labbro di sotto e fece l'occhio vago. Le riusciva molto bene perché li aveva, gli occhi, di un colore nuvoloso, tra il celeste e il grigio. - Quali
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, puoi dire delle mezze parole, cosí nel vago. Oppure, idea! ecco come si può fare. Stasera quando andiamo a letto ti dico che mi sento poco bene
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non potevo mica dirlo, era tabù. - Un'indisposizione, - improvvisai, cercando di tenermi sul vago. - Che genere di indisposizione, si può sapere
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, cara. Ippolita ti aveva forse detto qualcosa che potesse far pensare a... a questa scappata? Cielo aiutami. Cercai di tenermi nel vago. - Mah, ecco
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veniva? Hai visto il timbro? O il francobollo, almeno? - No, non ci ho fatto caso. Ippolita pensò un momento. Il suo occhio vago era tutt'altro che
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