ermellino e una corona con diamanti. Abitava in un Palazzo Reale di stile antico e dormiva sotto un baldacchino, e la mattina, poco dopo il suono della
paraletteratura-ragazzi
stupida mai piú. Sei tanto brava, Bellissima mia! — E le due si abbracciarono. Era proprio una scena commovente. — E ora, quel povero mercante
paraletteratura-ragazzi
ginnasiale; ma una mattina decise di non andare a scuola, e si mise a fare il brigante. Da allora gira per i castelli, ruba, scappa e fa tradimenti di ogni
paraletteratura-ragazzi
cartone, castelli, lampade e navi. Il bravo signor Negretti sapeva ballare e cantare molte canzoni, e la notte dormiva in una cuccetta, uguale a quelle
paraletteratura-ragazzi
p. 5 Una lettera dell'autrice 7 Le straordinarie avventure di Caterina 11 Capitolo primo 18 Capitolo secondo 25 Capitolo terzo 35 Capitolo quarto 41
paraletteratura-ragazzi
Incomincia la bella storia di Rosetta e di Caterí, e di una bambola senza boria che dice solo: No e Sí.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 10
Sebbene la casa di Caterí sembri, a vederla, una casa come tutte le altre, io vi debbo raccontare la sua storia perché, fra centomila che ne so, è
paraletteratura-ragazzi
Pagina 10
mai dunque fa chicchirichí? Ma chi? Ma chi? — Insomma, fu un vero divertimento. La mamma aveva portato anche una collana di castagne secche e una
paraletteratura-ragazzi
Pagina 104
La casa è grigia, piuttosto brutta. Per guardare fuori della finestra bisogna salire su di una sedia, e stare molto attenti, perché la sedia zoppica
paraletteratura-ragazzi
Pagina 11
c'è insalata, Caterí. - Allora una pagnottina di pane. - Non è possibile, Caterí. - Mezza pagnottina. - Non c'è. - Un boccone di pagnottina. - Nemmeno
paraletteratura-ragazzi
Pagina 12
- Sí, - fece Bellissima. Caterí andò ad aprire, ma era il vento che aveva voluto fare uno scherzo. - Sei una sciocca, Bellissima, - disse Caterí
paraletteratura-ragazzi
Pagina 14
- Sì. - E ci starai, allora. Tanto non servi a niente e non sei buona a niente. Se valessi almeno un centesimo ti venderei e mi comprerei una mollica
paraletteratura-ragazzi
Pagina 16
— Sono lo Stracciarolo, per servirvi, — disse l'ornino che aveva bussato alla porta, levandosi il cappello. Aveva una lunga barba, e un vestito tutto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 17
nel tronco della Vecchia Quercia. Era un gufo molto gentile e freddoloso e aveva gli occhiali. Il suo berretto era rosso e bianco. Fu una vera
paraletteratura-ragazzi
Pagina 24
ricordò a tempo che essa non suonava piú. Il gufo porse a Tit una foglia di quercia, e non volle il soldo. In quel momento fra le foglie della Quercia
paraletteratura-ragazzi
Pagina 25
cose, perché nei suoi occhi passavano le piú diverse espressioni. D'improvviso, tutto il suo volto fu pieno di una grande commozione, ed egli guardò
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
Era presente anche la Regina delle Fate che parlava di una nuova servetta che aveva da poco assunta nel suo palazzo: — Si chiama Grigia, — diceva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 36
è una cosa che t'interessa tanto. È dunque molto bella questa Bellissima? Caterina avrebbe voluto dire: « È tanto graziosa, con dei begli occhiettini
paraletteratura-ragazzi
Pagina 37
Caterina mise fuori prima una gamba e poi un braccio, e finalmente apparvero il suo grembiule e il suo naso. Uscí, dando la mano a Tit e, appena
paraletteratura-ragazzi
Pagina 44
ancora della brava Grigia. Tit si sedette sotto ad un pino, vicino a Caterí, e subito una cameriera venne a portare il gelato di erba, pinoli e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 45
Pensate, dopo tanti giorni, Tit aveva finalmente riaperto gli occhi! Caterí inciampò nella vesta, dalla sorpresa, e una mosca che abitava là sul
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
Caterinuccia; per mostrare come, si distese a terra, e allora Tit, al pensiero di una simile scomodità, le dichiarò eterna riconoscenza. E per non
paraletteratura-ragazzi
Pagina 50
fate e tutte le lucciole vestite di seta verde; nel mezzo sotto una grande lampada aspettava il Principe Felice. Ma la Principessa non venne perché
paraletteratura-ragazzi
Pagina 51
regalò questa trombetta d'argento che suonava una canzone dolce, ma una sola, con una voce che sembrava la sua. Adesso ha preso freddo e non suona piú. E
paraletteratura-ragazzi
Pagina 52
È una cosa inverosimile e non la direi se non fosse vera. Nell'occhio destro dell'eroe si vide una lagrima. — Oh, Caterí, avevo creduto che ella
