(Nick va dietro il banco a prendere l’acquavite: Johnson si avvicina a Castro senza farsi notare).
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(Minnie si ritrae con un senso di ripulsione, va verso l’armadio e vi si indugia. Si vede che furtivamente si nasconde qualche cosa in una calza)
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(Nick, affaccendato, va e viene con bottiglie e bicchieri dalla saletta superiore alla sala da ballo. Apparecchia anche il tavolino di mezzo per
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(Nick si dispone a chiudere la «Polka». Sale ai piano superiore e spegne il lume: spegne, qua e là, lumi e candele; va alla sala da ballo; Minnie ne
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corda che va gettando qua e la attraverso i rami, per trovarne uno adatto al capestro)
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nella sala da ballo, chi esce, chi va sopra. Rimangono soli Minnie e Rance. Rance si fa più dappresso a Minnie, parlandole con voce tremante di
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(A poco a poco la luce del giorno va rischiarando la scena. A un tratto un clamore lontano, vago e confuso, giunge dalla montagna. Ashby balza in
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avvolta nel fiammeggiare del tramonto. Lontano, le montagne nevose si sfumano di toni d’oro e di viola. La luce violenta dell’esterno, che va calando
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ripongono le loro lettere dicendo: va bene. Minnie, al banco, parla scherzosa con Sonora e Trin)
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una sedia per giungervi; va dietro la guardaroba: si sveste, rimanendo con la lunga camicia bianca, ricoperta da un ampio accappatoio di colore
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Accademia della crusca
