Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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le straordinarie avventure di Caterina

215595
Elsa Morante 32 occorrenze
  • 2007
  • Einaudi
  • Torino
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Carissimi Lettori l'Autrice, che potete vedere qui sopra in un ritratto dell'epoca, magnificamente incorniciato, era una ragazza di circa tredici

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Bellissima e alla sua casa, e chiamava Tit nella speranza che egli rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno un Nano si affacciava e posava un

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molto piú coraggioso e importante, si vedeva, e chiese a Piuma: — Perché mai quell'aria compunta? Subito Piuma sollevò le spalle e la testa e fece un

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ermellino e una corona con diamanti. Abitava in un Palazzo Reale di stile antico e dormiva sotto un baldacchino, e la mattina, poco dopo il suono della

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per il Palazzo dei Sogni, eh? - propose Tit. Si vedeva che anche lui era un po' nervoso. Era notte, e il Palazzo cominciava ad animarsi. Gli uccellini

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ghirlanda di fiori in testa, e un vestito principesco, e passando non vide neppure Paolo Pietro. Il soldato del Re stava lí sull'attenti, com'era suo dovere

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a un bellissimo mattino d'estate, con tanto sole che le ali delle rondini in cielo parevano rosse. Certamente questo sogno speciale fu mandato come

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, oltre alla sedia, un tavolino con due piatti e un fornello. Poi c'è la casa di legno dove un tempo dormiva la povera gallina che è morta. Potete

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Bellissima è la piú contenta perché, essendo tutta di stoffa, non sente né fame né freddo, al contrario di Rosetta e di Caterinuccia. Ora vi fu un

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- Sì. - E ci starai, allora. Tanto non servi a niente e non sei buona a niente. Se valessi almeno un centesimo ti venderei e mi comprerei una mollica

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— Sono lo Stracciarolo, per servirvi, — disse l'ornino che aveva bussato alla porta, levandosi il cappello. Aveva una lunga barba, e un vestito tutto

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le braccia come per dire all'omino: — Sono uno straccio, sí, sí. Mettetemi nel sacco e lasciate a Caterinuccia un soldo per la cena —. L'ornino capi

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d'argento, regalatagli un tempo dalla Principessa delle Querce, e che ora non suona piú; ma Tit la teneva sempre per ricordo. — Chi sei? — chiese

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. — Era cosí brava, poi, Tit! Capiva quello che le si diceva, meglio di qualunque altra bambola. E sapeva dire « sí » e « no », solo a spingerla un poco

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— Signori, non posso darvi il biglietto per un soldo bucato, — disse malinconicamente l'impiegato della stazione, che si era fatto il suo sportello

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stato fuori dello sportello, al freddo. — E non gli avete chiesto il suo nome? — Non ha che un soldo bucato, Eccellenza. — Chiedetegli il suo nome. Tit

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litigare? Pensiamo piuttosto alla vera morale della storia. — Forse, — mormorò timidamente un grillo zoppo, nascosto in un angolo del vagone e di cui nessuno

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I letti erano di legno, e stavano appesi al soffitto. A terra era posato un cesto di briciole dolci, e Tit e Caterí mangiarono con molto appetito. Ma

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petali di ciclamo, e passeggiavano con grande importanza. La Signora del Pineto era la piú bella: aveva un vestito verde e una ghirlanda di foglie rosse

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, — ed è buona, tanto buona che meraviglia. Non parla mai e lavora sempre ed ogni volta che le do un soldo d'oro, lo mette da parte nella sua sacca. — Oh

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erano assai piú buoni dei pasticcini che si vendono nelle pasticcerie, e i rinfreschi piú dolci dell'aranciata. Ad un certo punto la Signora del

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— E ora, se vi movete, mi avanzo io, — dichiarò. Tutto il mondo sa che non si può competere con un Tit armato. Quei tre non si mossero. — Lascia

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Tit rimase un po' di tempo profondamente assorto. Poi si mise a passeggiare guardando il soffitto, e si ricordò di Caterí: — Puoi cominciare a farti

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Le bambine, le fate e i nani si divertivano molto e si chiamavano per nome gridando. In un piccolo circolo attorno alla Regina delle Fate si parlava

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illuminate e ogni bambino vi possiede un appartamento. Vi sembrerà strano, ma spesso i bambini che sembrano i piú poveri qui dove siamo, hanno invece

