più che uno o due grammi di questo vapore. Se durante quella stagione scende dalle montagne un vento caldo, che innalzi rapidamente la temperatura
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luna. Durante l'inverno poi qualche volta la nebbia è densissima; la sua frequenza costituisce uno dei caratteri più importanti di questo clima. Ma
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periodo di tempo si possono aspettare circa 4 temporali ogni mese od uno quasi per settimana. Il massimo numero annuo di temporali osservati in 38 anni fu
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in 38 anni non si ebbe mai un giugno, che non ne contasse almeno uno. Nel giugno 1841 si ebbero 10 temporali, ed è questo il massimo numero osservato
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L'ultima colonna della tabella indica sopra quanti temporali in ogni mese se ne può aspettare uno accompagnato da grandine. Su tutto l'anno si ha una
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Milano e Vigevano hanno dunque un solo maximum estivo e un solo minimum invernale. Tremezzo ha due massimi, uno estivo, l'altro invernale, e due
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terra, e il passaggio di ciascuna può durare uno od anche parecchi giorni.
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delle variazioni irregolari senza uno studio diligente e assai minuto.
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Ha la pressione atmosferica ogni giorno due minimi, uno principale (più sensibile in estate), che in gennajo corrisponde circa alle 3 pomeridiane
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degli altri, e verso le 3 ½ ant. un terzo maximum, l'uno e l'altro intercalati fra il massimo di mezzanotte e il minimo della mattina. Questi sono
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ore della sera dalle 6 a mezzanotte) si ha uno stato intermedio o di transizione. Questa legge è un po' meno spiccata nell'inverno che nelle altre
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, il suo minimo cade ad ore molto variabili intorno alle 6 del mattino; l'uno e l'altro pare coincidano abbastanza bene coll'epoca della massima e
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quantità. Nell'inverno il valore minimo è intorno alle 7 del mattino, il massimo verso le 5 pomeridiane. Nell'estate vi sono due minimi, uno poco dopo
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uno è il consueto dello 5 pom., l'altro ha luogo il mattino verso lo 8 antimeridiane.
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d'accordo fra Ministero e Commissione, non avvengano inconvenienti ed imbarazzi. D'altronde questo articolo avrà uno scopo immediato, che se gli
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amico l'onorevole Odescalchi, uno dei benemeriti fondatori del museo industriale di Roma, potrà egli stesso dirgli chi è che paga un museo a cui
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costruire due grandi strade che soddisfaranno al bisogno naturalmente sentito in Roma di strade ampie; queste avranno uno sviluppo di oltre otto chilometri
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mondo, in nessun paese ove abbia minimamente penetrato un raggio di civiltà. Potrete costringere chi devo percorrere uno spazio di 60 o 70 metri quanto
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profondamente. Costruzioni sopra costruzioni, ruine sopra ruine, fanno sì che l'architetto nell'edificare trovi quasi sempre uno strato di macerie di 10 o 12
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Ma non neghiamo il male perchè non è di nostro gusto la medicina. È un fatto che fra i lavori indicati nella tabella A, non uno, non uno solo tende
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uno Stato cinque volte più piccolo del nostro.
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Caserme per due reggimenti di fanteria, ed uno d'artiglieria. Ma sono caserme per reggimenti sul piede di pace, o sul piede di guerra?
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respirabile avranno i nostri soldati; non ci si dice se i letti saranno messi io sale a cinque o sei file, se saranno l'uno sopra l'altro come nei bastimenti
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cosa, e che sarebbe desiderabile che non fosse così, e che quando uno fa il ministro, non facesse altro che il ministro.
