Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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le bastava di poter soccorrere i poveri. Nel 1875 le arrivò  una  letterina firmata da una piccola Maria, scolara di seconda
i poveri. Nel 1875 le arrivò una letterina firmata da  una  piccola Maria, scolara di seconda classe in una scuola di
firmata da una piccola Maria, scolara di seconda classe in  una  scuola di Torino. Che cosa chiedeva la povera scolaretta?
diceva proprio così: «Sento che non posso vivere senza  una  bambola!». La Principessa volle che fosse appagato subito
il desiderio della scolaretta torinese e inviò alla scuola  una  sua dama con una bambola. La messaggera disse alla bambina:
scolaretta torinese e inviò alla scuola una sua dama con  una  bambola. La messaggera disse alla bambina: - Margherita, ti
disse alla bambina: - Margherita, ti manda un bacio ed  una  bambola e vuole essere da tutte voi scolarette tenuta come
da tutte voi scolarette tenuta come per vostra sorella. -  Una  volta, a Palermo, mentre Ella passava, una povera danna le
sorella. - Una volta, a Palermo, mentre Ella passava,  una  povera danna le si avvicinò per porgerle una supplica.
Ella passava, una povera danna le si avvicinò per porgerle  una  supplica. Intanto una figlioletta della disgraziata, per
danna le si avvicinò per porgerle una supplica. Intanto  una  figlioletta della disgraziata, per correrle dietro, cadde
 UNA  BRUTTA DIMORA Mario va malvolentieri in compagnia di
Davanti alla sua casa c'è un cortile sudicio, che sembra  una  pozzanghera; un portico, che sembra una stalla; e accanto
sudicio, che sembra una pozzanghera; un portico, che sembra  una  stalla; e accanto v'è una stalla, che sembra un letamaio.
un portico, che sembra una stalla; e accanto v'è  una  stalla, che sembra un letamaio. D'autunno, quando cade la
quando cade la nebbia, quella cascina mette addosso  una  grande malinconia. Anche la cucina, in cui si entra per una
una grande malinconia. Anche la cucina, in cui si entra per  una  porta bassa, è uno stanzone affumicato, con un vecchio
E LA RICOTTINA Pierina va al mercato a vendere  una  ricottina. Pensa: - Vendo la ricotta e ricavo tre soldi.
sotto la chioccia e nascono due galletti. Li vendo e compro  una  pecorina che farà due agnellini Li venderò e comprerò una
una pecorina che farà due agnellini Li venderò e comprerò  una  vitellina che mi darà due manzi. Venderò i manzi e comprerò
vitellina che mi darà due manzi. Venderò i manzi e comprerò  una  casini col terrazzino. Io starò sul terrazzino e la gente
giorno, signora Pietrina! - Così dicendo la sciocchina fa  una  riverenza e la ricotta schizza in mezzo alla strada Queste
e la Maria avevano preso  una  buona abitudine. Si alzavano prestino, e, prima di andare a
e, prima di andare a scuola, facevano ogni mattina  una  corsa nel giardino, per vedere le loro pianticelle. Una
una corsa nel giardino, per vedere le loro pianticelle.  Una  mattina ebbero la gradita sorpresa di trovare tutta fiorita
ho fin qui raccomandate, aggiungi ancora la creanza, che è  una  virtù molto pregevole. Anche senza galateo puoi essere una
una virtù molto pregevole. Anche senza galateo puoi essere  una  brava fanciulla. Ma un po' di buona creanza è necessaria a
sgarbate, dà molestia, e disgusto alla gente. Se  una  persona è ruvida come una grattugia, nessuno si accosta
e disgusto alla gente. Se una persona è ruvida come  una  grattugia, nessuno si accosta volentieri a lei. Marta è una
una grattugia, nessuno si accosta volentieri a lei. Marta è  una  buona pasta di ragazza, ma, a trattare con lei, si direbbe
ed aspro. Marta ama i suoi fratellini, ma non sa far loro  una  carezza; a divertirsi con essi non ci ha gusto. Obbedisce
negli atti, nelle parole, in casa e fuori, il contegno di  una  ragazza bene educata. Ricòrdati che il bel tratto trova
OZIOSA La zia Conceda diceva a Bianchina,  una  bimba assai svogliata:
un bel materasso di lana, le lenzuola sempre di bucato,  una  coperta pesante per l'inverno e una di tela bianca per
sempre di bucato, una coperta pesante per l'inverno e  una  di tela bianca per l'estate. Bebè era proprio una bambola,
e una di tela bianca per l'estate. Bebè era proprio  una  bambola, fortunata. Fot. R. Fiorilli. Due fanciulli
le scuole, o fanciulli servono la Patria appartenendo ad  una  grande organizzazione nazionale che prende il nome
soldati e bravi cittadini. Quei fanciulli sono vestiti con  una  camicia nera e hanno un berretto dello stesso colore dove è
vorrebbero entrare nei Balilla anche per esser vestiti come  Una  squadra di Balilla ciclisti gli uomini grandi che sono
quando il fiume diede di fuori si buttò a nuoto, salvando  una  bambina che veniva portata via dalla corrente e si era
veniva portata via dalla corrente e si era aggrappata ad  una  tavola, ma stava per affogare.
