La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
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La Giulia si trovava da alcune ore nella soffitta umida e fredda, dove appena un raggio di sole entrava per l'abbaino, quando le parve d'udire
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(un gran movimento e un minaccioso grido di sorpresa.)
(Allora un uffiziale si avvicina al fanciullo che, tutto orgoglioso, si impettisce imitando la posa di un vecchio soldato, lo esamina e con un gesto
(La Contessa accenna che sì. Ed ecco i personaggi del carabas. Son tre: uno avanzato di età, con un esagerato manicotto, il romanziere; un giovane
La Bersi viene ultima, tiene un ventaglio tragico detto «Sangue di Foulon» ventaglio che è un’opinione.
(Gérard fa un passo minaccioso contro Fouquier Tinville, un urlo di sdegno scoppia contro a lui nell’aula.)
La scena a destra: nel primo piano un altare dedicato a Marat, sopportante il suo busto, avanti al quale stanno appese collane di fiori appassiti
(L’Incredibile si allontana affrettandosi urtando in un piccolo ometto sudicio che entra tenendo sotto braccio un gran fascio di carte: è il
(All’entrare di Fouquier Tinville la folla si restringe e lascia un gran passo libero allo «sterminatore pubblico» che entra con un gran fascio di
(succede un silenzio profondo.)
La serra offre ora – sul finire di una giornata d’inverno del 1789 – un curioso aspetto; sembra un giardino colle sue statue di Bacco, di Flora, coll
Ogni slitta ha ad un lato un nobilissimo ed elegantissimo signore che poi premuroso ajuta a discenderne, porgendole il braccio, la dama che vi è
canna dal pomo d’oro. Passa, ed è un agitare di fazzoletti, cappelli, coccarde, berretti frigi; e un grido immenso erompe da tutti i petti – Viva
(L’Abatino consegna ad un donzello la sua tazza.)
(ad un tratto Rodolfo esce in un grido di gioia ad un’idea che gli è balenata)
Ampia finestra dalla quale si scorge una distesa di tetti coperti di neve. A destra un camino. Una tavola, un letto, un armadio, quattro sedie, un
Un crocicchio di vie che nel largo prende forma di piazzale; botteghe, venditori di ogni genere; da un lato il Caffè Momus.
Un dì che Marcello di nascosto baciava un nastro dimenticato da Musetta, vide Rodolfo che nascondeva una cuffietta – la cuffietta rosa – dimenticata
(si apre con fracasso la porta in fondo ed entra Colline gelato, intirizzito, battendo i piedi, gettando con ira sulla tavola un pacco di libri
(un cameriere porta il conto)
(applaudono entusiasticamente: la fiamma dopo un momento diminuisce)
(Ad un tratto Rodolfo esce in un grido di gioia ad un’idea che gli è balenata.)
Ampia finestra dalla quale si scorge una distesa di tetti coperti di neve. A destra, un camino. Una tavola, un letto, un armadio, quattro sedie, un
Un dì che Marcello di nascosto baciava un nastro dimenticato da Musetta, vide Rodolfo che nascondeva una cuffietta – la cuffietta rosa – dimenticata
(Si apre con fracasso la porta in fondo ed entra Colline gelato, intirizzito, battendo i piedi, gettando con ira sulla tavola un pacco di libri
(Un cameriere porta il conto.)
(Musetta porta un manicotto e Marcello una boccetta.)
Egli fu un tempo un valoroso soldato : l'orgoglio e l'ambizione lo hanno perduto. In un giorno di sventura egli obliò il suo dovere e il suo onore.
L'opera è in un atto solo: il suo soggetto rammenta davvicino le Fables payanesques della Sand. Giovanni, un allegro giovanotto campagnuolo sta per
Alla porta un chierico funzionava da bigliettinaio; un altro, sul palcoscenico compiva le mansioni di buttafuori. Don Enrico, in persona, uscì - a
Oggi fu a Lecco il vostro Corpo di musica municipale, per dare un concerto a favore della locale Banda A. Manzoni, aderendo gentilmente ad un invito
Ci telegrafano da Palermo, 12 ottobre, sera: Da due giorni alle nostre Assisi si discute un processo molto drammatico riguardante un errore
Ma non era Junot ch'ella doveva sposare. Un segretario del Bonaparte, Mounier, racconta che fu durante una delle escursioni di Paolina negli ufficii
... il colonnello giaceva a letto; e un giorno se la vide venire davanti con Giuseppina. Ei non crede quasi a'propri occhi, ne esulta, e nel tripudio fa un
Or viene un altro ordine di riflessioni.
V. Pure ancora un altro passo.
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Marazzi. Io ho domandato di parlare in un momento per me d'angoscia, ed avrei ben volentieri desiderato che qualche altro mio collega avesse parlato
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presidente. Tutti sono figli d'Italia, ed io non ho dimenticato, me lo perdoni l'onorevole Fulci, di mandare un saluto a tutti i nostri soldati
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E questa irresponsabilità, mentre, da un lato, corrompeva il magistrato, dall'altro invitava tutti i mediocri a salire, a tentare il potere non come
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Per noi il partito ha un limite innanzi al Paese, come il Paese ha un limite innanzi all'umanità.
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Infatti il Governo ha dichiarato di voler mantenere intatti i confini che i trattati ci hanno riconosciuto e solo di rinunziare ad un protettorato
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presidente. È stato un equivoco.
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Ricotti ministro della guerra. Per un semplice schiarimento.
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(che perciò cessa di essere un
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E nella politica coloniale il presente Gabinetto (se mi fosse lecito di adoperare un ricordo di dilettantismo chimico), il presente Gabinetto — il
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Fili-Astolfone. Onorevole Imbriani, queste sue frasi sono ormai abusate; gli errori sono degli uomini, e la colpa di un funzionario qualunque, o d'un
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Cimati. Mi associo di tutto cuore alla proposta dell'onorevole Toaldi, Il Parlamento rumeno votava un indirizzo di simpatia e di affetto per l'Italia
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e che sia dovere del Parlamento italiano rivolgere un saluto ed un ringraziamento a quelle nobili Assemblee, che hanno espresso voti, auguri e
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Quantunque fosse assai stanco, il buon portoghese non fu capace di chiudere occhio in tutta la notte. Quel vecchio bianco che guidava un drappello di
Accademia della crusca