paraletteratura-ragazzi
Pagina 53
frange d'oro; agli angoli del salotto vi sono quattro zanne di elefante, e dovunque si possono vedere tigri e leoni imbalsamati. C'è anche una scimmietta
paraletteratura-ragazzi
Pagina 55
anch'io potermi fermare a lungo in una casina come questa. — Volentieri, soltanto dovrete sedervi sull'orlo del letto, perché non c'è altro posto
paraletteratura-ragazzi
Pagina 57
La Regina delle Fate le disse: — Sai che hai trovato marito? — e le diede una leggera spinta. Ed ella disse: — Sí. Allora Caterinuccia esclamò: — Oh
paraletteratura-ragazzi
Pagina 62
— Evviva! Evviva! — gridò Tit. — Pensate, — continuò Rosetta, — ho conosciuto una signora che ha diciotto bambini; tutti i giorni si rompono le calze
paraletteratura-ragazzi
Pagina 68
Doveva essere nata da poco tempo, perché era circa della statura di Bellissima; aveva un grembiule bianco con un bavero d'oro e una reticella d'oro
paraletteratura-ragazzi
Pagina 69
bellissima Principessa. Ma prima molto gentilmente volle fare una suonatina sulla chitarretta che aveva al collo. La canzone diceva:
paraletteratura-ragazzi
Pagina 70
Oh, povela pincipessa! Sono una povela pincipessa! — e piangeva sempre. Sperava che essi avessero almeno sentito notizie del suo aeroplano, ma si
paraletteratura-ragazzi
Pagina 70
suoi occhi erano felici, e Caterì osservò che in ognuna delle sue pupille c'era una minuscola principessa. Tit cadde in ginocchio, e baciò il lembo del
paraletteratura-ragazzi
Pagina 71
trombetta d'argento? Oh, mi dimenticavo. Una volta, suonò. Suonò tanto piano che la udí soltanto Caterinuccia che la teneva sotto il cuscino. Aveva
paraletteratura-ragazzi
Pagina 73
asciugargliele. Poi scappava e si nascondeva e faceva: Bu! Bu!, dietro una pietra. Negretti correva dietro la pietra, ma intanto si accorgeva che il
paraletteratura-ragazzi
Pagina 81
le luci accese, e i burattini che piangevano perché avevano perduto il signor Negretti. E quando lo videro, fecero una festa magnifica, misero in
paraletteratura-ragazzi
Pagina 83
grandi, e certune perfino la gobba e gli occhi storti. Figuratevi. Finalmente, Paolo Pietro vide una bellissima Principessa, con tre collane di perle e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 99
vuoi — ha detto. Marístella a casa sua la penso come una palla di gomma chiusa dentro una scatola. Una palla che vuole uscire, che vuole rimbalzare da
paraletteratura-ragazzi
È ora di alzarsi. Mi lavo e mi vesto. Ogni mattina trovo le scarpe pulite, le camicie lavate e stirate, appoggiate sullo schienale di una sedia
paraletteratura-ragazzi
un piccolo tesoro. Qualcuno, a volte, gli porta anche qualche nuovo tegame di cui sperimentare il suono, o una vecchia caffetteria da picchiettare, o
paraletteratura-ragazzi
Aldo è il più ricco della classe. Dice che ha una bella camera con tante cose da far vedere, ma che di rado viene qualcuno a vederle. - Io le vedrei
paraletteratura-ragazzi
accendini. Prima dipingeva sulle scatole di fiammiferi, ma siccome adesso tutti usano gli accendini, lui li dipinge e li vende. Ha una faccia marrone tutta
paraletteratura-ragazzi
già messi a posto c'è ancora qualcosa. Hanno dimenticato una borsa! Nella grande quantità di pacchi, sacchetti e regalini dev'essere sfuggita. Nella
paraletteratura-ragazzi
l'idea che uno si fa di una persona senza prima conoscerla bene. Ieri ci ha dato un tema: "Inventa un racconto fantastico sui pregiudizi". Mi
paraletteratura-ragazzi
bandierina del calcio d'angolo. È una bandierina gialla, alta pressappoco come lui, che sventola allegra, fissata su uno stecco storto. Le gira intorno un
paraletteratura-ragazzi
... - Un vuoto? Altro che vuoto. Questa è una voragine, un buco nero! Ma cos'hai oggi Nadir? Il fatto è che sto pensando al cane del campetto di via Monte S
paraletteratura-ragazzi
Maristella Nasochíuso è la mia amica e compagna di classe preferita. Ha i capelli biondi e lunghi e la pelle bianca come una nuvola. Le piace
paraletteratura-ragazzi
Dal mio balcone si vede benissimo il salotto di casa Nasochiuso. La signora Nasochiuso è seduta sul sofà con una sua amica, la signora Preziosi
paraletteratura-ragazzi
merendine, carte lucide e carte dorate. Un vecchietto, forse entrato per comperare un cavolo e due carote, esce con una piramide di ceste e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 61
dappertutto. Nel tentativo di bloccarlo, Maristella affonda una scarpa in una grande torta con la scritta "buon compleanno", scivolando si appoggia a
paraletteratura-ragazzi
Pagina 67