalla vainiglia si è sempre più esteso nella pasticceria l'uso della vainiglina, prodotto chimico che la sostituisce
Pagina 380
, fecola gr. 100, burro gr. 75, profumo di vainiglia o di vainiglina.
Pagina 388
Mettete in una terrinetta quattro rossi d'uovo con 100 grammi di zucchero in polvere e una puntina di vainiglina e con un cucchiaio di legno lavorate
Pagina 398
Sulla tavola di marmo della cucina mettete gr. 300 di farina, gr. 200 di burro, gr. 100 di zucchero pestato fine e mezzo grammo di vainiglina
Pagina 442
pizzico di vainiglina. Impastate bene ed energicamente e poi stendete la pasta all'altezza di due millimetri. Ritagliatela in tante striscie di circa
Pagina 451
Rompete in pezzi 250 grammi di cioccolato finissimo e mettetelo in una casseruola con un bicchiere di crema di latte e un pizzico di vainiglina
Pagina 457
, copritele con un bicchiere di latte e rimettetele al fuoco, aggiungendo anche, se credete, un pezzetto di vainiglia o un pizzico di vainiglina. Schiacciate
Pagina 466
stecca di vainiglia o metterci un pizzico di vainiglina, ciò che comunicherà alle castagne uno squisito profumo; come pure, ad evitare che
Pagina 467
dello zucchero e finita con un nonnulla di vainiglina.
Pagina 481
con grande delicatezza al rimanente, ultimando con un pizzico di vainiglina.
Pagina 483
tiepido aromatizzato con una corteccia di limone tenuta in infusione, o con un nonnulla di vainiglina. Il latte va versato sulle uova, una cucchiaiata
Pagina 487
farina e mezzo litro di latte. Quando questa crema pasticcera sarà addensata, ultimatela con un pizzico di vainiglina e lasciatela freddare, avvertendo
Pagina 488
latte, tre rossi d'uovo e un pezzetto di vainiglia, o più semplicemente un pochino di vainiglina. Mescolate prima le uova con lo zucchero, aggiungete la
Pagina 489
bollire, con un pizzico di vainiglina. In un'altra casseruola mettete due ettogrammi di zucchero e cinque rossi d'uovo; mescolate un poco con un
Pagina 489
ben netta mezzo liro d'acqua, 150 grammi di zucchero, un pizzico di vainiglina e il sugo di un limone. Mettete la casseruola sul fuoco e fate scaldare
Pagina 503
panna al cioccolato con delicatezza, servendovi di un cucchiaio di legno, e completate con un pizzico di vainiglina. Prendete ora una stampa da
Pagina 507
puntina di vainiglina, e, appena tiepida, versatela nei vasetti. Quando la marmellata sarà completamente fredda, si copre con un dischetto di carta
Pagina 520
di vainiglina. Versate nel vaso dell'uva questo spirito aromatizzato, senza toglier via le droghe; chiudete il vaso con il suo coperchio, su questo
Pagina 522
più sbrigativa, usate la vainiglina, della quale ne metterete una puntina di coltello in un dito d'alcool puro. La vainiglina è solubilissima e
Pagina 523
Questa essenza potrete farla in due modi: o con la vainiglia naturale o con la vainiglia artificiale o vainiglina. Se adoperate la vainiglia naturale
Pagina 523
alcool puro (100 gr.) nel quale avrete sciolto mezzo grammo di vainiglina. Il liquore è ultimato, e non resta che metterlo in una bottiglia ben tappata
Pagina 528
una terrinetta e lasciatelo freddare. Unite allora un bicchiere di alcool di buona qualità, nel quale avrete sciolto mezzo grammo di vainiglina
Pagina 528