che quando aveva dodici anni, passeggiava un giorno per  una  campagna di Stresa, sul lago Maggiore. Era con lei suo
ed giovinetto Principe disse al gentiluomo: - Mi prenda  una  di quelle foglie, chè mi voglio fare una bella tromba. -
- Mi prenda una di quelle foglie, chè mi voglio fare  una  bella tromba. - Margherita, però, capì che l'atto del
- Margherita, però, capì che l'atto del fratello non era  una  cosa bella e si oppose dicendo: - non sai che queste zucche
e rammendi. È  una  cattiva abitudine di certe massaie quella di fare il bucato
fare il bucato due volte sole, o tre all'anno; ed è anche  una  malintesa economia. La biancheria sporca, lasciata lungo
In ciò si mostra la tua abilità. Qui manca un bottone, o  una  fettuccia; là un occhiello va rifatto. Siano pochi, o
riparerò poi». Oggi è soltanto un forellino in un lenzuolo,  una  scucitura in un giubbetto, uno strappo in una camicia: e
un lenzuolo, una scucitura in un giubbetto, uno strappo in  una  camicia: e con due punti, o una toppa, rendi quella roba
giubbetto, uno strappo in una camicia: e con due punti, o  una  toppa, rendi quella roba come nuova. Al contrario, se non
CUCINA DI ZELINDA Zelinda, un'amica di mamma Vittoria, è  una  brava donna da casa. A qualunque ora la si vada a trovare
focolare colla cappa del camino, dalla gola del quale pende  una  catena, al cui gancio è attaccato il paiuolo. Sul fuoco
e la paletta pare che facciano da guardiani al focolare. Ad  una  parete sono appesi vecchi rami lucidissimi insieme con
pentole, i tegami, i piatti, i bicchieri, le bottiglie. Da  una  corda tesa si vedono i ramaiuoli, il colabrodo, uno
un vecchio orologio che segna le ore, facendo uscire da  una  finestrina un cucù cuculo che fa «cù cù» tante volte.
si trova l'acquaio per rigovernare le stoviglie e vicino  una  piattaia o rastrelliera. La tavola posta nel mezzo è grande
 UNA  BUONA AZIONE Una vecchietta che passava sempre a chiedere
BUONA AZIONE  Una  vecchietta che passava sempre a chiedere l'elemosina, era
a casa, poi riprese la sua via, contento di aver fatto  una  buona azione.
bestie e rifornire le mangiatoie, ha visto ch'era avvenuta  una  disgrazia. La mucca vicina alla buona Morella, le aveva
mucca vicina alla buona Morella, le aveva dato nella notte  una  cornata in un occhio. Ora la bestia perdeva sangue e
della sua compagna che Ie ha fatto tanto male: già ha preso  una  grossa bacchetta per darle una botta quando il babbo non lo
tanto male: già ha preso una grossa bacchetta per darle  una  botta quando il babbo non lo vedrà. Ma poi pensa: -
allora depone la bacchetta in un angolo e va invece a fare  una  carezza alla povera Morella.