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; trattandosi di privilegi, mi permetta che lo dica, tanto è uno che due, il principio è violato; dunque tutte queste critiche non sono del caso per l'onorevole
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siano già due istituti di perfezionamento uno a Milano, e l'altro a Firenze, che del resto hanno pochi scolari. Si sono date 100 mila lire per
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, e mano mano che uno cessa di essere ministro di pubblica istruzione diventa professore dell'Università di Roma; figuratevi se sarà possibile
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facilmente, uno dopo l'altro." "Oh, non li conosci" rispose il conte. "Essi berranno il mio vino e le ragioni del signor professore, loderanno tutto e
quest'ultimo, uno in faccia all'altro, senza parlare. Pareva che vegliassero un morto. Steinegge si alzò, accese in silenzio una candela e tornò a
tutti, poi ne sceglieva uno e lo tempestava di motti e di frizzi, voltandogli addosso le risate della compagnia, sprecando un tes oro di spirito e
profonda: "In un gran brutto sito, cara la mia bella signora." "Allora non ci vado." "Sarebbe ben meglio" interruppe uno dei portatori. "Oh sì
boccate di fumo. "Io non parlavo per voi italiani" diss'egli. "Der Hund ist treu." Silla prese la penna e scrisse. Erano seduti uno in faccia
myosotis? Non ti scordar di me, a destra; non ti scordar di me, a sinistra; non vi scordate di me, signori e signore. Forse uno è caduto sulle spalline di
è alto. Quando si guardano pare che si vogliano mangiare. Così ci ha detto il cuoco a Momolo, perché pare che il cuoco non tenga né dall'uno né
Dio in una costola d'Adamo. Uno scrittore moderno, più gentile di Esiodo e probabilmente più sincero, dice « Datemi le ricchezze senza la donna, non mi
Giunti alla sala da pranzo, trovammo la tavola imbandita. Il curato mi fe' sedere alla sua destra; uno dei due preti che avevo intraveduto alla messa
, diss'io, che cosa mi resta a sapere?? - Bazzetta è un birbone; mi fa tante corna quanti ho capelli in testa; è uno sfaccendato. - ... ato, ripeteva la
autore ciò che è pei fiori la pia rugiada dell'alba. Uno di quei componimenti aveva nome il Professore di greco l'altro portava il titolo che sta in
cassa da morto. Egli camminava a fatica sotto il peso, il quale, a tutti gli alberi che incontrava, ne scoteva, urtandovi, uno scroscio di goccie di
fuga dietro una siepe; il cane aveva abbaiato sommessamente come uno che non sappia di aver torto o ragione, poi anch'esso via nella macchia. Proseguii
tornai da lui, s'era ricomposto, ma senza ombra di dissimulazione. Mi diè uno sguardo di amichevole confidenza, mi prese la mano e la tenne alcuni
Uno squillo sottile e prolungato rispose allo scrollo potente che il sagrestano, avvezzo alle corde del campanile, aveva dato all'esile cordicina
dell'infermo, e pareva moribondo. Vedendo i suoi figli, ebbe uno strano gesto; ma si contenne, a un cenno del curato che continuò il discorso interrotto
la borsa dell'elemosina in cima ad una lunghissima canna che si piegava mollemente ad ogni scrollo. Egli faceva il suo mestiere di scaccino con uno
essere costui che preferiva alla strada comoda che sale dalla parte di ponente, questo sentiero da scoiattoli? Due sole ipotesi possibili, - uno cui
curato. Un grande artista, uno scrittore, che so io, un poeta di Milano, che si diverte ad andare attorno a ritrattare le montagne, sicuro; un signore di
più famose, ma il giovine autore inedito, non è ancora abbastanza franco per arrischiarsi senza arrossire a sostenere un giudizio in uno studio bene
tempo dei tempi, v'erano quattro fratelli che s'amavano di cordialissimo amore e non si staccavano mai l'uno dall'altro. Erano belli, giovani, freschi
l'Amor filiale, vuote allegorie che non chiudono più alcuna idea. Ultimo, poeticamente ultimo, è il Disinganno, un uomo che cerca con uno sforzo
marciapiede una grua eleva nell'aria il suo unico braccio di ferro, che s'alza e s'abbassa con uno stridore di lima. Uomini neri dal sole, di fatica e