sé che una pistola e due granate a mano ciascuno. Ritornò | Vadim | da solo, dopo due giorni, terreo e sfinito, con una spalla |
si guardava intorno; non aveva la vista tanto buona. Lui | Vadim | aveva gettato le sue granate contro il gruppo dei tedeschi, |
facevano quadrato; una era esplosa e l' altra no. Dov mandò | Vadim | a riposare, ma il giovane non riposò. Aveva violenti |
che non invidieremo questo modo di morire, _ rispose Dov. | Vadim | fu sepolto ai piedi di un ontano, in mezzo ad un' |
neve. Sulla sua tomba Dov fece piantare una croce, perché | Vadim | era un ebreo convertito; e poiché nessuno conosceva le |