. La bimba cresceva buona, amata dalle amiche e dalle vecchiette degli altri casolari, e bella, bella come una Regina. Un giorno di primavera vide sui
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C'era una volta un pover'uomo rimasto vedovo, con un figlio chiamato Candido; egli possedeva per tutta fortuna un campicello e tre buoi. Candido, che
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C'era una volta un vecchio signore, senza più fortuna, che aveva tre figli. Il primogenito disse un giorno al Padre: - Voglio mettermi pel mondo
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Quando (il tempo non ricordo!) cani, gatti, topi a schiera ben si misero d'accordo c'era, allora, c'era... c'era... ... un orfano detto Prataiolo
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Quando in quella che fuggì settimana veritiera si contò tre Giovedì c'era, allora, c'era... c'era... ... un vecchio contadino che viveva in una
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, attraversarono stanze immense e corridoi senza fine, poi la Fata tolse da un cofano d'oro uno specchio rotondo. - Guarda qui dentro. Piumadoro guardò
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pavimento a mosaico. Biondo, con gli occhi azzurri, tutto vestito di velluto rosso, Piombofino era bello come un dio, ma la malìa si faceva ogni giorno
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decrescere di giorno in giorno, scomparvero i piccoli nascenti baffetti biondi. Il suo volto riacquistava un aspetto sempre più fanciullesco. Sansonetto era
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coperto d'un velo fitto e il petto adorno di conchiglie e d'amuleti si presentarono al palazzo. Il Re le ricevette nella sala del trono. Accanto a lui
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Giunsero verso sera in vista del primo castello. Sulle torri apparve la Fata Variopinta e fece un cenno con le mani. Piumadoro si sentì attrarre da
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alla porta un vecchio mendicante dalla barba bianca; e sempre le sorelle gli donavano una scodella di minestra. - Grazie, figliuole! Che mani da
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nocciolo era diventato un ciliegio altissimo, tutto carico di frutti rossi e lucenti come rubini. Sansonetto ne mangiò uno, poi un altro, e un altro
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vecchietta beffata, supplicarla di ritornarlo a diciott'anni, di risanarlo da quella malìa. Il Re e la Regina avevano fatto un bando con mezzo il regno
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Quando i polli ebbero i denti e la neve cadde nera (bimbi state bene attenti) c'era allora, c'era... c'era... ... un vecchio contadino che aveva tre
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C'era una volta un Principe che ritornando dalla caccia vide nella polvere, sul margine della via, un bimbo di forse otto anni che dormiva tranquillo
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Quando il filtro e la sortiera preparavano gl'incanti (ascoltate tutti quanti!) c'era, allora, c'era... c'era... ... un Principe chiamato Aquilino
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: le sue chiome erano appena bionde, d'un biondo imitato dalla Stella Polare, il suo volto, le sue mani avevano il candore della neve non ancora caduta
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Quando l'alba si levava, si levava in sulla sera, quando il passero parlava c'era, allora, c'era... c'era... ... una vedova maritata ad un vedovo. E
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, lenta, come un foglio di carta. E cantava: Non altre adoro - che piumadoro... Oh! Piumadoro, bella bambina - sarai Regina. Ma col tempo divenne così
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Al tempo dei tempi c'era un Re di Sicilia che aveva moglie da un pezzo, ma questa moglie non gli faceva nessun figlio. Il Re pregava sempre Iddio che
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La Duchessa sopravvisse pochi anni al marito e poi andò ad occupare accanto a lui un sarcofago di basalto nella cappella annessa al castello di
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così impoverito il popolo di Sicilia, erano per lui come un continuo rimprovero. Quando il giovinetto Re vedeva i mendicanti a frotte recarsi alla
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lunga, secca secca con la testa tutta pelata, la bocca tutta sdentata che pareva un forno, e due occhiacci di rospo che guardavano uno a levante e
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un anno all' altro rintanate in casa. La madre doveva andare di qua e di là a preparar lavoro, pennecchi, stoppa, cotone e tele, ma prima d'uscire
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Al tempo dei tempi viveva a Palermo nel suo palazzo un Principe che non aveva nè padre, nè madre, nè fratelli, nè sorelle, nè zii, nè cugini e