che andava alla caccia nel capanno. Egli portava con sè  una  civetta ammaestrata. Quando Mario l'ha vista ed ha saputo
per tradirli e farli cader prigionieri, ha sentito  una  grande avversione per 1' uccellaccio e avrebbe voluto
abbi compassione della mia vita!... Ho ricevuto or ora  una  lettera di mia sorella. M' annunzia che il mio povero e
vecchio padre sta molto male, e che desidera vedermi ancora  una  volta prima di morire. O Signore! fa ch'io arrivi in tempo
che era  una  pietà, ma almeno mi serviva per sentire meno forte il
non aveva nulla da fare, prendeva un foglio di carta e  una  matita, e si metteva a copiare ora una cosa ora un'altra.
un foglio di carta e una matita, e si metteva a copiare ora  una  cosa ora un'altra. Un giorno disegnava un albero: schizzava
il tronco, i rami, le foglie. Un giorno disegnava un fiore,  una  rosa o un bel papavero. Se egli avesse avuto una scatola di
un fiore, una rosa o un bel papavero. Se egli avesse avuto  una  scatola di colori avrebbe anche dipinto; ma pensando a
gli oggetti per disegnarli, il disegno era per lui  una  istruzione.
 UNA  STORIELLA DA RIDERE Questa storiella venne narrata da
narrata da Sèrafo mentre con i suoi amici stava mangiandosi  una  scodella di fragole dolcissime e fragranti. Un Re aveva,
rispose timido il contadino - io vorrei essere impiccato a  una  pianta di fragole. Tutti i compagni di Sèrafo si misero a
il suo canto mori sull' acque del lago, come il gemito d'  una  colomba. « Che buona Elisa! « disse, scrollando il capo, la
« E come vuoi che Arnoldo ci senta, se tu canti con  una  voce patetica al pari della sciagura che la tua canzone
lieta, più viva; se nostro fratello non ,è lontano di qui  una  lega, scommetto che risponderà al nostro richiamo! » E la
e la Maria, tenuti per mano dalla mamma, si avvicinarono.  Una  bella capretta dal pelo lungo, con due corna ritorte e una
Una bella capretta dal pelo lungo, con due corna ritorte e  una  sonagliera al collo era attaccata a una carrozzella. -
due corna ritorte e una sonagliera al collo era attaccata a  una  carrozzella. - Bella! Che forza! E com' è buona! -
mettergli nel cappello un soldo per ciascuno e fare  una  carezza alla bestia. Il vecchio ringraziò e sorridendo
la Luisa aveva  una  bambola. Gliel'aveva regalata una signora che abitava nella
la Luisa aveva una bambola. Gliel'aveva regalata  una  signora che abitava nella stessa casa. La Luisa, felice,
felice, voleva insegnarle tante belle cose. Voleva farne  una  bambola ben educata, ora che anche lei era diventata più
non si fanno i bocconi così grossi, ghiottoncella! Tu sei  una  bambola incorreggibile! Ti bo detto cento volte che non si
Ti bo detto cento volte che non si fot. R. Fiorilli  Una  lezione di buona creanza alla bambola grida: voglio questo,
mangi e hai la bocca piena. Allora diventerai tu pure  una  bambola ben educata! - Povera Luisa! Chi l'avesse sentita
domestici infidi e parenti aguzzini (forse...),  una  fuga all'alba e una rivelazione sconvolgente; manca solo il
infidi e parenti aguzzini (forse...), una fuga all'alba e  una  rivelazione sconvolgente; manca solo il tesoro, che però
altrove. Un romanzo dal classico impianto avventuroso;  una  storia di incomprensioni familiari, ma anche di amicizia e
averne più dell'altro, decisero di chiamare a far le parti  una  Scimmia, che godeva fama di valente avvocato. La Scimmia
per pesare le parti da assegnarsi; ma tagliò in modo che  una  riuscisse alquanto più pesante dell'altra. Poste le parti
morso al pezzo più grosso e ne fece un bel boccone. Ripesò  una  seconda volta e diede ancora un morso per rendere i due
verde si intrecciava fra il rosso. Oggi dalla casa di Mario  una  donna è passata con un cestino colmo dei frutti rossi e
offerte, volle subito assaggiarle; ma quando ne ebbe aperta  una  coi denti la dovette gettar via. Un bacolino si torceva
e tutte dovette buttarle con gran gioia delle galline.  Una  delusione per Mario! Proprio non c'era da fidarsi delle
che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare  una  mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e  una  coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi sorprendere
Mise allora nella dispensa, in modo che non si vedesse,  una  trappola che lasciava scorgere un bel pezzetto di formaggio
La «Francina» ha  una  compagna di giuochi appena minore di lei, che si chiama
la «Francina» l'ha vista in un cantuccio mentre ninnava  una  bambolina formata da un torsolo di pannocchia e da un pezzo
e da un pezzo di stoffa regalatale dalla zia. Ella aveva  una  grazietta di piccola mamma proprio da innamorare.
