Cipí
Questa storia è nata nella piccola scuola di Vho di Piadena. I ragazzi scopersero dalla finestra della classe una intensa e drammatica vita che
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guardarle, sentirono nel cuore una grande forza.
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C'era una volta (e c'è ancora) un piccolo paese disteso nel verde e al sole: nel paese c'era un palazzo alto alto e sul tetto del palazzo, nascosta
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venne una gran voglia di scoprire se era vero ciò che gli aveva raccontato la mamma. Il gatto era coricato su un fianco, con le zampe in fuori che
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— All'attacco! — urlava una nuvola alle compagne. — Sterminateli tutti! — ordinò il nuvolone con un rombo che fece tremare le tegole. Le nuvole
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marinaresche di mastro Catrame Toti Scialoja, Una vespa! Che spavento Pietro Sissa, La banda di Döhren Pietro Sissa, Storia di una scimmia Pietro Sissa
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un passero non resistette piú: senza dir niente si lanciò sul boccone e nell'istante che lo beccò scattò una molla e il passero restò strozzato. Un
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tutti insieme. Ma si sbaglia! — Bravo Cipí! — disse una voce. — Silenzio! — ordinò Cipí, — non facciamo rumore, potrebbe costare caro ai nostri amici
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32 Mino Milani, I quattro' di Candia 33 Carlo Brizzolara, Il pennacchio 34 Susie Morgenstern, Prima media! 35 Isaac Bashevis Singer, Una notte di
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Cipí e Passeri capirono che per convincere i passeri bisognava avere le prove e una notte supplicarono la luna: — O bella e gentile regina della
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Come tutte le cose brutte, anche l'inverno un giorno fini. Palla di fuoco, che aveva fatto una cura ricostituente, si era irrobustito e una mattina i
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pronunciare una parola se lo strinse affettuosamente al petto come quando, dentro al nido, gli narrava che cosa c'era nel mondo. — Mia cara Mamí
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Una mattina che mamma passera non c'era, Cipí scappò fuori dal nido e saltò in cima al camino e vide un buco fondo fondo e nero come il carbone. E
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, ma Cipí non si lasciò prendere, correva e gridava: — Mamí, Mamí, adesso vengo! — e presa una lunga rincorsa, frullò le ali e volò, volò... e arrivò
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entrarono nel grande albero fiorito, si posarono su un ramo e una vocina disse: — Ahi! mi fai male! — e subito un fiorellino si staccò e cadde a terra
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Mentre si pettinava, Cipí udí una vocina: — Ih, ih! che buffo ciuffetto hai! Si voltò di scatto, ma lí vicino non c'era che una timida margheritina
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volare... per prenderci deve venire molto vicino... A quelle parole soltanto alcuni passeri e una passeretta restarono accanto a Cipí, gli altri
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spaventoso che una civetta affamata lanciava sulla campagna muta. Cosí passò la notte. Al mattino, quando l'alba e l'aurora cominciavano a pitturare il mondo
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di fuoco sta maturando certe palline rosa che saranno una bontà... — le diceva. E lei: — Chissà se un giorno potrò uscire da questo nascondiglio e
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fece scaldare dalle carezze di Palla di fuoco che faceva ormai ribollire la terra. Un chiaro mattino la passeretta disse a Cipí: — Sono guarita! Ho una
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l'altro, menando frustate a destra e a sinistra. Cipí, colpito da una frustata che gli scompigliò le piume, batté la testa contro la tegola. — Vieni
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sul prato morivano a poco a poco. — Margherí! — chiamò cercandola in lungo e in largo. Una vocina soffocata sospirò: — Cipí!... - Questa è la sua voce
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: — Quando si dice figli di Cipí e di Passerì s'è detto tutto! — esclamò. La terza fu Piumaleggera che portò in dono una spiga intera scovata chissà
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, — cominciò una nuvoletta ai margini del gregge, — non sentite in voi qualche cosa di strano? — È vero...! — gridarono le altre, — le nostre gocciolane si
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Beccodolce arrivò trafelata: — Cibo per tutti! Venite con me! — I passeri la seguirono. Essa puntò verso un cortile e planò su una pianta: — Sotto
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Passeri. gonfiavano le piume, avvicinavano i corpi freddi e si addormentavano sperando che la danza bianca una buona volta finisse. Una sera, stanca
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Una fredda sera che il sonno tardava a venire, Cipí si sporse dalla tegola e vide un fatto straordinario: nel muro della casa di fronte c'era un buco
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signore della notte, — rispose la passera. — E chi è questo signore della notte? — E il protettore degli infelici, conforta chi ha una pena, aiuta chi ha
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tutt'intorno bagliori accecanti. A un certo punto la loro luce si fece rossa come il fuoco e sprizzando scintille azzurre, una stellina con voce gentile si
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sarà sulla bandierina, trovatevi tutti sulle braccia del grande albero; là vi racconterò quel che ho visto. È una cosa importante, Cippicippi, non
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tu sei una mamma, - si gridò a sinistra, — e gli procuri il cibo! Un passero vecchio del tetto, già tutto spelacchiato dal tempo, disse: — Io ho
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vanno a finire nella pancia dei signori della notte! — gridò e le lasciò là con tanto d'occhi per la sorpresa. Mentre tornavano una voce li chiamò
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