inferiori per i superiori, tutto per la formazione dell’uomo. Questo si inserisce allora nella natura come il suo compimento e la sua corona; se l
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Ecco quindi l’evoluzione preordinata, che conduce necessariamente alla formazione dell’uomo, teoria sulla quale abbiamo già espresso il giudizio
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ciascun tipo, troviamo affinità più o meno strette: per esempio l’uomo e le scimmie antropomorfe si rassomigliano molto. Essi sono anche simili - un
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Figura 2. L’omologia dimostrata con la comparazione dello scheletro dell’arto in diversi vertebrati tetrapodi. Arto anteriore e posteriore dell’uomo
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Figura 5. Le fenditure branchiali di un embrione (da sinistra a destra) di torpedine (pesce), di rana (anfibio) e di un uomo (mammifero).
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come i mastodonti e i dinoteri, è caratteristico il differenziamento, nell’ordine delle scimmie, delle antropomorfe, le più simili all’uomo. Il ramo
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per gli animali, e per l’uomo. Ne daremo qualche esempio. La figura 22 dimostra l’eredità di una coppia di caratteri nelle chiocciole. Possiamo
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sapienza, che l’uomo solo tra le creature è in grado di comprendere e che deve glorificare. Eccone l’inizio:
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Lo scopo della creazione della terra è «la glorificazione di Dio attraverso la natura, che può avvenire soltanto per opera dell’uomo».
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L’uomo che si accinge ad entrare nel teatro del mondo si chiede «chi è», «donde è nato?”: dall’atto della creazione; «a che tende?”: alla vita beata
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Ricordiamo anche l’esempio già riferito della talassemia nell’uomo (p. 189).
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Figura 35. Rappresentazione schematica delle 22 coppie di autosomi e dei cromosomi X e Y nell’uomo con la distribuzione delle bande Q, G e R (dalla
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Nel quinto libro descrive l’origine della terra, dei viventi, dell’uomo, e cerca di spiegare questi formidabili enigmi valendosi di sole cause
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Anche il problema dell’origine dell’uomo può dirsi avviato verso la soluzione.
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Già Linneo, pur nella sua concezione creazionistica, aveva classificato l’uomo fra gli animali, ponendolo fra i Mammiferi, nella classe dei Primati
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Che l’uomo abbia il suo posto nella scala zoologica, sia pure come animalium princeps, è dunque indubbio, e tutte le successive ricerche di anatomia
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Il Darwin, con la sua opera del 1871, L’origine dell’uomo, sostenne che la specie umana si è originata da antenati scimmieschi, per evoluzione, e
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cui ne seguirono poi molti altri, furono considerati dal Boucher come testimonianza del fatto che l’uomo è vissuto accanto ad «animali antidiluviani».
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La tappa più recente è documentata dai resti di scheletri umani e dei manufatti che sono opera dell’uomo.
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da antenati sostanzialmente diversi dall’uomo attuale e più simili ai presunti progenitori scimmieschi. La terza, più antica, è quella in cui questi
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Anche il famoso uomo di Neandertal visse in questi periodi. L’uomo di Neandertal, così chiamato dal nome di una valle presso Düsseldorf in Germania
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Tutto ciò è pacifico: l’evoluzione dall’uomo primitivo fino alla civiltà attuale è ormai ammessa da tutti. È anche riconosciuto il fatto che tale
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sé una grande speranza e, quasi, la precisa determinazione di trovare l’antenato dell’uomo. Dopo alcuni anni di intensa ricerca, nel 1892 il Dubois
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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
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Figura 42. Cranio del Pitecantropo comparato a quello del Gorilla (in alto) e a quello dell’uomo (in basso) (da Howells).
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In quegli anni altri scheletri di un essere con caratteri intermedi fra scimmia e uomo venivano scoperti presso Pechino, a Choukutien. Furono
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Gli antropologi sono d’accordo nel ritenere che questo essere possa considerarsi come un probabile antenato dell’uomo. Per molti caratteri
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La prima emergenza degli Ominidi si può datare all’inizio del Pliocene, circa 5 milioni di anni fa; ma i primi prossimi antenati dell'uomo attuale
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la teoria della terra, la storia generale degli animali e la storia naturale dell’uomo.
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La caratteristica più specifica della natura dell’uomo,
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Le traduzioni della Espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, insieme con L’origine dell’uomo e la scelta in rapporto al sesso dovute a
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R. Moore, Uomo, tempo e fossili, trad. it., Garzanti, Milano 1954.
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Th. H. Huxley, Il posto dell’uomo nella natura e altri scritti, a cura di E. Padoa, Feltrinelli, Milano 1956.
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Sull’origine dell’uomo:
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B. Chiarelli, L'origine dell’uomo, Laterza, Bari 1981.
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V. Marcozzi, S. J., Le origini dell'uomo: l'evoluzione oggi, Massimo, Milano 1972.
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R. E. Leakey e R. Levin, Origini, nascita e possibile futuro dell’uomo, trad. it., Laterza, Bari 1979.
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Atti del colloquio internazionale sull'origine dell’uomo tenuto all’Accademia Nazionale dei Lincei nell’ottobre 1971, Acc. Naz. dei Lincei, Problemi
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L’uomo è il solo degli esseri viventi di cui la natura sia abbastanza forte... abbastanza flessibile, per poter resistere, moltiplicarsi dappertutto
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Frattanto era nato in Inghilterra, lo stesso anno della pubblicazione della Philosophie zoologique, l’uomo di genio che doveva finalmente introdurre
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Avevo anche grande affetto e molto rispetto per lo zio Jos, uomo silenzioso e tanto riservato da far quasi paura, che tuttavia qualche volta parlava
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incontrò, ricorderemo soltanto Thomas Carlyle, che lasciò di Darwin questo giudizio: «Un brav’uomo e di buone intenzioni, ma di poca intelligenza» .
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Da questa affermazione a dire che l’uomo discende da antenati scimmieschi, il passo è breve. Darwin ne accenna già nell’Origine delle specie, e una
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hanno alcuna funzione, quali le mammelle nel maschio, l’appendice vermiforme dell’intestino dell’uomo, i rudimenti di ossa degli arti nello scheletro
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Non appena mi convinsi, - egli dice, - nel 1837 o '38, che le specie erano mutabili, non potei fare a meno di credere che l’uomo dovesse essere
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L'Origine dell'uomo e la selezione in rapporto col sesso apparve nel 1871 e in seconda edizione nel 1874. Non sollevò particolare scandalo: il mondo
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Thomas Huxley, aveva pubblicato: Il posto dell’uomo nella natura. Un altro libro del Darwin che è connesso con questo problema è L'espressione dei
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poi viene l’esposizione dell’affinità dell’uomo con le scimmie, dimostrando come tutti i caratteri morfologici differenziali messi in campo da vari
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Il De Filippi fu aspramente criticato, accusato di ateismo e considerato come un uomo pericoloso. Si disse che era un’infamia che il governo tenesse
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Creatore, e diretta verso un fine: la produzione dell’uomo.
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