E PREVIDENZA Sempronio segue con l'occhio  una  formichetta che, spuntata fuori della sua buca, accorre
essi, prima d'entrare in paese, sostarono qualche istante a  una  fontana che chiocchiolava lungo la via. La fontana non
era lì con i secchi ad attingere la fresca acqua corrente.  Una  lapide infissa dietro la fonte indicava il nome di colui
al paese. Era uno del luogo che tornato dall'America con  una  discreta fortuna, aveva
e con ragione, perchè sa che, a fare un debito, si lega  una  corda al collo, e dà il capo della corda in mano al
precisamente come la valanga, che comincia dall'alto con  una  pallottola di neve, e, rotolando a valle, si ingrossa come
pallottola di neve, e, rotolando a valle, si ingrossa come  una  montagna. Guai a fare il prima debito! A pagarlo, se ne fa
il secondo ne tira un terzo. Per chiudere un buco, si apre  una  finestra; per chiudere una finestra, si apre una porta.....
Per chiudere un buco, si apre una finestra; per chiudere  una  finestra, si apre una porta..... e così si va dritti alla
si apre una finestra; per chiudere una finestra, si apre  una  porta..... e così si va dritti alla malora. Per ciò la
per le tue mani, cioè lo speso, e il ricevuto. Scrivi in  una  facciata le spese, in colonna, verso il margine del foglio;
ecc. Consultando il registro, vedi se puoi fare, o non,  una  data spesa; e giudichi dove è possibile una qualche
fare, o non, una data spesa; e giudichi dove è possibile  una  qualche economia. Se hai fatta una spesa inutile, ti salta
dove è possibile una qualche economia. Se hai fatta  una  spesa inutile, ti salta agli occhi, ti rimprovera, e ti
che, quantunque piccole, arrivano, in fin d'anno, ad  una  bella somma. Infine da te stessa ti convinci che i conti
della fortuna; e che, a non tenerli, si va alla cieca per  una  via che non si sa dove mena.
con le ciglia nere. Sono gli occhi e le ciglia della mamma.  Una  volta ho veduto mia sorella piangere (una volta sola!) e
biondi, lunghi, lisci, più fini dei miei. Sempronella ha  una  boccuccia dove entra una ciliegia, non un'albicocca. Le
più fini dei miei. Sempronella ha una boccuccia dove entra  una  ciliegia, non un'albicocca. Le mani e i piedi sono più
ZINGARELLA Mario è andato coi suoi compagni a vedere  una  comitiva di zingari che si è fermata appena fuori del
è fermata appena fuori del paese. Povera gente, ha per casa  una  rozza baracca oscillante sopra le ruote. V'eran due uomini
scarmigliate e vestite di cenci variopinti; c'era pure  una  bimba di forse cinque anni infagottata in una giacca
c'era pure una bimba di forse cinque anni infagottata in  una  giacca militare col capo avvolto in uno scialletto di lana.