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offrire le loro mercanzie, dalle uova alle stoffe d'oro. Il piú ricco di questi mercanti bussò alla casina di Tit, e Caterí corse ad aprirgli. Era un

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Doveva essere nata da poco tempo, perché era circa della statura di Bellissima; aveva un grembiule bianco con un bavero d'oro e una reticella d'oro

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Fu allora che Caterí prese il soldo bucato, e lo infilò in un cordoncino e poi lo legò al collo di Tit: — Per ricordo, Tit, — disse piano, — addio

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loro incontro. Li portò in un gran giardino con alberi pieni di datteri e di banane, vicino al mare e al deserto, dove due o tre tigri passeggiavano

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monte, — strillò. E il povero signor Negretti, già così stanco, dové salire sopra un alto monte, fermandosi ogni tanto per asciugare le quattro zampe

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ha scacciati perché avevamo fatto l'elemosina a un povero vecchio. — Sí, sí, — aggiunse Piuma, piangendo, — un povero vecchio, senza casa né tetto! Uh

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, signori, largo! Passa la carrozza postale che viene da Casa Reale! Poco dopo si giunse dinanzi ad un ricco palazzo, con tre finestre, e ad ogni finestra

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Pane arabo a merenda

219809
Antonio Ferrara 18 occorrenze
  • 2007
  • Falzea Editore
  • Reggio Calabria
  • paraletteratura-ragazzi
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. Sembro un cuoco che rimesta dentro un pentolone, con un cucchiaio per ogni mano. Il suono sale alto come un fumo. È quasi buio. Mi sento uno stregone

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l'idea che uno si fa di una persona senza prima conoscerla bene. Ieri ci ha dato un tema: "Inventa un racconto fantastico sui pregiudizi". Mi

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sua, un giorno che sua madre non c'era, non mi ha chiesto niente, mi ha detto di entrare, mi ha portato nella sua stanza: - Puoi venire qui quando

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? Io? - Bene, benissimo! Ora sentiamo un altro. Mi e proprio andata bene! Torno sempre allegro da scuola. - Bravo, Nadir. Se torni così allegro dalla

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testo e intanto di respirare in maniera naturale durante la lettura. Durante la spiegazione, Aldo ha mangiato quattro merendine, un pacchetto di

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carrello, così recupero la moneta da due euro. Le prime volte mi vergognavo un po, adesso sono il più veloce di tutti. Alcuni sono contenti di

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, Saturno ... Urano ... - E poi? - Dunque ... Mercurio ... - Tutto qui? E il pianeta dove siamo noi? Come si chiama? - Ho come un vuoto di memoria

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Un amico del papà, Aziz, è un bravissimo pittore. È anche lui marocchino, di Marrakesh. Dipinge cose piccolissime, come un'intera città, sugli

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Non mi fissa mai direttamente. Si ferma a quattro passi di distanza e si siede sulla coda. Resta così per un po', poi si alza e raggiunge la

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volentieri — gli ho detto. Così l'ho seguito attraverso un tinello, una cucina e un lungo corridoio, poi per due rampe di scale fino in camera. La

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aiuto a caricare, porto via il carrello vuoto e prendo la monetina. Mentre sistemo un carrello qualcosa attira la mia attenzione: in uno dei carrelli

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. Parlano di regali di Natale. - Un regalo sbagliato — dice la Nasochiuso con tono da esperta — è un'offesa irreparabile. L'anno scorso, per esempio

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. Maristella ed io saltiamo sulle bici e ci lanciamo all'inseguimento. Nerone ci segue senza un attimo di esitazione. Nelle curve la borsa si inclina

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Il nonno ha novantun anni e ancora tanta voglia di vivere. Il papà mi ha raccontato che l'anno scorso un giornalista della televisione andò a

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Ieri la mamma del mio amico Andrea mi ha regalato un paio di jeans di Luca, il fratello maggiore di Andreà, che ha undici anni e fa la prima media

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Tornando a casa Maristella è caduta. La ruota anteriore della sua bici ha incontrato un sasso e si è impennata. C'è di buono che Maristella non

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Intanto Nerone con un balzo guadagna il tetto della mercedes e acciuffa con la bocca la borsa. L'autista, ignaro di ciò che gli capita sopra la testa

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merendine, carte lucide e carte dorate. Un vecchietto, forse entrato per comperare un cavolo e due carote, esce con una piramide di ceste e

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