Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fedora

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Colautti, Arturo 12 occorrenze

(Fedora attraversa faticosamente la scena, sorreggendosi ai mobili, e va a cadere ai piedi di Loris.)

(Mentre Loris se ne va, Lazinski ha terminato il suo pezzo. Tutti battono le mani.)

(Tutti e tre scoppiano a ridere: indi Fedora va a mescere un’altra tazza di thè per Olga.)

(Borov se ne va per la sinistra, stringendo la mano a parecchi signori. – Loris, annichilito, si sorregge alla spalliera del canapè.)

(Olga va a staccare la sua bicicletta deposta sul fianco della gradinata. – Fedora ricade nel suo abbattimento: De Siriex, tra le due, non sa

(Cirillo risale verso l’anticamera: passando vicino a Fedora, s’inginocchia e le bacia la mano, piangendo: poi va a confondersi nel gruppo dei

(Sergio va a prendere sulla credenza una corta e panciuta bottiglia stemmata; poi ne mesce a tutti un bicchiere, anche a Dimitri, il quale però non

risale la scena, e va ad ascoltare presso l’uscio del fondo.)

(Fedora, presa la tazza di De Siriex, va a deporla sul tavolino: poi dispone i fiori nei vasi e nelle giardiniere. – Frattanto De Siriex s’è alzato

(Egli s’alza e va a frugare nella tasca della sua pelliccia: e, toltone un pacco di lettere, lo getta sulla piccola scrivania. – Fedora lo afferra

(Le signore s’alzano e circondano il concertista per complimentarlo. La Contessa, raggiante, va di gruppo in gruppo per attizzar l’entusiasmo

se ne va subito.)

Iris

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Illica, Luigi 2 occorrenze

(e il giovane se ne va stirando alto le braccia e sbadigliando).

furibondo, – e il fango va pure a colpire la buona mousmé, penetra in quei dolcissimi occhi, sulla bocca dove poco prima si è posato fremente e impossente

XX Legislatura – Tornata del 28 gennaio 1898

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Chinaglia; Biancheri 6 occorrenze
  • 1898
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
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il Governo non sia il fedele custode della legalità e della giustizia, allora, nella crescente sfiducia, si va aprendo un abisso fra popolo e Governo

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Casalini. Va bene, è un fatto interno della Banca, e ad ogni modo non è la Sezione, che sarebbe responsabile.

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Egli dunque non vedrà in me, non dico un nemico, ma neppure un avversario implacabile, potrà vedere tutt'al più un padre, che va in cerca dei propri

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emesso a fronte quarantacinque milioni di biglietti di Stato ed abbiamo comprato altrettanti titoli i quali danno un frutto che va a totale beneficio

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per incasso, che ha una scadenza brevissima, che non va talvolta oltre i cinque giorni, e che se costituisce cumulativamente una grossa somma non è poi

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acquistare effettivamente la divisa estera, differenza che va a danno dell'Istituto.

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SCURPIDDU

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Capuana, Luigi 12 occorrenze

niente. Chi cercavano? Ladri, forse. E subito pensò che i ladri cercati dovevano essere quei due; perciò aveva paura. - Va' a dirgli: Ci sono due

; l'ha detto la massaia. Dammi la tacchina! - Va a farti benedire! Sei pazzo? - Dammi la tacchina! - replicò Scurpiddu con aria minacciosa. - Mamma

' Girolamo! - Gesù e Maria! - Come va la Stellata? - Meglio, grazie a Dio. - Nuova-legge? - Non zoppica più. - E le Nonne che fanno, zi' Girolamo? - Ma

! ..Non è forse vero? Sbirro avea risposto dalla terrazza con voce roca e ringhiosa. Senza dubbio Scurpiddu abbaiava meglio. - Va' a dormire e non fare il

re Vittorio, - spiegava il Soldato , riconoscendo il Pantheon; - e chi ci va mette la firma in un libro più grande di un messale. Questa chiesa non è

, per castigo. - Va' a dormire! - disse massaio Turi al ragazzo. Non sapevano come comportarsi col povero orfanello. Domani sarebbero venuti quattro

mamme. - Chi sa se è vero che egli va colle Nonne , la notte? Tornava a domandarselo ogni volta che rivedeva il vecchio bovaro. Un sera anzi

manda via! - singhiozzava Scurpiddu . - Che farnetichi, sciocco? Va' piuttosto a mangiare la minestra che si fredda.

, lamentoso, dalla parte dell'agghiaccio dei buoi. - Che sarà? - esclamò il massaio. - Va vedere. Il Soldato uscì fuori, s'inoltrò sulla strada che menava

grattarsi la testa e a guardare lo zi' Girolamo, implorando. - Va bene; venite lassù, soggiunse il bovaro. Fu una gran giornata per Scurpiddu . La sera

sorrisino di chi sa e intanto finge di non sapere. - Che intendi dire?- strillò la mezzadra. - Niente, vado a cercarla - Va a romperti la noce del collo

la multa o va in carcere. - Che è il Leotro ? - Quell'animale di pietra nera con quei dentoni bianchi e quella tromba, che hai visto in piazza; si