i compagni non lo vedevano ebbe il coraggio di darle  una  monetina di quelle che il babbo gli aveva regalato la
perchè aveva sempre paura. Se gli dicevano di fare  una  data cosa, rispondeva - Non sono capace; ho paura! - Se lo
, di recarsi in questo o in quell'altro posto, di andare da  una  o dall' altra persona, aveva sempre pronto il solito ho
sciocchi, che hanno paura del buio, di andar soli da  una  stanza all'altra, di questa o di quell'altra cosa! Essi
c'erano  una  volta cinque fratellini che si volevano un ben dell'anima,
tutti insieme. D' inverno poi abitavano , qualche volta, in  una  bella casetta calda calda, ove ciascuno aveva una cameretta
volta, in una bella casetta calda calda, ove ciascuno aveva  una  cameretta per sè. Uno diceva - Pollice, come stai ? - -
risponde Francesco. - Ha detto.... - continua Alano. - C' è  una  signora che vi aspetta, - termina Maurizio. - Allora
bene come la sua vecchiaia potrà passare e sospira.- - Ho  una  bella sorpresa per tutti.... - dice la signora d'Aufran -
la signora d'Aufran abbassando il tono - se vi portassi  una  sorellina? - Una sorellina! - I tre fanciulli hanno fatto
abbassando il tono - se vi portassi una sorellina? -  Una  sorellina! - I tre fanciulli hanno fatto questa
- I tre fanciulli hanno fatto questa esclamazione ad  una  voce e con lo stesso tono deluso. - Sì, so che non vi
pure. - Sì, - continua la giovane signora - ho adottato  una  bambina. - Anche tu! - grida Francesco. La mamma sembra
sembra maravigliata. - Come anch' io? Ne hai forse adottata  una  anche tu? - No, - borbotta Francesco. - Ho detto così per
- No, - borbotta Francesco. - Ho detto così per dire.... -  Una  povera bambina infelice, senza genitori. Ho pensato che vi
provino a non accettare questa qui. E Francesco comincia: -  Una  bambina.... - Noi non vogliamo bambine, - dichiara Maurizio
con noi, - dice Francesco con un po' d' ipocrisia. -  Una  bambina con tre ragazzi, capirai, mamma.... - Se fossero
sono molto imbarazzati. E la mamma chiamava quella  una  bella sorpresa?! - Ebbene, - dice la signora d'Aufran -
egli prende la parola: - Ebbene, mamma, prendila, ma a  una  condizione.... - No, no, no! - protesta la mamma mettendosi
Alano. - Non erano bugie cattive, - aggiunge Maurizio. -  Una  bugia è sempre cattiva, - riprende la mamma. - Perchè non
produrrà - sono andata invitare i vostri piccoli amici per  una  merenda al bosco delle Fate. - Che bellezza! - esclama
e Alano che fìschietta come se non avesse capito. -  Una  merenda, - ripete macchinalmente Maria - coi piccoli Aubry,
Aubry, Bord, Dumont, un coscio freddo, un' insalata russa e  una  torta. - Maurizio scoppia dal ridere. - Mangeremo il
- dice Francesco a Maria, di cattivo umore. - Volevo farvi  una  sorpresa, - risponde la povera Maria, desolata del suo poco
risponde la povera Maria, desolata del suo poco successo. -  Una  sorpresa! Che brutta idea fare una merenda in questo tempo!
del suo poco successo. - Una sorpresa! Che brutta idea fare  una  merenda in questo tempo! - Ma, signor Maurizio, siamo
caldo, e ritorneremo la sera per il fresco. Passeremo  una  bella giornata. - Sì, proprio, - borbotta Francesco - sarà
bella giornata. - Sì, proprio, - borbotta Francesco - sarà  una  bella giornata. - I tre, ragazzi si guardano. Maurizio è un
poichè soltanto lui non ha pensato a Nicoletta:  una  merenda nel bosco è per essi, di solito, un piacere così
dal pensiero d'una povera bambina infelice e sola in  una  soffitta. Quando Maria esce dalla camera dei ragazzi, essi
in ogni caso, - dice Maurizio - parlargliene come di  una  cosa lontana, senza dire che è stabilita. Per esempio « se
è stabilita. Per esempio « se » un giorno ci facessero fare  una  colazione all'aperto.... - Sì, - approva Francesco - questa
- Ai ragazzi non importa nulla del calzino; essi vogliono  una  soluzione al problema che li assilla: non lasciare cioè
che li assilla: non lasciare cioè Nicoletta sola per  una  giornata intera. La domenica Alano alla sua volta ha un'
avere paura di nulla. L'Ida, che è nelle Piccole Italiane,  una  sera passò sola davanti àl camposanto, perchè alcune sue
Mario, l'altro giorno, mentre con altri bambini faceva  una  passeggiata, incontrò per la strada una bimba che piangeva.
