Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Donna Paola

244847
Matilde Serao 10 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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mio essueme mille forme, io sento due mortellini battermi sul cuore mortificandolo di colpi; io ho una vite d'acciaio che mi rotea nel petto come un

Verismo

Pagina 107

Quanto tempo è che ho veduto lei, l'altra, per la prima volta? Non so, la data non potrei dirla, perchè mi sfugge. Certo era un tramonto più rosso

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Pagina 111

rimpianto dell'amore. Poi quell'uomo era un essere volgare e miserabile di cui io vedeva tutta la miseria, tutta la volgarità. ll suo amore fatto di vanità

Verismo

Pagina 115

Ora mi dicono pazza. Pensate che ho trascinato due anni la catena di un amore falso e volgare, che ho mentito due anni, che ho tollerato due anni la

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Pagina 123

occhi di Fulvio, di un tetro azzurro, lampeggiarono di passione. Ella restava innanzi a lui, senza mostrare alcun turbamento, sorridendo ancora, tutta

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Pagina 15

tutto fu chiuso, si spensero i lumi, un grande silenzio regnò. Egli cominciò a tremare d'impazienza, non osando muoversi, raggricchiato al suo posto

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Pagina 36

, come se pensasse profondamente. Una carrozza passò sulla via di Posillipo, al trotto, un suono di risa squillanti arrivò. Paola levò il capo. - Non

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Pagina 45

anni, in patria, vinti da una irresistibile nostalgia. Il quindici di agosto, giorno dell'Assunzione, era tornato in Napoli un emigrato di Terra di

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Pagina 61

venti di settembre s'intese nella valle un gran rumore di trombe, di cavalli, di soldati, e un distaccamento di Svizzeri venne ad accamparsi in

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Pagina 65

: invano aguzzava gli occhi, sulla torricella, ma non un'anima passava nella valle, non un carro, non un contadino; un deserto, un paese morto. Il

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Pagina 87

Nel sogno

248237
Matilde Serao 5 occorrenze

Se non a tutti è concesso arrivare a queste altitudini operose di sogno, tutti possiamo, però, mettere in noi e attorno a noi, la poesia di un sogno

Verismo

giammai lo trovammo così affannato, così duro, così minacciante. La funzione del vivere, pensando, sentendo, agendo, ci sembra un continuo problema da

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Pagina 13

In un limpido raggio di luna che penetra nella foresta, sotto i grandi alberi clove si è addormentato il canto degli uccelli, mentre mille insetti

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Pagina 21

leggono oltre le chiuse fronti, portano il suggello di un dono speciale, prezioso, che fu loro concesso dal Signore. Non è necessario, perché questa

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Pagina 31

Io mi rammento, signore e signori, di un assai vecchio e assai malinconico libro di Carlo Dickens, intitolato I tempi difficili. Emana dalle pagine

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Pagina 5

Una notte d'estate

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Anton Giulio Barrili 16 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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Eccovi una storia intima; storia non mia, ma d'un amico; storia tenue, stravagante ed arcana. Non credo di commettere nessuna indiscrezione, a

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fece un gesto di saluto ch'ella certamente vide, perchè si fece anche più rossa del solito; osò perfino scoccarle un certo che di più vivo ed intenso

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Pagina 113

conosce, tra mille. Non per dir male ad un figlio del padre suo, ma per rendere omaggio alla verità, l'autore dei vostri giorni è pieno zeppo di attivi

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Pagina 123

Carignano; - rispose Bendinello, che ruotava ancor gli occhi. - E di dare un po' più di fondo alla Darsena; - ribadì il magnifico Gian Luca, che aveva sempre

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Pagina 137

tuonò il vecchio stizzoso. - Non lo conoscete il proverbio? Tra le monache di Sant'Agostino... con due teste sopra un cuscino? - E gli scappava da

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Pagina 143

signora pareva essersi animata al ricordo, e sorrideva amabilmente dal quadro: effetto d'un raggio di sole, che affacciatosi allora allora dal «balzo

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Pagina 149

testina aggraziata su di un collo morbidamente flessuoso, incorniciata di capelli neri lucidi, che in ciocche leggermente increspate si rigiravano con una

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Pagina 157

di rose, con un fior diffuso di pesche non brancicate. Ma come brancica lui! come tira i mustacchi del genitore! Il quale non dimentichiamo di dirlo

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Pagina 167

poi ci meditava su; paragonava la sua Genova ad un bosco, e sè ad una pecora smarrita in quel bosco; passando per certe strade, e di là per cert'altre

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Pagina 17

sorrise. Non era la prima volta che gli accadeva un fatto simile; ond'egli pensò giustamente di avere egli stesso anche quella volta formato la sua

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Pagina 27

d'inverno, perchè i caloriferi non ci giocano, e i camini dan sempre fumo, aggruppati come sono quasi sempre in un solo sfiatatoio. I nobili discendenti od

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Pagina 31

davanti alla grande scrivania, coi polsi sopra un quinterno di carta da protocollo, scriveva a lettere di scatola le famose parole: «Storia di Roma, libro

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Pagina 49

egli stava prendendo dal terzo palchetto una bracciata di Grevio o di Gronovio, e già si disponeva a muovere un piede dal quinto al quarto scalino

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Pagina 63

cose al modo degli altri. E mi dia pure... anzi dammi del tu, poichè siamo dopo tutto amici personali da un pezzo. Forse il signor Ascanio nona in

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Pagina 69

bottoncino di rosa! Povera marchesa di Pietrasanta! era un archiléo, al paragone di quel fiorellino rugiadoso. Il signor Geronimo aveva ricevuto lo strale

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Pagina 95

Il magnifico Bendinello Sauli non era amico del magnifico Gian Luca Balbi. Perchè? senza un perchè, come occorre troppo spesso nella vita. Non

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Pagina 99

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