proprio stato e con la condizione della casa ove è il battesimo. Per lo più, la madrina va alla chiesa in toilette ricca, di seta, di broccato, di velluto
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ragazze. Come si va nelle classi più alte, non si fa la prima comunione di ragazzi e ragazze prima di nove o dieci anni, non si cresimano ragazzi e
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, per le famiglie che non danno dote alle figliuole. Gli è che si può non dare un soldo alla fanciulla da marito, quando va a nozze ma un buon corredo
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debbono pensare. Organizzata, così, la festa mistica, il padrino di cresima va a prendere, in carrozza, in un bell'equipaggio, possibilmente, il fanciullo o
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quel sacramento, che è molto importante. Nel giorno della cresima, la madrina va essa, con una bella carrozza, a prendere la figlioccia, per portarla
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, può arrischiare la toque rotonda, ma ricca, carica di piume: oltre i trent'anni, sempre il grande cappello sontuoso: veletta mai. La signora che va
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: se si è in lutto, si spezza il lutto. Già, quando si è in gran lutto, non si va a Corte: e il lutto stretto o il mezzo lutto, si può spezzare per un
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gioielli: a Corte non si va con vestiti di ripiego. Anche le signorine debbono avere una toilette nuova e fresca. Gli uomini portano assolutamente la
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fosse; fa la sua toilette, sfoglia i suoi libri, va e viene attraverso il vagone, senza chiedere mai il permesso. In albergo, la persona male educata
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, una gran folla va via, non per idea propria, non per proprio desiderio, ma per fare quello che gli altri fanno: un'altra folla, meno grande, resta in
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due piatti, perchè, dopo ogni pranzo, si è sempre ballato, perchè..., perchè così è! Vi è gente, che non va a Nizza, fra il marzo e l'aprile, perchè
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mantelli, il baule nuovo, il giorno della partenza, quello del ritorno, va bene, va bene, quel che la signora moglie chiede, si tenterà di fare come
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letto, per la siesta, ma come ci si va di notte, spogliandosi, cioè, e sentendo tutto il refrigerio della tela fresca e fine. Rinviare tutti i bagni
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rivedere: parenti e amici a cui si tiene molto, di riguardo e a cui si va a far visita: parenti e amici che tengono, essi, molto, a voi e voi, molto
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aristocratica, questo ricambio del fazzoletto esiste ancora: ed un uso molto grazioso! Basta; il compare funziona il giorno delle nozze: va in chiesa
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a tale regola assoluta, vale a dire quando si va a un grande matrimonio, in chiesa. In chiesa non si parla mai forte, con la propria vicina; non si
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, in famiglia, un matrimonio, un battesimo, allora, solo per quel giorno, si spezza il lutto, che si riprende subito il giorno dopo. Se si va, per
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si mescola ai gruppi, va via presto. A quell'età, la giovanetta va raramente a teatro, salvo a quello di musica; in qualche concerto; in nessun ballo
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non si va ancora nel mondo, ufficialmente: ma si possono già frequentare molto concerti, teatri di musica, qualche serata bianca al teatro di prosa
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accompagna chi va via, sin al secondo salotto. Facendo visita, con la madre o con altri, ella fa un poco la parte muta, salvo se trova altre signorine. In
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: perchè ci si va?.. 158 VII. La villeggiatura: quello che si spende 161 VIII. In villeggiatura: poichè ci si deve andare 163 IX. Il caldo: i due metodi
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semplice, molto grazioso e molto commovente, l'uso antico, ahi, va scomparendo da tutte le classi, anche le più modeste! Ognuno, pure se non ne ha i
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da scegliere varia dalle dieci e mezzo alle undici del mattino: gli invitati, quasi tutti, verranno sempre mezz'ora più tardi. Se si va, quindi, alla
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dono. Come scatola, di grande chic, un cofanetto di argento: serve, dopo, come portagioielli, e come bel ninnolo da salotto. La sposa, quindi, va a
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anello, semplice, o un altro dono, mai di grande costo. Per chiedere la mano di una signorina, il parente maschio va in redingote e tuba; se è una
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portarle due carte, piegate per metà, portarle personalmente e lasciarle al portinaio. Non si va a fare una visita, in casa, se non si invitati. Per Io più
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, con gli studii più profondi: non bisogna scegliere la domenica, perchè è un giorno in cui si va a conferenze e a concerti, in cui i ragazzi escono dal
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una grossa catena, da cui pendano elegantissimi gingilli, va d'accordo con il tea - gown: non parlo degli anelli, o uno o due, ma molti belli. E così
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del cioccolatte, invece del the: tutto il servizio deve essere intonato come tazze, argenterie, biancheria, come dolci. Quando si va verso l'aprile
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padrona di casa: la folla si disperde in sette giorni: chi non ha potuto esser libero, per far visita il martedì, va il mercoledì e chi il venerdì, il
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salotto. Prendete un libro, leggete, sono le sei e trenta, Ella rientra affannata, dolente di avervi fatto aspettare: va a togliersi il cappello, i
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visite: va nei medesimi palchi, nella medesima carrozza, siede accanto a lei, nelle visite, nelle feste: infine, diventa la sua ombra. Sembra quasi che
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marcia verso il salone. Beninteso, che non vi si fuma. Chi fuma, va al fumoir; alcuni, non fumatori, restano a conversare con le signore.
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importa: e se si va via dieci minuti dopo aver preso il caffè, nessuno va in collera. La padrona di casa che dà una colazione, può sbizzarrirsi in
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avanzandosi mai, innanzi, solo, con la fidanzata. In quanto al teatro, il fidanzato può andar nello stesso teatro, dove va la fidanzata, ma non nel medesimo
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debole o mediocre, si salva per la ricchezza del suo dessert, il clou di una colazione è negli antipasti. Una signora, ordinariamente, non va in cucina
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dopo le frutta, senza dimenticare che, col gelato, va unito sempre un piatto di pasticceria. Pei vini: uno bianco per la zuppa e il pesce, due rossi
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cortile, la scala, e i saloni, va bene: ma saper invitare, saper comporre la propria festa, in modo che gli invitati formino una folla armonica, dove
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