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Al tempo dei tempi abitava a Palermo, in un vicoletto che sboccava davanti al Monastero di Santa Chiara, un gobbetto, figlio unico di una gobba, e
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Al tempo dei tempi si racconta che ci fosse un Principe il quale aveva un'unica figlia. A questa figlia, che si chiamava Mariuccia, il Principe
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Al tempo dei tempi, viveva a Messina un mercante che aveva tre figlie tutte belle e buone. Un giorno il mercante chiama le figlie e dice loro
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Al tempo dei tempi viveva a Palermo un Duca che era il primo signore della città. Basti dire che aveva maritata Fumea sorella col Re stesso; ma il
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chiedere: - Chi è? - Amici! - rispose Testa di Pietra. - Vi prego di aprirmi. Un passo pesante risuonò sulla scala interna, poi la porta si aprì e
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Piccolo Flocco si erano scambiati un rapido sguardo, poi il primo, piantate le callose manacce sui fianchi, chiese: - E perché non si può passare? - Tale
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§In un salottino minuscolo, colle pareti coperte di seta rossa damascata, con piccoli divani all'intorno ed un tavolino d'ebano, nel mezzo, sul quale
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§Il marchese, mandò un urlò di rabbia e retrocesse rapidamente. Sir William aveva intanto impugnato la spada. - Mi avete teso un agguato? - chiese il
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artiglierie piazzate tutte in coperta. Entrambi i navigli portavano un numero considerevole di uomini. Sulla cima dell'albero maestro della corvetta
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subito batté sulla tavola un pugno così formidabile, che per poco non fece saltare in aria la bottiglia di gin che non era ancora vuota. - Ehi
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bruscamente. - Che vista d'aquila ha quel giovane! Diventerà un buon marinaio. Che ne dite, Howard? - Che siamo presi in una trappola.. - rispose il
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§Il taverniere aveva detto la verità, il nascondiglio esisteva. Non era veramente una stanza, ma nemmeno un nicchia, e cinque o sei uomini avrebbero
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: - Vedi quella cameriera, la incontrai per la prima volta in un porto gallese. Allora era una bellissima bionda ... - No, patre, è nera di capelli
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§La stanza assegnata ai tre signori di Boston, come li aveva chiamati ironicamente il timoniere sembrava un magazzino, tanto era ingombra di sacchi
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guerra ci si va con due sacchi, - disse ai suoi due compagni, i quali parevano un poco afflitti per il disastro subito dalle truppe federali. - Uno
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troppo lunghe. Il mastro mise una mano nella sua ampia cintura rossa, come per levarne denaro, ma mastro Taverna con un gesto lo fermò. - No, mio
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al colonnello. - Eppure è stato un colpo di cannone. Testa di Pietra! - chiamò. Il bretone, che stava discutendo animatamente con Piccolo Flocco, il
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potevano sperare di entrare in Boston con abiti in buono stato. - Non potevano allargarlo un po' di più quei maldestri minatori? Corro il pericolo di
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possedevano un numero limitato di artiglierie, non avevano creduto opportuno innalzare alcun ridotto, il quale d'altronde non avrebbe potuto resistere a
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§L'albergatore si era addormentato su una sedia sicché fu pronto ad aprire. Nel vedere i tre personaggi insieme con una bellissima fanciulla, fece un
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ancora avuto il tempo di virare, né di prendere alcuna precauzione contro un improvviso attacco. I due pezzi da caccia di poppa della corvetta furono i
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direbbe che un sarto stregone me l'ha fatta in dieci minuti. Che ti pare, Piccolo Flocco? - Sei magnifico. - Mi presento bene? - Si direbbe che sei
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mandato un grido: - I pezzi della corvetta! Oh, li conosco! Fuori! Fuori! - Che gli americani si preparino ad assalire il forte? - chiese il boia
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§Come abbiamo detto, l'ultimo tratto di galleria era assai più ampio, sicché permetteva ai tre corsari di procedere rapidamente, un po' curvi, non
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mercanti che avevano osato sfidare la sua potenza. Disgraziatamente per lei, s'ingannava. Aveva dinanzi a sé un nemico altrettanto formidabile, tenace
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