secco si udì, ma sull'uscio dello studio. Il signor Ascanio tralasciò subito di taroccare.
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all'inferno. E vai, tu, ora; - soggiunse; - e preparami il mio caffè nero. - Il servitore si ritirò, chiudendo l'uscio. Capiva poco; ma almeno quanto bastava
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, sotto il tetto, aveva uscio e scala a parte, ed era abitato da una famiglia rispettabilissima, senza ragazzi, per colmo di fortuna al vicinato. Nei due
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uomo, che colla persona colossale e tarchiata riempiva tutta l'aria di un uscio - ma io ho sempre visto che gli scandali non sono che il teatrino dei
un gran sussurro quel giorno che i carabinieri si presentarono all'uscio dell'osteria, non per bere il solito vin bianco, ma con un mandato di
posson fare del bene a lei e a te, - soggiunse la Santina, spingendo l'uscio della casa, mentre Giacomo si avviava lesto per la strada del Ronchetto. Ai
contralto rispose con un gorgheggio: - Chi mi chiama? Ed ecco subito dopo comparire sull'uscio della sala una florida ragazza, dal portamento soldatesco, coi
vide la figura di una donna, ritta in piedi, colla mano sul paletto dell'uscio. - Sei tu? o Madonna, aspetta che vengo . Calzò le scarpe, avvolse la
è mangiato il pane di una casa, non si deve fare come i gatti . E, avviandosi verso l'uscio della scala, lanciò la sua voce di pavone nel vano
, appoggiata mollemente allo stipite dell'uscio, lasciava cadere piccolissimi baci sulla cucuzza della cagnolina. L'ex impresario mise l'un sull'altro
solito attaccare la chiave dell'uscio che mette nel cortile a un chiodo infisso nel battente. Non si trattava dunque che di scendere al primo rumore
attaccate due gambe, e sul quale fosse stata messa una testa arruffata, riempí tutto il vano dell'uscio. Gli occhi eran nascosti da un paio di lenti
sulla loggetta. Molte brighe l'aspettavano dentro e fuori dell'uscio, ma non disperava di saper col tempo e colla pazienza dipanare la matassa. Col
inerzia i vari aspetti del paesaggio, uscii sulla loggetta, che alla luce del dí perdeva molto del suo bello fantastico, e andai a bussare all'uscio
vedere. La Lisa un poco esitante si mosse, tirò il paletto dell'uscio e aprí un battente, che lasciò passare, insieme a un soffio d'aria cruda, un leggiero
Giacomo, mettendo la testa nell'uscio della cucina. - Oh, è lei l'amico che fa l'ingegnere? - domandò facendosi avanti nella luce quasi spenta del
bruscamente disturbata dal rigido programma materno e dall'orario di ferro di miss Haynes, un orario, che, visto a due passi dall'uscio, ove
il nostro uscio, s'incaricano essi di farle capire, e non sempre nel modo piú cristiano, quel che mio padre con uno sforzo sovrumano di energia e di
, si risvegliò spaventato e cominciò ad abbaiare dietro l'uscio. In quel furioso esercizio del battere si sarebbe detto che il vecchio fornaciaio
dovevano servire al mestiere) quando l'uscio fu spinto bel bello e comparve nella luce della loggetta la figura tozza e strapazzata del Manetta, ch'era
pretensioni, a cui aveva sperato di sfuggire, dava segno di risvegliarsi e già si presentava all'uscio come un esoso creditore. I debiti del male voglion
rappresentanza delle Opere pie, pretendevano di mettere all'uscio addirittura il vecchio e nobile partito che aveva fatto l'Italia e, se era possibile
. Fabrizio, il vecchio cameriere particolare del conte, comparve in quel mentre sull'uscio: - La signora contessa prega il signor Giacomo, prima
sfondare l'uscio? - Per Dio! - disse ingrossando la voce per far comparire piú rauca la tenue bestemmia soldatesca, alzandosi, movendosi per il salottino
di una profonda ingiustizia, mentre l'istinto della donna la spingeva ciecamente verso il suo signore e padrone. Una vocetta, fuori dell'uscio
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presto. - Dio sia lodato! Va' a letto, Teresa, va' a letto. - E tu mamma? - Or ora ci vado. La fanciulla fece atto di ritirarsi; ma, prima che l'uscio
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messo la lettera in tasca, e vi teneva sopra la mano, stringendola con furore. Finalmente se ne andarono. La fanciulla balzò all'uscio, tirò il
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picchiati sul battente della porta. Quando si aperse l'uscio sollevò gli occhi e fu meravigliato di veder entrare Orlandi. Con Orlandi si diffuse per lo
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invariabile, si spegneva la lucerna. I fidanzati si salutavano con una lunga stretta di mano, guardandosi negli occhi, e Teresina, chiudendo l'uscio della
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vennero a salutarla, in piedi, tenendo sollevate le gale dell'abito. Avevano fretta, perché il treno partiva a momenti. Sulla soglia dell'uscio si
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signor Caccia, impazientito, si diede a passeggiare per la camera; poi, fuori dell'uscio, facendo sentire una tosse secca d'uomo che si frena. Il
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calamaio. Teresina, alle quattro precise, schiudendo l'uscio solamente per metà, coi piedi fuori, dicendo: - È in tavola. - Carlino, quello due ore
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Teresina era corsa all'uscio, che da quella stanza terrena metteva nel giardino. Era uno sprazzo di luce, di verde, di rosai fioriti; un bel bracco
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cogli occhi sul piatto; il confronto era tutto a vantaggio delle avventure di Telemaco. Un leggero fruscìo accanto all'uscio le trasse un grido. La zia
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