bambini faceva una passeggiata, incontrò per la strada  una  bimba che piangeva. - O che hai? - le domandò. La bimba
alla bimba, che riprese la sua strada tutta contenta.  Una  donnetta, che aveva assistito a quel pericoloso atto di
silenzio perenne della natura, le tre fanciulle gustavano  una  contentezza così serena, che non avrebbero cercato di più.
pensieri non eran più quelli d'una volta; trovava in essi  una  quiete insolita; diceva che una stella nova e più pura era
volta; trovava in essi una quiete insolita; diceva che  una  stella nova e più pura era comparsa nel suo cielo. Arnoldo
importuna, dipingendogli alla mente la bella creatura come  una  poveretta ch' egli volesse far sua vittima, per
poi nella sciagura. Allora l'amor suo gli pareva  una  menzogna, le sue parole uno scherno crudele, ogni suo
cercava l' anima dolcemente, o lo rapiva con la magia d'  una  canzone montanina, allora le fosche fantasie
fiamma, e lasciano un solco nel cuore; nessuno ti disse  una  parola per rivelarti che l'abbandono del cuore e del
tempo! L'anima tua è ancora pura e soave; essa trema, come  una  rosa agitata dal primo turbine. Perché abbandonasti il can-
MULINO É  una  bella giornata. Dice Sempronio: - Andiamo a trovare compare
boschi di castagni. A un punto, i due viatori incontrano  una  donna con una gerla sulle spalle. - O quella donna, dite,
A un punto, i due viatori incontrano una donna con  una  gerla sulle spalle. - O quella donna, dite, si va per qui
che precipita - risponde Sempronío, dopo avere osservato  una  striscia d'argento che riga i prati e scompare giù in fondo
- Eccolo là! - esclama poi il fanciullo, accennando  una  casupola chiusa e silenziosa, con una gran ruota nera che
fanciullo, accennando una casupola chiusa e silenziosa, con  una  gran ruota nera che gira a uno dei suoi fianchi. È il
sono nati. E i vecchi nonni raccontano anch'essi: - C'era  una  volta.... -
cammino (poichè su per la via de' monti, quando vi dicono  una  piccola mezz' ora s'intenda un'ora grossa al manco)
poveracce! le venderò sulla fiera; perchè ci aspettiamo  una  trista invernata, e non potendo far vivere le bestie,
bestie, bisogna pensare a campar noi. » Tornò a battere, e  una  voce rispose di dentro: poi s'udì uno strepitar di zoccoli
e due donne in un gruppo comparir nel vano della porta:  una  d'esse teneva alzata dinanzi agli occhi una fumigante
della porta: una d'esse teneva alzata dinanzi agli occhi  una  fumigante lampanetta, che maggior lume non mandava d'una
DI CINQUE FIGLIOLI C'era  una  volta un babbo, che aveva cinque figlioli. Il babbo era
il figliolo maggiore rispose: - Lascia fare a noi. Disse  una  parolina nell'orecchio a ognuno dei fratelli e uscì. Egli
in aria. Offrì i suoi servizi a un mugnaio ed ebbe da lui  una  bella scartocciata di farina.
gioie del lavoro. Per  una  brava giovinetta il lavorare non è fatica; è un dovere, ma
non è fatica; è un dovere, ma è anche un piacere. Dopo  una  giornata bene spesa nel lavoro, come si è di buon umore!
