frequenza v0 e lunghezza d'onda 1/k0, ma di ampiezza (e fase) variabile. Se, per un dato t, rappresentiamo graficamente il modulo dell'integrale in
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Invero, mentre anche qui il vettore v0, che per la (16) risulta puramente temporale e indipendente da P, si può assumere come velocità di un moto
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segue immediatamente il primo, e così via fino ad assegnare ad ogni piano della serie U un numero progressivo. Analogamente chiameremo con V0, V1, V2, V3
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