riguardi non corrispondono al vostro merito, più alle disposizioni dell'altrui animo badando che alle cose. Plutarco racconta che uno di questi sublimi
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persona ingorda e gelosa; » Il marchese di Mantova, dice il Castiglione, » essendo a tavola con molti gentiluomini, uno » di essi, da poi che ebbe
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quadro delle nozze d'Alessandro, esposto pubblicamente in Olimpia, eccitò tale estasi ne'giudici pei giuochi, che uno d'essi disse alla presenza di
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Chi veste più magnificamente di quel che le sue facolta gli permettono, é uno sciocco che si espone al pericolo di mostrarsi presto tra cenci; ovvero
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e credono del loro beante aspetto beneficare le genti io non dirò ciò che Vespasiano disse ad uno di loro: » Amerei meglio che tu puzzassi di aglio
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Essendo le nostre parole uno de'mezzi per cui facciamo passare nell'altrui animo le nostre idee, é chiaro che di sensazioni spiacevoli possono essere
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indietro, adagio, non é questo quel ch'io voleva dirvi, anzi pure è questo, si, no, che é uno sfinimento di chi parla, una morte di chi sta ascoltando. Alle
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rappresentare la stessa idea dipinse Omero colto dal vomito, e uno stormo di poeti sdraiati a terra e intesi a raccogliere, ciò che gli usciva di bocca
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e delle parole, con cui esterni a qualcuno l'uno o l'altro degli accennati affetti, allorché lo abbordi o da lui parti, costituisce il saluto.
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passeggiava a fianco di due senatori e in mezzo di essi, gli spedi un suo officiale e gli fece dare uno schiaffo.
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quale avea per vicino uno di questi si incomodi scioperati. Costui, non sapendo che fare di sè stesso, va un giorno a ritrovare il letterato. Questi lo
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condoglianza non è eseguito che da uno: m'arresterò dunque sul secondo. Osserverò dapprima che una condoglienza troppo tarda diviene quasi un insulto
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; primieramente siete uno, stolto ecc..
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. Un padre darà segni di preferenza a'suoi figli, non perché l'uno è nato prima e l'altro dopo, non perchè l'uno ha gambe diritte e l'altro storte, non
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della sua disposizione in ogni eventualità di bisogno riesce sempre piacevole e cara. Uno Scita, aspirando ad ottenere in matrimonio la figlia d'un
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sono abbastanza ricco per salutarvi in piazza, diceva uno scroccatore d'impieghi a un ministro decaduto. All'opposto Voltaire celebrò Turgot nella sua
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condannabile uno sfarzo orientale tendente ad accrescere inutilmente la distanza tra il suddito e il sovrano, é parimente condannabile una sordida pidocchieria
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avanzo della barbarie de'nostri maggiori. I Negri di Loango non permettono che si seppellisca uno straniero nel loro paese: se un Europeo vi muore, fa
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accidentali che ci sorprendono senza che possiamo né prevederli né prevenirli, sono le cause per cui l'uomo vive in uno stato continuo di agitazione e
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ogni venditore vorrebbe essere solo, » come solo vorrebbe essere ogni compratore ». Ecco la ragione per cui in Atene uno straniero che frammischiavasi
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gli altri popoli celtici. Appena vedevano essi uno straniero, che tutta la loro fierezza deponevano e la loro ferocia; davano segno della più sincera
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Allorché un fanciullo col mezzo d'uno specchio caccia la luce solare sul volto d'una persona distante questa risentesi bentosto; e il suo
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credito. E' questa la ragione per cui lo stato di servitù fa e sarà sempre uno stato d'abbiezione; perocchè da una parte la dipendenza, dall'altra il
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soccorrerlo, gli dicono in non oscuro linguaggio: Tu fosti uno stolto o un perverso. - Tale suole essere l'onesta e urbana consolazione che si porge
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modello della bellezza o scostarcene; quindi un'aria di volto sereno, uno sguardo modesto, un'attitudine diritta, un portamento nobile e gentile, un
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caratteristico di follia. « Quando vedete uno che guarda troppo intento con gli occhi stupidi a foggia d' insensato, o che ride scioccamente come que' mutoli
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campo. 6.° » Sono alcuni che in andando levano il piede » tanto alto come cavallo che abbia lo spavento, » e pare che tirino le gambe fuori d'uno stato
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a confondere l'idea della nostra persona con quella d'uno stupido o d'uno scemo.