e laboriosa. Napoleone I, mentre passava a cavallo per  una  foresta, vide un boscaiuolo che lavorava, e cantava
«Che cosa ti rende sì allegro?» E quegli rispose: «Ho  una  salute di ferro, e lavoro volentieri: non ho forse ragione
meglio. Ma i bimbi non le dànno tregua; essi vogliono  una  novella e la buona nonna invece delle novelle narra la
col suo morbido pelo lo riscaldò. Intanto si fece intorno  una  gran luce e un Angelo si mise a carezzare il bambino
capanna ad adorarlo». A questo punto nonna Giuditta con  una  voce fioca intona la laude:
 Una  casa di gretta apparenza, con le muraglie dipinte del color
d' un cappellaccio su la fronte d'un pitocco, guarda su d'  una  rimota piazzetta, in una parte lontana della città, presso
fronte d'un pitocco, guarda su d' una rimota piazzetta, in  una  parte lontana della città, presso a uno de' nostri
ortaglia che fa gomito nell'attiguo chiassuolo, dall'altro  una  casípola lunga, bassa, bucata d'usci e finestre come un
un crivello, angusto ricovero di povera gente; e vicino,  una  vecchia siepe su d' un ciglione di terra, che risponde a
vecchia siepe su d' un ciglione di terra, che risponde a  una  strada fangosa, bistorta, orlata d' un fossato. V' ha
col marcio fossato al piede, si vedrà sorgere dirimpetto  una  fabbrica bianca, recente, di cinque piani, da far invidia a
ridusse a menar grama vita in quella topaia cadente, dove  una  volta aveva sognato di far il signorone. E parevagli di
la pigione; attaccate all' idea di fare un dì o l'altro  una  grossa eredità, àncora della loro speranza. In casa però,
di Michele, l' unico famiglio, quando il padrone, dotato d'  una  memoria spilorcia da far fremere, gli faceva dar conto,
la quale, incapricciata che la sua Savina diventasse  una  damigella e facesse un bel partito co' fiocchi, non voleva
(da un pezzo si conoscevano) ché facesse di trovarle  una  brava e savia giovine, la quale, contenta di poco, s'
a pieghette, e la cuffietta la più leggiadra, ch'era  una  grazia a vederla. E la madre si ringalluzziva tutta, non
lire e più di rendita, doveva tenersi in credito, e avere  una  casa da cristiano; ma la ragione che lo faceva star più
aria quella muta malinconia, che par s'acconci tanto bene a  una  vita rassegnata e oscura. Sbrigate le faccende di casa,
ritirare nel silenzio della sua camera. E allora, rialzata  una  cortina del balcone che metteva su la ringhiera sedeva
la soglia della sua finestra verso il lago, ella soleva  una  volta educare una famigliuola de' suoi fiori più amati; e
sua finestra verso il lago, ella soleva una volta educare  una  famigliuola de' suoi fiori più amati; e via via, di
un altro. E dimenticava tutto, per ricordarsi solamente d'  una  appassionata canzoncina, che un giorno era tanto piaciuta
tanto bene alla sua bambola! Invece Emilia non aveva che  una  bambola di stracci. Ma era contenta ugualmente, perchè
sapeva che la mamma sua non aveva danari per comprargliene  una  di porcellana come quella di Maria. Del resto ogni bambola
a curiosare. In un angolo della stanza v'era, sopra  una  mensola , una vaschetta di vetro piena d'acqua, nella quale
In un angolo della stanza v'era, sopra una mensola ,  una  vaschetta di vetro piena d'acqua, nella quale guizzavano
terra. Non vi so dire come rimase Corrado che si ferì anche  una  mano.La vaschetta andò in mille pezzi e i pesci morirono.
un bel mazzo di fiori - propose Lucio. - E scriviamo  una  bella lettera! - suggerì la Maria. I ragazzi erano
senza copiarla e senza farsi aiutare, perché vale più  una  parola pensata e scritta da noi che tutto un letterone
non arrossisce delle sue numerose menzogne - l' ha raccolta  una  bambina. - Maria questa volta è veramente in collera. - È
sicura dell'effetto delle sue parole perchè quella è  una  punizione seria. Ma quando è scomparsa: - Benone! - dice
Ma quando è scomparsa: - Benone! - dice Maurizio, facendo  una  bellissima giravolta. - I miei fratelli saranno davvero
ella appare rotonda. come un disco: altre volte somiglia a  una  falce. Quando la luna è piena par di vederci disegnata la
e la bocca. La genie dice che quella è la faccia di Caino.  Una  sera la luna fece uno scherzo a Sempronella. Il maestro le