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alimenta speciali manifatture. A misura che il sentimento dell'accennata superiorità va scemando, vengono ad uno ad uno distrutti gli usi della
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. All'opposto, egli aggiunge, degli Italiani nessuno parlava, fuorché il duca Lodovico, il quale perciò diceva ai Francesi: Oh! ad uno ad uno. Le Memorie
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da » capo, con molte cosette di mezzo, che sono uno » sfinimento, come sono per esempio que' vostri colori » rettorici: E dove era io ora? Ah sì. E
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canzoncina, un po'di latino, uno scheletro cronologico detto storia, un elenco dei nomi delle città e de' fiumi, chiamato geografia, ecc., in somma
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brillano di più ne' crocchi sociali. Ne' discorsi di Rousseau neppur l'ombra scorgevasi di quello stile che ne' suoi scritti si ammira. Nicole, uno de
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giammai pensato ad essi. Uno sguardo incerto, una parola dubbia, un atto che non sanno spiegare, eccita tosto il loro mal umore; quindi succedono
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di farne uso ad uno, altrettanto riesce spedito all'altro il ribatterle. Colla 2.ª specie si dice all'avversario ch'egli non conosce la materia di cui
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tradito, che spirò istante. Egli é sì vero che la vanità è causa di dispute, che il silenzio d'uno de'disputanti che resta nella propria opinione
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mortificazioni alla vanità dell'odiato. Secondo che racconta il Castiglione, trovandosi due nemici nel consiglio di Fiorenza, l' uno di essi, il quale
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più scarseggia di ragioni. 2.° Nel calore della disputa gli animi perdono di vista l'argomento primitivo, e vanno divagando tra idee accidentali l'uno
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» non che tu medesimo t'indurì, e a poco a poco » senza avvedertene , come chi è tocco dalla pestilenza, » che dall'uno s'appicca all'altro, tanto » sei
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conterebbero una guerra di più. Nouchirevan, re di Persia, aveva condannato a morte uno de' suoi paggi per aver questi inavvertentemente sparsa sopra
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dello spirito; allorché essi non ne sono, per così dire, che l'ombra o il riverbero, la loro influenza é uno de' dolci incanti della vita: ben lungi
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Galateo. Tom. II 17 Se rubavasi uno sparviero, che pregiatissimi erano tra' cacciatori, doveva il ladro pagare tanti scudi d'oro, e non potendo ciò
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, per dir meglio, un miserere.Se qualcuno riesce a dimenticare i mali comuni, l'uno o l'altro degli astanti glieli rammenta con circostanze nuove, e il
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? Perciò madama Geoffrin, parlando d'uno di questi stucchevoli Ciceroni, diceva: » Allorché » egli mi parla, vorrei che Dio mi facesse la grazia » di
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tutti i pensieri degli astanti: non vi sfugge uno sguardo ch'ella nol vegga; non formate un desiderio ch'ella non conosca; non proferite una parola
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buono non s'offende d'uno sgarbo, non fa rumore per un'altrui svista; dissimula le mancanze d'ossequio e di rispetto che a prava intenzione non si
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uno; poiché se la rozzezza è naturale, la gentilezza é figlia dell' educazione; dunque rigorosamente parlando, in vece d'inalzarsi, l'astratto si
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altri. Mustadin Saadi nel suo Rosarium politicum riferisce che un certo re condannò a morte uno de' suoi schiavi, e che questi, non vedendo speranza di
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che trema ai cenni del ricco e fa eco ai detti delle persone più viziose; E' uno scroccatore, che dà menzogne per ottenere vantaggi personali
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, non deve oltrepassare il rapporto di uno ad uno e mezzo. Quindi pria di profondere lodi dobbiamo esaminare le qualità delle persone; e se ci accade di
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